Parlare di “sacrifici” non piace. E’ un termine che rimanda istintivamente a penitenze auto inflitte in nome dei figli. Però, siamo oneste: se è vero che non è il caso di immolarsi per la causa ed eliminare qualsiasi spazio per noi stesse, è altrettanto vero che pretendere di condurre la stessa vita di “prima”, è abbastanza assurdo, oltre che molto frustrante. Non è mancanza di volontà, quella che ci fa preferire il divano all’happy hour o la passeggiata in centro ad un concerto da 1 milione di decibel. E’ la concreta necessità di incastrare un’altra piccola vita nel menage familiare.
Una vita che, specie i primi tempi, ha esigenze, ritmi e abitudini diverse e vanno rispettate. Non tutti i bambini sono bambolotti accondiscendenti che ci accompagnano volentieri in una rumorosa pizzeria, meglio farsene una ragione se il nostro non rientra in questa (fortunata, ma non la “norma”) categoria. Pian piano, con tanta pazienza, potremo portare più loro verso “noi”, ma all’inizio è buono e giusto che siano i genitori a chinarsi su quell’esserino che hanno messo al mondo, con indulgenza e gradualità.
Allora, fatte queste considerazioni, ho trovato una bella iniziativa quella della Plasmon per Te, di offrire due tipi di regali: un trattamento benessere per bambino o mamma e uno shooting che immortala un momento speciale mamma-figlio, proprio perché non siamo tutte uguali: ci sono mamme che, prima di tornare nelle loro scarpe ci mettono molto e altre che non vedono l’ora. Ognuna vive un grande salto nel vuoto, senza paracadute: i risultati e le reazioni sono diverse ma tutte meritano di essere riconosciute e coccolate. Personalmente dopo le gravidanze un bel massaggio o un bel mini servizio fotografico erano esattamente due voci in cima alla wishlist, quindi sono ben felice di essere una Mamma Blogger Plasmon nell’ambito del progetto BrandFan #vitadamamma e di segnalarvi questa opportunità…buona fortuna!!
Per tutti i riferimenti precisi sulla promo questo è il link ufficiale:
2 Comments
Ciao! Sono d’accordo con te a parte su due punti. In primis credo che il termine sacrificio non si debba collegare necessariamente a qualcosa che uno si auto-infligge. In secondo luogo, credo che se un genitore fa dei sacrifici lo fa solo perché ama i propri figli. Da figlia sono veramente fiera di mia mamma. Lei ha cresciuto me e mio fratello da sola (si è separata da mio padre quando noi eravamo piccoli e non aveva l’aiuto di nessuno dato che i parenti era come se non esistessero). Ha lavorato per una vita per tutto il giorno e ha sempre dovuto fare sacrifici affinché potessimo avere il meglio (dalle cose più elementari come andare a scuola o darci da mangiare alle cose più “inutili” come per esempio mandarci in vacanza studio). Queste mamme che si sacrificano per i propri figli sono mamme coraggiose, da stimare. Perché amano i propri figli al punto da rinunciare magari al vestito in vetrina per mandare i propri figli ai corsi di recupero di matematica. Se un giorno dovessi avere dei figli, io credo che farò come mia madre che ha sempre messo al centro noi prima di lei. Però se lo ha fatto non lo ha fatto malvolentieri, lo ha fatto perché ci amava, ci ama e ci amerà sempre incondizionatamente.
Non intendevo parlare di me nello specifico, ma del mood generale di fastidio verso il termine. A me personalmente non turba più di tanto e avendo tre bimbi sicuramente rinuncio in primis al tempo e poi anche a tanto altro ma dici bene, non pesa quando si fa volentieri ☺ grazie mille per aver lasciato il tuo pensiero e la tua bella testimonianza su queste pagine