Ultimamente ho sentito diverse amiche mamme che si pongono questo problema: come spiegare ai bambini il tempo che passa?
A 4-5 anni ancora non pochi faticano a capire la differenza tra passato e futuro e si sbagliano anche quando parlano scambiando “ieri” e “oggi”(di solito a quest’età funzionano meglio i riferimenti di situazioni “quando torna papà” o “quando esci per andare a scuola”). I miei due bimbi più grandi hanno imparato perfettamente intorno ai 4 anni Lorenzo e Costanza forse un pochino prima -ne ha 3 e fa un uso già quasi perfetto dei tempi verbali, pur avendo iniziato a parlare più avanti. Complice la scuola materna: in classe c’è un calendario con giorni della settimana, mese e stagione e ogni mattina un bimbo a turno è incaricato di ripetere tutti questi parametri sul tempo.
Anche quando io ero piccola, ricordo che a scuola c’era un poster sopra la lavagna in cui era raffigurato un paesaggio: il bosco era immortalato con la neve, con le foglie colorate, con i fiori ecc.
Dobbiamo tenere sempre presente che la capacità di astrazione dei bambini si sviluppa nel tempo (è il caso di dirlo!) e ognuno con i propri ritmi. Per aiutarli in questo esercizio, che alla loro età richiede uno sforzo non da poco, esistono tanti modi e attività da poter fare insieme.
Con Lorenzo ho iniziato precocemente perché ha mostrato fin da piccolissimo una spiccata curiosità per orologi e timer. Quando vivevamo a Roma, si era affezionato tantissimo ad un piccolo timer da cucina che aveva in casa la nonna, tanto che ha voluto portarselo via quando siamo tornati a vivere in quel di Brianza.
Questo può essere un primo step: farli giocare con un timer oppure costruire insieme un orologio di carta, con i numeri di colori diversi, così da procedere per associazione (forme e colori sono ovviamente più semplici rispetto ai numeri).
Giochi “a tempo”
Molti giochi educativi hanno, tra le altre cose anche orologi. Di solito si trovano nei giochi multi attività, ad esempio questi:
Un gioco veramente bello da avere in casa per questo scopo, l’ho trovato per caso gironzolando su alcuni dei miei siti preferiti: Giocattoli Creativi e Eurekakids. Sono dei tabelloni in legno con un orologio, un calendario settimanale, mensile e stagionale, con sotto anche il meteo della giornata. Proprio come quello che utilizzano a scuola. Infatti l’età consigliata è 3+
Questo modello è di Goula:
Meno “immediato” ma più poetico è il concetto di scorrere del tempo legato alle stagioni.
Un tempo la didattica metteva una notevole enfasi, come vi dicevo poc’anzi, sui cambiamenti nella natura. Anche all’asilo delle due pesti, questa impronta viene seguita, specialmente nei lavoretti che preparano con le specialiste dei laboratori. Ci sono, anche qui, diverse attività che possiamo fare anche noi in casa, per spiegare e ammirare insieme le trasformazioni cicliche della realtà che ci circonda.
Uno spunto davvero delizioso me l’ha fornito Marta, una mamma che ha creato un angolino lettura per il suo bimbo con un’idea particolare, da “copiare”! Ha attaccato sulla parete un adesivo murale a forma di albero spoglio. Ad ogni cambio di stagione lo addobbano insieme, in foto lo vedete con le palline di neve, incollate con lo scotch carta.
Un aiuto sempre prezioso viene dai libri
Ve ne segnalo alcuni che trattano in maniera semplice ed efficace l’argomento tempo.
Adatto dai due anni, con le pagine spesse e con delle sequenze di immagini. Perfetto per i bambini che ancora non vanno a scuola.
Questo libricino è davvero grazioso e ha anche l’orologio interattivo
Perfetto anche per noi “grandi” che a volte pretendiamo dai bimbi una velocità che non è naturale per loro.
Per una nozione di tempo in senso climatico
I segreti del tempo e del clima
Questo lo consiglio dai 4-5 anni, è leggermente più tecnico
Sempre sul clima, un altro bellissimo gioco educativo: il Magnetibook della 4 stagioni della Janod
Naturalmente se è vero che i bambini guardano fuori dalla finestra, il miglior “indicatore” di tempo che passa è vedere le foto di mamma e papà da bambini, poi da giovani, poi la mamma con il pancione, loro appena nati ecc. Vi consiglio di fare questo “gioco” con i vostri bambini, ne resteranno affascinati, i miei lo adorano e mi chiedono spesso “mamma mi fai vedere le foto di quando eri piccola?!”. Una mamma mi ha suggerito di fare un cartellone e mettere proprio le foto “prima”- “dopo” e la trovo un’ottima idea per fissare ancora meglio questo concetto.
Infine, una conclusione forse ovvia, ma che è sempre bene riportare alla mente perché tutti noi adulti tendiamo a dimenticarlo. Fino ad almeno 6-7 anni la nozione di tempo è molto diversa dalla nostra, quindi spesso è necessario abbassare le aspettative e gestire il discorso “tempo” con pazienza. Meglio non anticipare MAI eventi troppo futuri (anche solo di una settimana, per dire) quando sono piccoli, pena il sentirsi ripetere ogni due secondi quanto manca. L’ho sperimentato sulla mia pelle con Lorenzo soprattutto! Un altro punto importante è che i bambini non comprendono la fretta e la patiscono molto. Anche questa, è un’esperienza diretta che molte mamme possono senz’altro confermare. Quindi occorre fare il più possibile una programmazione della giornata, affinché i piccoli attraversino il tempo della loro quotidianità in maniera serena (anche se, alzo la mano per prima, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo). Se anche c’è un cambiamento di programma, il ricordarci queste semplici nozioni può aiutare ad affrontarlo al meglio e non farsi venire l’esaurimento.
2 Comments
Bella l’idea di “addobbare” l’albero! Avessi casa mia lo farei subito!
Anche io l’ho adorata subito!!