Il cuore di un adulto, quando si affeziona, cede sempre un pezzo di sé e facilmente diventa dipendente dal possesso fine a sé stesso. Qualcuno lo chiama “società del consumo”, e in effetti l’usa e getta emotivo è di gran moda.
Per i bambini, invece, il cuore funziona ancora nel modo giusto: gli oggetti non suppliscono le mancanze e i vuoti emotivi. Non basta un giocattolo a cancellare una mancanza, e anche quando si ottiene un gioco desiderato, si stufa molto in fretta.
Quello che però gli oggetti possono fare per loro è aiutarli nella quotidianità, specie quei bimbi che si trovano in situazioni difficili e di disagio.
Quanto, in questi casi, può veramente fare la differenza, un oggetto che c’è, è a loro disposizione. Un pullmino, una stanza in cui giocare con gli amici. Per quei bimbi che stanno bene possono essere piccoli lussi, ma per loro sono dei basic senza i quali il buio intorno può farsi baratro.
Per questo, è importante di sforzarci noi “grandi” di far tornare il nostro cuore, simile al loro: comprare in funzione di un sogno da realizzare.
Da Carrefour, i sogni di bambini nella campagna nazionale #unGrandeCuore, in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava, sono tanti, per un totale di 75.000 euro.
Sono per noi piccole cose: poter gustare un gelato in gelateria, uno zainetto nuovo, vedere un leone o organizzare una festicciola di compleanno da principessa, tuffarsi in un parco acquatico o ammirare le cime delle montagne.
Si può scegliere un sogno specifico da sostenere, accedendo alla pagina dedicata all’iniziativa. Ogni volta che si acquista da Carrefour si accumulano cuori e si vota, quindi è anche possibile partecipare a sogni diversi ad ogni spesa.
Già diversi sogni, in pochissimo tempo, si sono trasformati in realtà, segno che ancora il cuore degli adulti è capace di battere all’unisono con quello dei più piccoli, cullati dalla stessa speranza.
Perché le grandi imprese sono fatte di piccoli passetti, giorno dopo giorno, e i sogni si possono avverare, quando sono condivisi.
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