Eh sì, quest’ultimo mese di te è stato davvero denso di progressi: hai conquistato definitivamente la posizione seduta, mangi la pappa volentieri e anche un po’ delle nostre cose perché sei curioso come una scimmia. “Oh mica quelli vogliono fregarmi che si mangiano la robBa Buona e a me rifilano la sbobba!”, sembri dire.
Adori il carillon, hai scoperto l’altalena (non avevo dubbi che l’avresti adorata). È partita, come da manuale, una lallazione frenetica che tuo papà crede di sentirsi chiamare e lasciamoglielo credere visto che, in realtà per ora siamo 2 a 0 per la mamma, palla al centro. Ah, quando ti preparo da mangiare urli “eddaaaai” che sembra quasi vera protesta sillabata come si deve.
Finalmente ti intrattieni un po, con la palestrina e passandoti i giochi da una mano all’altra. Sei sveglio, più precoce dei tuoi due fratellini, a volte mi fai quasi un po’ paura, sembri ben più grande, nei modi di fare. E anche se sbraito, quando sei lontano soffro come un cane, più di quanto non immaginassi. E’ dura sforzarsi di fare la mamma “finto-nordica”, che manco i malefici pomodorini di Fantozzi, fuori freddi e dentro palla di fuoco da 18.000 gradi!
Mi fai scoprire dei lati di me che nemmeno sospettavo fossero lì in agguato. Tu sei una forza che mi spinge sempre dove non osavo, sei quello avanti, inarrestabile, verso il futuro.
Ah, per festeggiare hai optato per ciucciarmi giusto quei pochi secondi lo smartphone e lo hai fatto morire. Vabbè, io mi sono vendicata per bene: da oggi dormi nel tuo lettino, mister bava acida corrosiva.
In foto, il ciuccio ha proprio la funzione che ha nella realtà: invece di fungere da “pacificatore” della situazione, viene utilizzato dal signorino come arma contundente, tipo mazza fionda da lanciare contro il nemico (?). Posso ribadire che ho tanta, tanta paura per il tuo futuro (beh, anche un po’ il mio)??
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[…] altri 11 mesi di Ale: Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. […]