In Italia è un clichè duro a morire, quello che vuole il vintage come qualcosa di estremo: o per “pezzenti” o per “radical chic”. Ecco, io da brava anglosassone per metà, grazie a Dio, non ho mai subito il retaggio di una mentalità provinciale di questo tipo. La zia di mio marito, anche lei con tre bimbi, mi ha sempre “passato” abiti in perfette condizioni senza che io storcessi il naso, anzi ringraziando vivamente per la fortuna che non tutte hanno. Dico di più, non troverei proprio niente di disdicevole anche in un bello swap-party tra amiche: ne avessi, che organizzano di queste trovate!
Oltre a questo, io amo molto il genere retrò, soprattutto per l’autunno-inverno (avete presente i magnifici maglioncini di lana alpaca a motivi finlandesi o le tutine di cachemire? Ecco) ma non avendo la manualità di fare da sola, vado costantemente in caccia di pezzi unici e particolari.
Peccato che il genere vintage che-piace-a-me costi anche uno sproposito, spesso. Ed è comprensibile, visti i materiali pregiati o il design che c’è dietro. Allora, vista anche la rapidità con cui crescono i nostri frugoletti, mi industrio nel trovare soluzioni che non mi facciano svenare ma nel contempo mantengano questo stile.
Le scelte sono sostanzialmente due, per quanto mi riguarda: saldi/outlet e vintage. Sì, proprio quello che fa alzare il sopracciglio a tante, soprattutto chi ha la mania del logo a vista o del pezzo “trendy”. Perfetto invece per me, che non amo lustrini, pupazzetti e colori abbaglianti, come vi dicevo tempo fa. Uno dei miei siti-mecca che, se mi seguite su Instagram, avrete già notato, di cui sono affezionatissima cliente è Hipmums.
La selezione di capi ha un gusto dal sapore nordico e semplice, molte cose sono ancora letteralmente con il cartellino -esiste una sezione apposita- e quelle “usate” lo sono solo di nome. Le scelte che fanno Amata e Claudia, anche loro mamme, è impeccabile e super severa, e si vede. Il servizio di spedizione è velocissimo: mi è capitato di ordinare dei pantaloncini per Ale che mi servivano per un’occasione e vedermeli recapitati in 24 ore, il tutto in un pacchettino confezionato personalmente (quindi perfetto se dovete fare un pensiero o volete “coccolarvi”).
Non crediate che queste gentilezze siano riservate alle blogger: i primi acquisti li ho fatti come una comunissima cliente qualsiasi e ho ricevuto le stesse premure.
Sapete che sul blog sono ben felice di segnalare sempre e solo realtà che apprezzo come mamma in primis, mai come “sponsor”, e Hipmums è una di quelle. Una bella storia di impresa al femminile, intelligente ed etica, in tempi di crisi. Infatti, se anche non si vuole acquistare, si ha la possibilità di “svuotare” l’armadio in una politica anti spreco ed ecosostenibile: si possono mettere in vendita i propri vestitini oppure donarli in beneficienza.
Il magnifico duo di Hipmums
Ammetto che uno dei fattori che mi hanno però colpita, rispetto ad altri e-commerce e negozi simili è questo: si accettano marchi di alto livello come Bonpoint, Aspesi o Ralph Lauren, ma anche di catene tanto bistrattate come Zara e H&M purché rispettino gli standard di buongusto del sito. E questo la dice lunga sulla famosa aura di snob che ancora si porta dietro il mercato del vintage da noi.
Mi permetto di suggerire che, per Natale, potrebbe essere una bella idea quella di fare, insieme ai bambini, una ripulita del guardaroba: quanti vestiti che per noi sono davvero inutili (e inutilizzati) sarebbero accolti con il valore che meritano, ossia di un dono in perfette condizioni, da chi non ha la nostra mentalità iper consumistica.
E per le mamme “natalizie” che faranno un ordine dai 30 euro in su, ci sarà questo regalo artigianale di JULS, dall’aria vissuta ma molto “rock” proprio per ribadire il concetto che le mamme vintage sono hip!
8 Comments
Un post che ha portato almeno un acquisto immediato, il mio! Grazie della segnalazione! Molto utile!
ma wow, allora siete in due già, un’altra mia amica si è appena innamorata delle mitiche Hipmums 😉 troppo fiera di poter far conoscere simili realtà virtuose ^_^ grazie mille di essere passata Alessia!
Anche io amo lo stile retrò e non ci vedo nulla di male nel farsi passare degli abiti di parenti o amici. Mia mamma lo faceva sempre (noi siamo 4 in famiglia). Io ad oggi non ho nessuno con cui farlo ma aspetto tempi migliori 😀
Brava Eleonora speriamo davvero che certi prediudizi senza senso cadano anche grazie a idee così…sono tutti piccoli grandi contributi ed è bene farli “girare” ☺ allora se si dovesse organizzare uno swap party ti faccio un fischio
Non ho bambini, ma la moda dei piccoli mi intriga sempre. Spesso per le fantasie, modelli, vorrei che ne esistessero modelli anche per adulti. Non ci trovo niente di male nel regalare abiti in disuso ma in ottimo stato. Spesso lo faccio anche io e regalo e accetto di cuore, in ogni caso
Brava Cristina! E non dirlo a me, certi capi li prenderei pure io per metterli
Idea straordinaria! Io faccio girare a chi accetta con il sorriso il guardaroba del mio bimbo di 5 anni !
Al prossimo swap party ci sono!
Grande!! Sei una vera Hipmum Barbara ^_^