Le mie prime volte per le vie milanesi, è stato il classico mordi e fuggi a base di shopping e poco altro. Già come modalità non è il massimo per godersi nessun posto, ma devo dire che in questo caso, in particolare, Milano può deludere -e con me è successo. Non che non abbia bellissimi negozi eh. Solo che, come città, possiede un fascino sottile, che tende a nascondersi a riccio a chi le si accosta superficialmente. Non possiede la monumentalità di Roma, l’opulenza di Napoli, l’esuberanza barocca di Lecce o la joie de vivre di Bologna. Insomma, per quanto mi riguarda non è stato love at first sight, la trovavo anche vagamente respingente. Solo di recente, girandola un po’ di più, senza fretta, senza raid di acquisti compulsivi e quant’altro, me la sono goduta un po’ meglio. Non a caso, la sola parte che mi aveva colpita, già anni fa, era la zona intorno all’università del Sacro Cuore: la basilica di S.Ambrogio mi lascia ancora adesso senza fiato e i dintorni così bohemienne, i viali e gli angolini immersi nel verde sono per me estremamente rilassanti. Ora apprezzo i vecchi autobus vintage che passano sulle rotaie, scovare i balconi e le villette liberty che mi rimandano all’atmosfera Coppedè che apprezzavo a Roma, e in generale la sua aria dimesso-chic. E’ poi innegabile che Milano rappresenti un polo di attività e fermento a livello di opportunità e lavoro, questo è risaputo e non si può che confermarlo. Solo qui ho trovato ambienti e workspace davvero piacevoli e innovativi, con team anche molto giovani. Proprio la settimana scorsa, ho avuto modo di tornare, dopo un po’, in zona università e mi sono tornati alla mente tanti ricordi che hanno reso piacevolissima la mattinata. Ho iniziato con una bella torta di carote e un caffè alla cannella da Arnold’s, poi mi sono avviata al mio giretto partendo da una tappa obbligata ora che sono mamma: la deliziosa boutique Rue des Enfants in via S.Agnese, proprio dietro la piazza principale.
Ho chiacchierato con Geraldine e Alexandra, le due ragazze francesi (ma direi anche un po’ italiane!) che, con passione e un gusto delicatissimo, tengono la boutique quasi come una cameretta fatata da bimbi. Tutto l’allestimento è “bottino” di mercatini d’oltralpe, ma spesso sistemati e riadattati, che vanno a ruba quasi quanto le collezioni di abbigliamento! Oltre a vestiti e scarpine 0-12, infatti, si trovano anche accessori come pupazzi, sacchi nanna, doudou, bavaglini e fiocchi nascita handmade, spesso personalizzati e “pezzi unici”.
Questo delizioso angolino è esattamente l’opposto di tutto quello che di negativo vi elencavo in apertura: posti così mi riconciliano con lo spazio urbano e mi invogliano a tornare. La gestione è molto familiare e, come me ora, ha una filosofia che rifugge l’esperienza di compere distratte e frettolose. Qui il tempo scorre lento, con un sapore d’altri tempi. I bimbi sono, davvero, i benvenuti: nonostante gli spazi contenuti, non manca, infatti, l’angolo con tavolino e sedie dedicate alla…clientela taglia mini!
A farla da padrone, già al primo colpo d’occhio, sono i colori sorbetto, le tinte pastello ma non stucchevoli e le fantasie liberty classiche oppure leggermente più grafiche.
Oltre alla linea esclusiva disegnata da Geraldine e Alexandra, si trova una scelta dei pezzi migliori delle collezioni di brand francesi come Arsène et les pipelettes, Bonheur du Jour, Mon Marcel, C de C, Easy Peasy ma anche italiani come Lupus in Fabula, Jo Milano, Monellina e Sonatina.
Io non ho resistito alla tentazione di accaparrarmi un pensierino per Ale, e il mio sacchetto è stato personalizzato di tutto punto e persino profumato proprio come mi era capitato da Bonpoint a Parigi, vezzi pressoché scomparsi!
Dopo questo appuntamento, mi sono rilassata un po’ passeggiando, scattando foto. Ho fatto l’immancabile, per me, capatina da Tiger: mi sono aggiudicata la mitica gabbietta a casetta e ho in mente un piccolo DIY da mostrarvi prossimamente, i bimbi sono impazziti e anche a mia suocera è piaciuto!! Muji è un’altra meta che mi attira sempre, proprio per l’ambiente così zen che scaccia la frenesia circostante di via Torino. Mi sono concessa il lusso di perdermi nelle viuzze laterali, di sorridere davanti a minuscoli cabaret old style e a bici parcheggiate davanti a vetrine e fiori a profusione.
Fosse stato un po’ più tardi, avrei fatto sosta al California Bakery -anche se il mio preferito resta quello in zona Porta Genova.
Che dire, fosse sempre così, potrei quasi trasferirmi. Ma sono quelle magie un po’ fugaci, che durano ill tempo del treno che corre verso casa.
6 Comments
Ciao SwingingMom!
intanto molto piacere… mi chiamo Sara. Anch’io ho un piccolo mummyblog… neonato per davvero, e piano piano vi sto scoprendo tutte… voi, incantevoli mamme che popolate la rete!
Molto carino questo post sulla mia Milano.
Da meneghina innamorata della sua città quale sono posso dirti che ne hai colto l’essenza!
Da queste parti si dice “Milano piace ai milanesi”… nulla di più vero. È una città tutta da scoprire che non puoi amare al primo sguardo. La devi scartare e assaporare piano piano, fino a trovarne il cuore.
Ci vuole tempo. È questo il bello di Milano: sarà un po’ snob forse come concetto, ms non è per tutti.
È per chi ha voglia di cercare!
Mi pare che tu sbbia iniziato a scartare… fidati, non ti fermerai!
Delizioso il negozietto a proposito, vedi… qui mi hai fatto scoprire qualcosa di nuovo tu!
Spero di trovarti ogni tanto anche dalle mie parti… io tornerò senz’altro a leggere!
http://www.riccicapricci.net
Eh, ad esseremi trasferita qui vicino ora mi viene più facile e forse…a furia di respirarne l’aria mi sono milanesizzata un filo 😛 di sicuro il mio bioritmo è nordico ora (se non mangio per le 12.30 mi prende malissimo °_° ), Ad ogni modo il vero “sapore” dei posti te lo gusti o di mattina di giorno feriale oppure la domenica prestissimo, amo -quando raramente si riesce- girare in questi momenti per cogliere certi fremiti impercettibili che nemmeno noti altrimenti, nel viavai delle attività. corro a trovarti a “casa” tua e mi fa piacere se ripassi dalle mie parti ^_^
Sabina ma io mi sono resa conto solo ora che noi eravamo insieme nella boutique…. Scusa ma non ti avevo riconosciuta! Che stordita!!!!!!! Spero, ma credo di sì, che ci sarà presto un’altra occasione!!!!
P.S: io sono quella che cambia parere ogni giorno su Milano!!!! Ma dopo averla lasciata per la periferia, devo ammettere che mi manca eccome!!!!!!!!!
Un bacione grande!
ma quale stordita, io son peggio di te, infatti già mi vedo settimana prossima a fare figure al MCB XD tu ci sei?
Ma che belle foto!! Sai che io non sono mai andata a Milano? Ci andrò quest’anno per la prima volta in occasione dell’Expo e non vedo l’ora…ma non so se riuscirò a gironzolare un po’ anche in città!
Grazie, avevo anche solo il cellulare a disposizione, l’unica con la reflex è quella di Ale XD tecnicamente non sono il massimo ma quello che ho sempre in mente sia nello scrivere che nel fare una foto è tentare di catturare l’ “atmosfera” ^_^ Se hai poco tempo ti consiglio proprio i dintorni del Sacro Cuore e/o Brera (ce la fai tranquillamente a farle entrambe secondo me), sono molto rilassanti e pullulano di negozietti carini (e il bello di Milano è che la metro è davvero comoda, specie se paragonata alla nostra di Roma)! anche noi andiamo all’Expo, magari riusciamo a incrociarci!