Quando avevo 20 anni, forse sarei stata più curiosa di vedere il backstage di un concerto o al limite di Victoria’s Secret (giusto per farsi del male).
Adesso che sono mamma, alla moda adulti, si è affiancata quella mini (e diciamolo, pure superata ampiamente, vista la sproporzione degli acquisti!), per cui ero davvero incuriosita quando sono stata invitata come Brums Lover al “dietro le quinte dello shooting per il catalogo Primavera Estate ’17 di Brums.
Una giornata a Firenze, location da sogno a due passi dal caos cittadino.
La Toscana è una delle regioni italiane che conosco palmo a palmo: ho vissuto un anno a Colle di Val d’Elsa e da piccola, la mia famiglia aveva praticamente come meta fissa qualche piccolo borgo toscano, sia per le gite in giornata, che per le vacanze vere e proprie.
Ogni volta che ci torno è una full immersion nella mia infanzia e nei ricordi della mia prima gravidanza e dei primi mesi di Lorenzo. Un sapore dolce amaro che si sposa bene con queste prime piogge autunnali, con i lampioni abbarbicati ai muri insieme a rampicanti rossastre che si confondono con le pietre.
Stavolta però avevo una meta davvero unica: il castello di Bibbione, a Casciano in Val di Pesa, armata di macchina fotografica e impaziente di poter immortalare la bellezza tutto intorno, per portarvi con me a vedere cosa succede quando anziché modelle capricciose e make up artist, ci sono…modellini saltellanti, pupazzi e risate.
Sono davvero emozionata di mostrarvi questi scatti, senza filtri. Non ce n’è alcun bisogno: la realtà era proprio come una fiaba, ci voleva solo chi la cogliesse in modo spontaneo.
Il servizio fotografico ufficiale di Brums era proprio così: una famiglia che si racconta, senza forzature o smorfiette da piccoli, improbabili, divi.
Eccovi allora, con grande orgoglio, le foto che parlano di Brums: più che di un marchio, di un modo di vestire i bambini da bambini, da sessant’anni.
Niente primedonne: solo una brigata di bambini bellissimi ma normali, che scorrazza liberamente tra volte dipinte e immensi vasi di terracotta, che si arrampica su pozzi medievali e sulle poltrone di damasco in barba all’etichetta. Che si intrattiene con pupazzi buffi, con giochi educativi ma anche tablet.
Che sgranocchia merendine e fa volare palloncini. Che lancia stelline glitterate e indovina quale animale fa la cacca più puzzolente, tra risate e schiamazzi.
Ecco perché in questi scatti, i piccoli Grace Kelly o James Dean ridono di gusto, anche negli occhi. Non fissano la camera ammiccanti, ma si guardano complici.
Questa è la mia idea di moda per bambini, oggi come ieri e domani.
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