Sono sempre stata un tipo alla “zaino in spalla” o comunque viaggio spartano e all’avventura. Il mio viaggio di nozze doveva essere un tour itinerante del Giappone, che poi si è trasformato in Spagna + Portogallo on the road perché ho scoperto di aspettare Lorenzo e non me la sono sentita (e meno male che, essendoci sposati a Giugno avevamo deciso di andare a settembre, visto il clima lì, quindi abbiamo potuto cambiare in corso d’opera). Niente scenari patinati e attività organizzate, per me il viaggio coincideva con “massima libertà” e ammetto che tutt’ora è il mio approccio che fatico a modificare. Ecco, questo fino a Costanza che ci siamo fatti anche qui, in 4 la Francia on the road: Provenza, salto in Costa Azzurra e poi su su fino a Dijone, Chartres e infine Parigi. Beh, un viaggio meraviglioso, ma son tornata stremata e mi sono detta che basta, non ce la potevo più fare. Non volevo arrendermi al villaggio turistico, però ho pensato per la prima volta nella mia vita “quasi quasi mi farei una bella crociera”.
Complice la cugina di mio marito che ci era appena stata e ci ha mostrato le foto davvero belle del suo viaggio, ho iniziato ad informarmi su quel tipo di formula. Perché se a 20 anni le vacanze sono un’occasione per metterti alla prova, scorazzare…beh a 30 e passa e con i figli, inizi a rivalutare il concetto di vacanza tutto relax alla “welcome to paradise” e hawaiani che ti sventolano con la palma. Il che, tradotto nella realtà, non significa purtroppo spaparanzarsi in spiaggia. Impossibile con i nani che giustamente vogliono divertirsi e non puoi certo schiacciare una pennica sotto l’ombrellone o sfogliare riviste (a meno di avere la tata al seguito, ah-ehm). Insomma, se si vuole: vedere posti, rilassarsi, avere a disposizione la dose di intrattenimento per la mini tribù, l’unica obiettivamente è la crociera. E di crociere ne ho scovate diverse soprattutto in ambito periodo vacanze invernali. Quest’anno che il marito ha appena cambiato ufficio non sarà possibile purtroppo, avendo le ferie obbligate ad agosto ma…beh, sognare non costa niente e magari a qualche mamma stremata come me va un po’ meglio!!
Ho sentito che per esempio diverse navi di MSC crociere offrono un servizio di cabine comunicanti per famiglie numerose su alcune navi selezionate e mi sono spulciata un po’ le proposte. Una particolarmente bella è quella dei Caraibi, che oltre alla meta meravigliosa ha un incentivo bevande incluse. In generale buttate l’occhio sul sito perché ce n’è davvero per tutti i gusti!
Cosa ne pensate? Siete più tipi da viaggio improvvisato e avventuroso o da lasciarvi trasportare senza pensieri?
Questo post è offerto da MSC Crociere
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