Se state pensando “ma questa vuole aprire una rubrica per gli argomenti schifiltosi?” state tranquille, eviterò 😛 la motivazione di questo post è stata la seguente: qualche settimana fa, sul portone d’ingresso dell’asilo di Lorenzo e Costanza è comparso il magico, temutissimo cartello: “controllate bene i bambini, c’è stato un caso di pediculosi”. Orrore e raccapriccio. Credo che la suddetta piaga, insieme agli ossiuri sia decisamente nella top 3 dei miei peggiori incubi, seguita dal virus gastrointestinale in contemporanea per tutta l’allegra famigliola. Siccome le altre due già ce le siamo beccate, a rigor di logica, vista la sfiga che ci perseguita in questo periodo, i simpatici e saltellanti animaletti sono i prossimi della lista. E una brava paranoica mamma 2.0 cosa fa a questo punto? In preda all’ansia inizia a googlare. Non paga, passa a sentire le colleghe mamme sul web. Figuriamoci se a qualcuna non è successo, mi dico. E infatti. Il tempo di chiedere e vengo letteralmente subissata di consigli e prodotti. E niente, ho pensato: se tornano utili a me, sicuramente può interessare tante altre mamme (insettofobiche) come la sottoscritta. Purtroppo è il classico caso che negli ambienti con bambini piccoli è tristemente frequente, quindi poco da fare, c’è da farsi un po’ il pelo allo stomaco e una cultura anche di sta robaccia. Siccome vi voglio bene (e non ho ancora troppo suddetto pelo) vi risparmio qualsivoglia corredo fotografico in proposito. Tanto google sapete usarlo tutte meglio di me, se avete insana e intrattenibile curiosità.
Premesso: da quello che ho capito, prevenire con alte percentuali di successo è pressoché impossibile. Al massimo possono esserci alcune accortezze per abbassare le probabilità che i vostri puttini boccolosi incappino in questa piaga d’Egitto.
Ovviamente il controllo accurato della testa è uno degli step obbligati: a questo scopo sarà opportuno munirsi di un pettinino a denti strettissimi e pettinare direttamente nel lavandino, controllando bene orecchie e nuca (sono i punti in cui solitamente si formano le uova o lendini). Si possono usare shampoo e balsamo a base di oli essenziali (in particolare timo lavanda e tea tree). Anche l’olio di neem è un alleato utile da strofinare nelle zone tempie-nuca (ma non ha la profumazione gradevole dei suddetti). Inoltre annidandosi, i maledetti, nei primi 2 cm di capelli, non fa molta differenza tra corti-lunghi o maschi e femmine, a meno di raderli proprio a zero.
Una mia amica si è trovata molto bene con questo pettinino elettrico, me lo ha vivamente consigliato e sembrerebbe un ottimo sistema.
Ecco, magari in fase “preventiva” io andrei prima con qualcosa di casalingo: qui trovate una serie di consigli con rimedi naturali.
Infine, mi è stata girata anche questa ricettina homemade velocissima ma, pare, molto efficace. Soprattutto con bimbi ancora piccoli e se si parla di prevenzione, io inizierei con questi metodi naturali. La pelle della cute dei bimbi può essere molto delicata e irritarsi facilmente con i prodotti chimici. Poi essendo molto gradevole (è a base di lavanda) non c’è niente da perdere. L’unico accorgimento è che sia lavanda pura al 100% e non è così scontato. Persino in Provenza mi sono imbattuta in tantissime boccette e flaconcini di essenza diluita con altri ingredienti. Occhio, dunque! Quella che sto usando io al momento è questa e mi trovo molto bene rispetto ad altre che ho comprato quindi mi sento di segnalarvela.
Ecco la ricetta preventiva per tenere lontani i pidocchi:
Ecco, magari tenterei queste cosine tutto sommato innocue e anche gradevoli prima di passare alla fase 2 in cui si arriva ai rimedi più strambi (ma mi dicono di sicuro successo…) come lavare i capelli dei bambini solo una volta la settimana perché sul capello pulito si attaccano più facilmente (!) o spruzzare antipulci per cani (giuro che l’ho sentito davvero!!).
La grossa scocciatura poi, è dover lavare tutto di continuo a 90°, se penso che già ora fatico a star dietro ai bucati per cinque, mi prende malissimo al solo pensiero. Se siete tra le malcapitate a cui è toccata in sorte una situazione simile, sappiate che avete tutta la mia solidarietà mammesca. Mi raccontate come ve ne siete accorte-trattato il problema-risolto?
3 Comments
io la faccio uguale aggiungendo solo 3 gocce di teatree…… e mi trovo bene ………..
per ora..
quando si vede quel cartello a scuola o all’asilo mi comincio a grattare ….. psicosi da pediculosi…..
ciao ciao veronica
oh bene, mi conforta una testimonianza diretta! Il tea tree so che è antibatterico quindi credo sia un’ottima “aggiunta” 🙂 e sì, pure io sono vittima della psicosi 😀
[…] Come sapete, nell’asilo di Lorenzo e Costanza, ormai due mesi or sono, è stato esposto il fatidico cartello che scatena gli scongiuri generali: “caso di pediculosi”. Ebbene sì, in barba a tutti gli sforzi di prevenzioni e rimedi stregoneschi. […]