Come sapete, nell’asilo di Lorenzo e Costanza, ormai due mesi or sono, è stato esposto il fatidico cartello che scatena gli scongiuri generali: “caso di pediculosi”. Ebbene sì, in barba a tutti gli sforzi di prevenzioni e rimedi stregoneschi.
Io sono corsa a chiedere nel mio mitico gruppo di mamme di novembre 2012, dove ne sanno a pacchi. Purtroppo quasi tutti i sistemi riguardavano la cura a “danno fatto”, mentre quelli sulle prevenzioni latitavano decisamente.
Ho provato l’impacco di lavanda che vi dicevo nel post: è buono ma un pochino laborioso. L’altro problema era l’odore, che a me piace molto, ma non era per niente gradito ai bimbi che parevano più d’accordo con mio marito nel trovarlo forte e fastidioso.
In tutto ciò, al Mamma che Blog 2015 mi sono imbattuta in Hedrin che ha una gamma specifica preventiva, e mi sono offerta di testarlo molto volentieri dato che era esattamente quello che cercavo.
Lo sto usando da un paio di settimane e ovviamente non posso dire se “funziona” o meno, ma posso raccontarvi l’esperienza, sperando che vi sia utile.
La prima cosa che è successa, aprendo la confezione, è stata l’assaporare la fragranza davvero meravigliosa.
Da un prodotto anti-qualcosa ci si aspetta quegli odori chimici o comunque fastidiosi, che scoraggino ad avvicinarsi alle testoline dorate dei bambini (solo che scappano, oltre ai pidocchi, anche gli esseri umani).
Invece, con mia grande sorpresa, l’aroma è delizioso, direi gustoso. Sembra di essere solleticati da un Solero appena scartato in spiaggia, con in più un retrogusto di pulito e buono. E incredibilmente mi ha provocato uno di quei flash mentali del tipo proustiano, alla madeleine.
Per un attimo mi sono rivista anche io bimba dai capelli biondissimi, insieme a mia sorella, a pranzo dai nonni. A fine pasto, sorta di caffè dei piccoli, ci veniva spesso elargito un mitologico sciroppo “ricostituente” talmente delizioso (sapeva di vaniglia e caramello!), che era agognato quasi quanto un dessert. Anche lui era una di quelle prevenzioni che non sapremo mai se servissero davvero, una di quelle “cure buone”.
Altro che sciroppi di ricino o antibiotici nauseanti -e quelli “alla fragola” o all’arancia, nel maldestro tentativo di risultare meno sgradevoli, erano quasi peggio.
Piuttosto, li inserirei sulla scia di quei fantasmagorici cucchiai di melassa che Mary Poppins finge di “rifilare” a Jane e Michael dopo che si sono inzaccherati nella gita dentro il dipinto, e che in realtà sono una magica coccola.
Un altro elemento fondamentale che ho avuto modo di apprezzare è la comodità dello spray: i bimbi lo maneggiano volentieri anche da soli senza imbrattarsi, anzi divertendosi.
L’associazione più immediata è quella con le pistole ad acqua: il gioco dei giochi, che ricorda loro le giornate che abbiamo passato alle terme a fare gli stupidotti.
Insomma: già il fatto che l’utilizzo sia piacevole per grandi e piccini per me è un pollice su, decisamente. Si vede che è stato progettato e studiato con cura, pensando a come rendere la faccenda il meno difficoltosa possibile. Dover lottare per applicare un prodotto è una tortura, noi mamme lo sappiamo fin troppo bene, tra aerosol, fisiologica e tutti gli armamentari che entrano a far parte inesorabilmente dell’arredo fin dalla nascita dei bimbi.
Insomma Hedrin: noi speriamo che ce la caviamo. Intanto…grazie!!
No Comment