Quando fai tre figli in cinque anni tendi ad essere guardata (e apostrofata) in due modi molto netti -che a volte si sovrappongono.
Da un lato ci sono quelli che sbarrano gli occhi e ti fanno sentire una specie di alieno. Non fanno mistero di intendere pazza più che coraggiosa, e vanno cercando elementi che confermino il loro giudizio secondo cui sei un reptiliano sotto mentite spoglie.
C’è stato un tempo, quando ero incinta di Ale, in cui ci soffrivo silenziosamente e restavo spazzata da certi commenti intrusivi, specie da estranei che si permettevano di farci i conti in tasca o prospettato un’apocalisse imminente.
Poi ci sono quelli che ti riservano una certa dose di ammirazione sincera e ti vedono davvero come una super mamma, una Wonder Mom.
Io non mi vedo così: sento spesso tutto il mio peso di dubbi e senso d’inadeguatezza, di perdermi i pezzi e di essere perennemente in affanno. Ma la verità è che quando metto da parte i momenti no e ragiono lucidamente sento solo una cosa, potentemente.
Che, nonostante le corse e le responsabilità, sono una donna fortunata, blessed, direbbero gli anglosassoni. Ho dato molto ma ho ricevuto sempre infinitamente di più.
L’unico coraggio che mi riconosco è l’aver capovolto i paradigmi che oggi vogliono le donne prima professioniste e poi, forse, madri.
Non mi sono mai piaciute troppo le cose facili e tracciate da altri, credo fortemente nelle vite “su misura” e io la sto costruendo pezzo per pezzo, a nodo è tempi miei e solo miei.
Perché la felicità non è sentirsi perfette e forse nemmeno wonder qualcosa. Ma sentire che, al di là delle difficoltà, della sacrosanta paura di sbagliare e la sensazione di lottare contro i mulini a vento, la sera svieni in quel lettone troppo affollato forse, ma che è imbevuto di una vita piena, calda, vibrante e caotica. Quella che hai disegnato insieme a loro.
Buona festa a tutte le mamme: almeno per oggi, concediamoci di essere un po più coccolate, fragili e senza ansie da prestazione. Godiamoci il bacio dei nostri capolavori, i loro lavoretti un po’ sbilenchi, i loro sorrisi furbetti. Siamo wonder perché facciamo del nostro meglio, ogni giorno, grazie a loro.
Oggi, dato che ho ricevuto molto di più, mi fa piacere segnalarvi uno sconto del 15% su Showroomprive con il codice MOTHER3
4 Comments
Che belle parole Sabina! Mi ci rispecchio molto! Io di figli ne ho avuti tre in tre anni e mezzo… Di commenti ne ho sentiti e ne sento fin troppi… Però la sera, quando siamo tutti riuniti a casa e ci coccoliamo penso anche io che questa sia la felicità che ho tanto cercato!
Tu sei un mito comunque si è proprio la felicità un po “stropicciata” chi la cerca non deve avere paura di sgualcirsi -ammetto che di tanto in tanto mi viene quella tentazione ma passa in un attimo
i primi 4 sono nati in 5 anni..e poi ladymary..sai quanti sguardi taglienti e quante battute che potevano risparmiarsi, ma come hai detto tu non mi sono piaciute le cose facili…..e ho creduto nella famiglia e ho voluto essere quella madre che ho sempre sognato ….
una madre che mette a tavola gli avanzi di tanto intanto e che mette la maglia no stirata al figlio per la recita…… ma sono mamma e amo essere mamma senza perfezione perchè laperfezione stucca-…….
Io ammetto che a volte mi pesa un po’: noi donne tendiamo naturalmente alla perfezione ma quando avvelena la vita è il momento di metterla da parte ed essere felici ☺