Come ogni anno, a Londra si è tenuto lo Shop Up, un evento organizzato dal team Babyccino che richiama tantissime famiglie che arrivano anche dall’estero come me, per toccare con mano i bellissimi capi e giochi proposti da decine di piccoli shop che vendono handmade, etico e anche vintage.
Io e mio marito abbiamo deciso last minute di prenderci un weekend da soli dopo ben otto anni di viaggi con la tribù e siamo volati a Londra sabato 2 e domenica 3 dicembre.
Dopo un primo giorno da turisti in cui abbiamo esplorato Portobello, abbiamo dedicato il secondo ai negozietti: la mattina abbiamo fatto un giro in centro per ammirare le belle decorazioni natalizie in luoghi di perdizione come Liberty o Anthropologie
La mattina abbiamo fatto colazione in uno dei posti che preferisco, Covent Garden
e il pomeriggio siamo stati allo Shop Up e nei dintorni (Chelsea e Kensington, una delle mie zone preferite in assoluto).
Arrivati al Chelsea Old Town Hall siamo stati subito accolti con il sorriso e catapultati in un luogo fiabesco: più piccino e selezionato rispetto al Bubble (l’evento più noto della moda bimbo in UK a cui ero stata a Gennaio scorso), qui tutto il focus è proprio sui piccoli shop indipendenti che propongono una moda etica, lontanissima dai trend e in buona parte anche dal concetto di moda industriale “a catena di montaggio” (gli unici shop un filino più grandi erano Scandimini e Mama Owl).
Immaginatevi una grande sala illuminata da lampadari a soffitto, in legno e stucco e risuonante delle risa dei bambini che si facevano fotografare con Babbo Natale e sgranocchiavano pop corn, di mamme che si incontravano e sorseggiavano prosecco e sceglievano i regali natalizi.
Essendo più raccolto, ho potuto soffermarmi con tutta calma sui vari stand e scambiare anche due chiacchiere con alcune mamme creatrici che mi hanno raccontato con grande passione le loro storie di imprenditoria femminile coraggiosa.
Ma bando alle ciance perché non vedo l’ora di compilare la carrellata delle scoperte che ho adorato (e sono sicura adorerete anche voi!)
- Embroidered
Ebbene sì, anche la nostra Elisa nel gruppo ci aveva postato le minorchine invernali tutte lavorate e damascate: in quel di Londra, il trend hippie-chic va fortissimo e impazzano abitini e scarpine in stile boho con stampe e ricami ispirati alla tradizione folk. Si portano con gilet in montone e cuffiette di maglia lavorata. Se avete piccolissimi, potete abbinarli anche ai mitici mocassini “indianini”, Amy & Ivor ne ha portato un tripudio che era una gioia per gli occhi!
dallo stand di Trapeze Kids
La selezione di Elfie
Amy & Ivor
2. Il comfy-chic
Lo sappiamo bene: l’estetica conta, ma soprattutto quando si parla di bambini, non è giusto costringerli in capi scomodi: la praticità è indispensabile. Nessuna vuole imbarcarsi in scenette tipo questa la mattina, giusto?
Scherzi a parte, uno dei capisaldi della filosofia Hygge è proprio lo stare bene a tutto tondo: è giusto non imporre un abbigliamento “adultificato” ai nostri piccoli che devono essere liberi di giocare e correre ed essere il più possibile indipendenti e autonomi nel gestire il proprio outfit. Tante le proposte rispettose dei bambini in questo senso: vi segnalo il brand di una super mamma tedesca ma based in Londra che ha creato una linea di “leisurewear” 0-10 anni, ossia abbigliamento per il tempo libero “di piacere”, che siano appunto, una coccola: Little Borne. Ho preso un paio dei suoi jogger con il doppio cavallo e regolabili, con le etichette lasciate esterne per non infastidire la pelle dei piccoli, con delle tasche molto ampie per custodire i tesori trovati in giro (non vi dico che carina la descrizione dei giochi all’aperto delle 3 pesti della mamma artigiana!) e dei simpatici mollettoni personalizzati con le perline in legno a formare il nome del mini possessore. La trovo una linea particolarmente indicata per bimbi non proprio tranquillissimi come Ale e perfetta per la fase di passaggio dal pannolino alle mutandine da grandi, dato che sono estremamente regolabili. Io ho scelto il bellissimo color verde smeraldo/acqua: non vedo l’ora di provarli ad Ale e di farvi sapere come ci siamo trovati!
Altro stand in cui i pezzi sono andati a ruba è quello di Greenberry Kids: forse ricorderete i calzini con le volpine, ecco loro ne smerciano a pacchi, ma anche tutto il resto del repertorio è semplicemente fantastico, è uno shop multibrand che seleziona tutti i marchi top provenienti dalla Corea come la mamma che ha ideato il sito. Lei è simpaticissima e ha fatto davvero di tutto per accontentarmi mentre sorseggiavo il mio prosecco 😀 Completamente sold out la taglia che volevo nel color oatmeal dei leggings in maglia, mi sono buttata su un altro modello in antracite ma ho già beccato il modello online e non me lo farò sfuggire!
Una via di mezzo tra le calzamaglie e i pantaloni, sono assolutamente geniali: si possono usare dentro e fuori casa perché sono comodi ma anche versatilissimi come stile: con una spesa molto contenuta potete massimizzare davvero un basic che per me è già must have.
Accanto al leisurwear, un altro filone sempre in tema coccoloso è quello dei pigiami: sotto Natale tutte noi amanti del genere, ce ne freghiamo altamente di quelle patacche di Pandora e bramiamo solo pigiamini con gli omini di pan di zenzero o in tartan. Bene, le proposte sono ormai davvero per tutti i gusti: date un’occhiata a questi brand: My Little Shop, Mini-La-Mode ma soprattutto se avete delle bimbe…Faune è qualcosa di davvero imperdibile, credo di essere rimasta letteralmente imbambolata davanti alle loro camicie da notte ispirate a quelle d’altri tempi (no, non era l’effetto prosecco, giuro!).
3. Giochi e Libri ispirati alla natura e al passato
Non è un segreto che, complice il revival Montessori, soprattutto in ambiente anglosassone ci sia una forte riscoperta dei giochi e storie che si ispirano alla natura e a tempi molto lontani dall’iper tecnologia attuale.
Giusto o sbagliato che sia, spesso se non esposti molto precocemente a tablet e smartphone, i bambini si orientano spontaneamente su attività così primordiali che fatichiamo a capirne il fascino, noi adulti così “sofisticati”.
Per quanto mi riguarda, lavorando a stretto contatto con la tecnologia più all’avanguardia, non posso certo fingere che non esista o che non mi piaccia, ma allo stesso tempo noto che infilare le perline di legno nei cordoncini li entusiasma più di mille videogiochi, specie da piccoli, quindi ben vengano i giochi educativi, che soprattutto la sera rilassano tanto i bambini, guidandoli con più dolcezza verso il sonno. Qui sono banditi i cartoni a tavola e poco prima della nanna: preferiamo le alternative che ho visto in grande abbondanza allo Shop Up. Non solo vestiti, infatti, ma anche splendidi albi illustrati e costruzioni in legno o bambolotti molto speciali.
In pole position il bellissimo libro illustrato sulla gravidanza: “9 Months: A month by month guide to pregnancy for the family to share“, scritto per i bambini, per aiutarli a capire meglio cosa succede nel pancione, scritto da Courtney Adamo e Esther van de Paal (due delle tre fondatrici di Babyccino). E’ in inglese ovviamente, ma è davvero semplice.
Altri albi onnipresenti (li ho visti esposti anche in diversi altri negozi in centro, tra cui lo spettacolare Skandium, uno shop interamente dedicato al design scandinavo, a due passi dalla stazione metro di South Kensington, dove sono stata a fare qualche piccolo acquisto prima dello Shop Up) e che sono veramente splendidi, sono le opere della famosissima (sempre nel mondo anglosassone) Elsa Beskow. Li trovate in inglese e qualcosina anche in italiano (è un vero peccato che della vasta opera ci sia giusto qualche briciola!), vi consiglio il delizioso “Olly va a sciare”.
Tra i giochi, ho riportato a casa un delizioso piccolo bambolotto nella sua mini culla morbida e portatile: prontamente ribattezzato Federico da Costanza che si è innamorata a prima vista, una splendida alternativa alle bambole giganti che tendono ad invadere casa. A noi, le taglie mignon piacciono tantissimo! Il marchio è Nanchen Natur, un brand tedesco di altissima qualità. Lo trovate anche su Amazon se volete regalarlo per Natale ai vostri bimbi. Io vi stra-consiglio comunque di farvi un giretto su Conscious Craft e Hedgehog, c’è da lasciarci il cuore.
Mini Kit Nanna per pupazzo e bambola
4. La Sostenibilità. Quella vera!
La trasparenza e l’etica possono sembrare a volte concetti un po’ astratti e buonisti: allo Shop Up vi ricrederete subito. Lo farete ascoltando le storie di giovani imprenditrici che creano costumi da bagno dalle reti da pesca riciclate creando capi tecnici e di grande stile (e con una punta d’orgoglio, questa è una storia tutta italiana, quella di Folpetto swimwear )
o constatando che le etichette dei capi sono contrassegnate dal nome di chi li ha fatti, come vuole il movimento Fashion Revolution nel suo ormai famosissimo hashtag “Who made my clothes“.
Anche il vintage viene vissuto come parte integrante di un consumo ridotto al minimo e consapevole: in copertina avete ammirato lo stand di Marlon and little friends, un piccolo shop sperimentale francese che accosta con nonchalance pezzi contemporanei (ma dal sapore retrò) ad originali vintage, un mix strepitoso.
Spero che questo mini (mica tanto!!) reportage vi sia piaciuto e che abbiate trovato ispirazione dalle nostre avventure londinesi!
No Comment