E così è passato un altro mese, sono quattro! Febbraio, poi, è talmente corto che quasi non mi accorgevo di questa nuova tappa raggiunta insieme. Ammetto che stavolta scrivo un po’ sulle forze perché mi hai messa a dura prova questo mese. Ho un colorito che testimonia senza parole gli aggiornamenti in corso. Le tue abilità e reattività sono ulteriormente affinate, inizi a giocare nel senso vero del termine, finalmente afferri i giochi e quanta soddisfazione brilla nei tuoi occhi. Le tue flessioni hanno iniziato a dare frutti: ti acchiappi persino i piedini e li porti alla bocca: Lorenzo ci è riuscito a 5 mesi inoltrati! Ovviamente ti sei fatto il tuffo dalla sdraietta -che avevo messo sul tappeto morbido e quindi, solo 2 secondi di panico perché sei rimbalzato praticamente- e da supino ti giri molto disinvoltamente a pancia in giù, al giro completo manca pochissimo direi! Le tutine 6 mesi sono tutte già corte e tirate, sei cresciuto tantissimo di colpo nel giro di un paio di settimane, siamo a 7,4, stando alla pesata “casalinga”. Il tuo caratterino è sempre più deciso, e sei attaccatissimo a me, appena mi giro piangi e ti disperi come un matto. Hai guadagnato una bella stabilità fino al busto, sul seggiolone, nelle prime prove stai su come un “bimbo grande. Abbiamo affrontato il primo vaccino e mi hai sorpresa: sorridevi alla dottoressa e non hai fatto il pianto greco come mi aspettavo da un frignotto come te, sei stato bravissimo, due colpetti di voce come da “protesta” e via, di nuovo sorrisi. Il risvolto pessimo è che hai preso un andazzo tremendo di notte. Se va bene fai un paio di sveglie lampo che riesco a “tamponare”, se va male mi trovo a passeggiare, devastata, nel cuore della notte, in salone. Maledetta digestione difficile, quando passerai?! Ho quasi paura di sperare nello svezzamento…insomma, tu cresci sempre più bello e forte e queste risorse le risucchi a me, che sono l’ombra di me stessa. Ma è il ciclo della vita, tu e i tuoi fratellini dovete crescere e io e il papà, lentamente ritirarci un po’, dietro i riflettori, per seguirvi senza intralciare troppo il corso del fiume in piena che siete.
Quattro mesi, progressi e regressioni

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