Sono anni che il periodo natalizio va allungandosi: per quanto adori questo mese che precede una delle feste innegabilmente più belle (non a caso, è molto sentita anche da chi non è religioso), non farò mai l’albero prima del ponte dell’Immacolata e qui è dove vi dico perché.
- La sindrome del Sabato del villaggio
E’ quasi innato volersi gustare qualcosa che amiamo il più a lungo possibile, spesso addirittura ci godiamo più i preparativi, quell’atmosfera elettrizzante che precede il momento clou in sé. Se è vero che è normalissimo, è altrettanto vero che allungarla troppo, per me rischia di svuotare di significato la “meta”.
- Io sono una che si stufa facilmente, anche delle cose belle
Ebbene sì lo confesso: io ho mille passioni ma sono poche quelle davvero stabili, eterne. Soprattutto quando tutto e tutti mi bombardano con qualcosa, io ho proprio l’istinto di ritrarmi. Ecco: tutto il costante tiro incrociato di pubblicità, negozi, musichine sparate a palla e diciamocelo, pure un po’ di kitsch o eccessi vari, mi fanno proprio l’effetto opposto.
- Tutto novembre e la prima metà di dicembre sono l’apoteosi dei ritmi frenetici
Le mamme lavoratrici (ma non solo!) lo sanno molto bene: novembre e tutta la prima parte di dicembre sono un periodo veramente full sul lavoro, a cui si aggiungono tutte le occasioni sociali di scuola, amici e famiglia: l’agenda diventa più esplosiva dei botti di Capodanno. Per quanto si faccia il possibile per portarsi avanti (quest’anno sono stata abbastanza brava sia sui regali che sulle attività in cui potevo anticiparmi), finisce sempre in una super corsa all’ultimo minuto (e nastrino). Io non so voi, ma finisco per arrivare al 25 discretamente sfatta. Se devo anche mettermi scadenze per l’albero rischia di intaccarmi ulteriormente la magia
- Per me le tradizioni sono un valore
Non sono affatto schiava delle tradizioni, specie quelle che non condivido e non ho difficoltà a dire che per molte cose sono proiettata al futuro. Ma per altre, sono estremamente legata a quello che mi è stato tramandato, lo considero una ricchezza. Che io ricordi, in Canada non si faceva assolutamente presto l’albero, anzi, vicino alla Vigilia (in Scandinavia addirittura si faceva il 24 sera di nascosto dai bambini!) e anche a Roma, tutte le luci in piazza comparivano sempre intorno all’8 dicembre, così come l’albero in casa nostra. Mia mamma poi è nata proprio l’8 dicembre, per cui era una bella occasione per unire le due cose. Qui a Milano c’è S.Ambrogio il giorno prima, per cui c’è un ponte bello consistente che mi invoglia ulteriormente a fissare il mio appuntamento con le decorazioni in quei giorni di maggior relax. Adesso che abito lontano da casa, sento ancora più il bisogno di ricordare nelle piccole cose le mie origini.
- Non mi piace “cedere” all’impazienza dei bambini
Non c’è nulla di male e io sono la prima a viziarli anche un po’ troppo, ma non mi piace l’idea di “piegare” anche il calendario alle loro insistenze. Devo dire che i miei tre non hanno mai fatto particolari capricci per fare l’albero prima dell’8 ma se capitasse, mi opporrei. Non lo trovo educativo perché anche qui, trovo che imparare la pazienza di attendere qualcosa di bello abbia un grande valore che dovremmo recuperare anche noi adulti. Siamo, noi genitori millenials, parte di questa cultura del “tutto e subito” che io sto facendo del mio meglio per contrastare.
E voi quando fate l’albero? State seguendo le orme della vostra infanzia o avete creato delle tradizioni nuove “su misura”?
2 Comments
Pensa io a casa mia da piccola lo facevo dopo il 12, perché altrimenti santa Lucia non portava niente. Però in questi anni lontana da casa in cui mi godo l’albero fino al 23 di dicembre per poi partire e ritornare normalmente per la Befana, ho cominciato a farlo un po’ prima dell’Immacolata, ma mai a novembre questo no!
infatti ci sono tante tradizioni diverse, ho citato apposta quelle nordiche della Vigilia per far capire che non ritengo importante la data, quanto il legame con le proprie tradizioni, che ovviamente non sono uguali per tutte 🙂 S.Lucia mi affascina un sacco per esempio!