La crescente attenzione all’aspetto green della vita (cibo, cosmesi e quant’altro) ha investito solo in seconda battuta l’universo baby. Mi sono resa conto che, nonostante gli svariati gruppi su facebook a tema bio, mentre su autosvezzamento e babywearing c’è davvero molto disponibile (mi viene da dire quasi troppo, diventa difficile destreggiarsi!), sul discorso INCI ecobio ancora non c’è la stessa quantità di informazioni, anche se le mamme sono sempre più consapevoli e non è più qualcosa “di nicchia”. Personalmente, sto attenta a cosa uso sulla pelle dei miei bambini: io e mio marito siamo molto chiari (come sapete, io sono per metà canadese, quindi proprio nordica) e i nostri tre piccoli hanno la pelle delicatissima, soprattutto la femminuccia. Lei patisce moltissimo gli sbalzi climatici, ad esempio: con vento freddo le vengono diffusi rossori sulle guance, che poi si screpolano, mentre, con l’afa di questi giorni, combatto perennemente contro la sudamina. Per fortuna i due maschietti sembrano leggermente meno problematici, ma è ovvio che, ad esempio, al mare si parte sempre con una 50+ e difficilmente nel loro caso scendo (io sì, ovviamente non moltissimo, però: nonostante il sangue vichingo, ho preso più dalla famiglia materna italiana che è sempre bianchissima ma meno soggetta a eritemi e altri disastri vari come invece mio padre). Oltre ai solari su cui infatti sono molto attenta (segnalo come ottimi, a vox populi, il Vivi Verde Coop e il Cien della Lidl, sono anche low cost e di facile reperimento, altrimenti online si può risparmiare anche parecchio rispetto a farmacie o eco profumerie). Per molte cose secondo me la soluzione ideale resta spignattare un po’, per le più pigre va benissimo anche la scorta di “materie prime” multiuso, mescolabili o utilizzabili da sole.
Nel mio armadietto non mancano MAI:
- Aloe vera (la uso praticamente per qualsiasi cosa, come doposole, sopra una puntura di zanzara o un graffiettino, come post depilazione per me…e molto altro ancora)
- Burro di Karité: è nutrientissimo, specie in inverno è un vero must. Va benissimo contro la secchezza.
- Oli essenziali: la lavanda è rilassante e concilia il sonno, quello di geranio è anti zanzare ecc. MAI usarli puri, sempre diluiti e mischiati a oli vegetali
- Olio di Jojoba e Olio di cocco: sono delicatissimi e multi uso e ve li consiglio perché irrancidiscono molto molto difficilmente e lentamente rispetto a quello di mandorle ad esempio. In ogni caso se volete farli durare di più, basta aggiungere qualche goccia di tocoferolo come antiossidante.
- Amido di riso: è ideale contro il sudore e per detergere in modo molto delicato, specie i primi mesi e in primavera/estate.
- Sapone d’Aleppo: io lo uso per pretrattare le macchie sui vestitini sporchi. E’ davvero ottimo, secondo me funziona meglio anche del classico Marsiglia. A volte si trova la saponetta combinata con l’alloro. Sono anche ottime per lavare i piedi perché contrastano il sudore e il cattivo odore.
- Calendula e Arnica: Sono entrambi degli indispensabili per qualche ammaccatura/caduta, sono molto lenitive. La calendula la uso anche come pasta per il cambio.
A questo proposito: uso un paio di paste a base di calendula ottime della Weleda (personalmente Weleda e Provenzali bio sono i marchi che preferisco anche se ho un debole per la profumazione di diversi prodotti Mustela, lo ammetto). Recente acquisto è la Skin Food con cui mi sto trovando una favola. L’ho usata settimana scorsa su un graffio al ginocchio di Costanza e ha cicatrizzato e tolto il rossore dopo due applicazioni, un portento!
Tutte le materie prime che ho elencato si possono combinare tra di loro, tempo fa vi avevo ad esempio postato una velocissima ricettina anti rossore da pannolino proprio a base di un paio di questi ingredienti, la trovate qui.
Insomma: non tutti i prodotti spacciati per ecobio sono davvero tali. E’ difficile, se non si è un minimo esperte della materia, controllare che gli inci siano davvero così irreprensibili. Per chi non ha tempo o voglia esiste un’App ormai molto diffusa, Biotiful, scaricabile su iphone o anche per Android, che permette di “scansionare” al volo i cosmetici per valutarne gli ingredienti e sapere subito se è bio o meno (il punteggio va da 1 a 5 foglioline). Se invece vi va di imbarcavi in ricerche e documentarvi sul web potete partire dagli ormai mitici forum “Sai cosa ti spalmi” e “L’angolo di Lola“, tra le primissime risorse in questo senso, frequentatissimi e molto interessanti.
In attesa di una maggior trasparenza da parte di tutte le aziende, l’optimum (anche nell’ottica del risparmio) è far da sé. Quando non è possibile ci si può aiutare con questi validi supporti. Se l’attenzione degli adulti è sempre più alta, quanto più dovrebbe essere vero nel caso dei nostri piccoli?
Una mini postilla: un altro settore ancora troppo poco recettivo alla tematica è anche quello dei giochi. Sarebbe bello avere a disposizione qualcosa di più sfizioso per sensibilizzare i bambini, come è il caso della Playmobil, guardate che bel camioncino del riciclo, che hanno regalato a Lorenzo! Un modo divertente per insegnare il rispetto per l’ambiente fin da piccoli. In effetti i miei due nani grandi sanno già fare la differenziata meglio della sottoscritta!!
Questo post partecipa al progetto del mese di Giugno dal titolo:
Soluzioni ecologiche per crescere i nostri bambini
su Il Bambino Naturale nella sezione #mammealnaturale
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[…] ho già parlato più volte dell’olio di lavanda: io lo uso abitualmente sia nel mio beauty, sia -MAI puro sulla pelle- per i rossori de […]