Detta così, lo so, pare poco poetico, ma descrive bene i tuoi otto mesi. Lungo tutto il settimo appena concluso, hai fatto straordinari balzi in avanti: non sei un bambino prodigio -la buona vecchia Tracy Hogg ti definirebbe “da manuale” sullo sviluppo fisico- ma sei furbissimo e molto sveglio. La lallazione è sempre più articolata e vicina alle prime parole (sarà anche un caso, e non lo dico troppo forte ma mamma, papà e nonna sembrano più che versetti. Prove tecniche e l’esperienza di Lorenzo mi dicono che non è affatto così strano e impossibile, a otto mesi). Hai messo i due incisivi inferiori proprio col boom del caldo (n.b. a tempismo sfigatissimo siamo messi come la mamma, direi che hai preso da me anche in questo) e le notti si sono fatte veramente terribili, siamo tutti stremati. Pur apprezzando notevolmente più dei tuoi fratelli la posizione eretta (ti tiri su aggrappandoti a qualsiasi cosa passando dalle sbarre, le ceste il divano fino alle gambe della gente) inizi ad apprezzare anche quella a quattro zampe: dondoli il sederino e fai per lanciarti ma finisci per andare all’indietro. Ricordo bene questa fase con gli altri due piccoli razzi: é durata pochino con Lory che ha imparato in fretta ad avanzare speditamente, mentre Coco ci ha messo un po’ di più: lei è la più prudente e timorosa dei tre e necessita del supporto di mamma e papà per buttarsi nelle cose. Adesso tu cerchi davvero tanto il contatto coi tuoi fratellini: gli sorridi e gli “parli” coi tuoi versetti squillanti per richiamarne l’attenzione e giocare. Fai coccole e dispetti deliziosi, se ti prendono un gioco o mangiano un boccone di pappa fai delle espressioni da adulto da piegarsi in due “ehi, ma quella è robBa MIA!!”. La tua iperattività si sfoga in sempre nuove declinazioni (ad esempio la piscinetta dai nonni) e non hai paura di niente (tranne il phon), nemmeno delle bottiglie di plastica calpestate che tanto terrorizzavano i due fifoni ormai “enni”.
L’arrampicatore folle in azione
Non ho memoria di com’ero io alla tua età ma certe volte, davvero, mi balena, per un attimo un lampo fugace di me stessa, di una vitalità curiosa e instancabile che gli anni sbiadiscono un po’. Auguri a te e a questa truppa scalcagnata. Nonostante tutto, si avanza.
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