E’ notizia fresca: i genitori usano Whatsapp anziché per diffondere i comunicati della scuola e ricordare di portare le antiscivolo per ginnastica, per fare cacce all’untore dei presunti responsabili di epidemie di pidocchi, per scatenare risse, gruppetti e insomma, le peggio cose.
Confesso che, per quanto i pidocchi siano, nel mio immaginario, assimilabili all’arrivo dei cavalieri dell’Apocalisse, ho ancora più paura delle derive genitoriali ai tempi dell’internèt.
Che poi, diciamola tutta, le attitudini di queste simpatiche chat assomigliano alquanto alle suddette epidemie. E non dite di no, è chiaro come il sole.
3 inquietanti analogie tra epidemie di pidocchi e chat su Wattsapp
- Ti si attaccano alla testa. Notifiche a go-go ad ogni ora del giorno e della notte. La maggioranza delle quali riguarda laboratori, richieste più disparate, gossip e meme di feste dei nonni-del papà-della mamma-della befana già letti su almeno 800 bacheche facebook.
- Arrivano a grappoli. Altro che pidocchi, cavallette e bestiacce varie: se hai più di un figlio, hai mediamente almeno due gruppi a testa. Quello delle rappresentanti, quello del regalo alla maestra, quello dello sfogo anti suocere-mariti et similia. Gestirli senza fare nemmeno un faux pas richiede un’abilità mixata di social media manager (specializzato in crisis management) ed equilibrista del circo. (a dirla tutta, anche le skill dei domatori di leoni non sarebbero male, visto il clima che si scatena).
- Uscirne è più difficile che dal 33° grado di rito scozzese massone. Chi ci è passata lo sa: se i pidocchi decidono di fare un pitstop da voi, non basta un’igiene maniacale, a nulla valgono scongiuri, ceri accesi a Padre Pio, riti apotropaici. Forse per questo la tizia dell’articolo su La Repubblica, esasperata, era in modalità forcone e sassaiola virtuale. Peccato che anche cliccare sul pulsante “esci” implichi un vortice di sensi di colpa/remore idiote/accidenti delle altre che scoraggi alquanto. E soprattutto, al prossimo cambio classe, si torna a ballare inesorabilmente. A conti fatti, forse, prevenire i pidocchi “veri” o farli fuori potrebbe essere un gioco da ragazzi, in confronto (soprattutto se aiutati da uno spray protettivo!). Quello per chat moleste ancora non l’hanno inventato, che io sappia!
Insomma. Ok, i pidocchi mi angosciano al solo pensiero e provo la più sentita solidarietà per le vittime. Ma quasi quasi mi viene da dire che le infestazioni dell’era social potrebbero non essere poi da meno.

Hedrin Rapido e Hedrin Protettivo sono dispositivi medici CE. Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Autorizzazione del 15/7/2016.
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