Eccoci ai 5 mesi, solo a -1 dal mezz’anno, iniziamo ad assomigliare ad un bimbo più che ad un neonato. Siamo leggermente malatini, causa recrudescenza bastarda di vento e gelo. Secondo la pediatra dell’asl (che ha cambiato per la terza volta in tre bimbi…) potresti iniziare la fatidica “pappa”. Non che tu non sia sveglio, effettivamente stai quasi seduto alla perfezione (sul seggiolone non traballi affatto comunque, sei dritto come un fuso), la curiosità per il cibo non manca (ma mi viene da dire che è una curiosità tout court, sei in una fase in cui qualsiasi cosa è intrigante, anche un pezzo di spago ti fa sgranare gli occhioni….). Lorenzo, causa leggero reflusso iniziò proprio a cinque mesi. E quindi? Non lo so, gente. La verità è che non sono pronta. All’inizio ho fatto fatica con te, i primi giorni di allattamento non sono stati facili e lisci come con la sorellina ad esempio. Con te devo sudarmi tutto perché sei tosto, tu. Però ce l’abbiamo fatta, e passata la fase di assestamento, allattarti è diventato quel dolce legame naturale che tutte si immaginano idealmente. Un po’ è per questo che sono restia a toccare l’equilibrio conquistato duramente: mi fai tremare ogni volta che c’è un cambiamento in vista. Ma poi se guardo nel profondo, penso di dover essere svezzata io, prima di te. Al primo figlio hai l’ansia da prestazione, la pesata settimanale o mensile ti mette panico, l’idea di poter vedere i quantitativi di cibo che ingerisce ti tranquillizza e lo svezzamento viene salutato con un intimo sollievo, quasi. Al secondo giro sono stata totalmente rilassata, un vero bed of roses. Mi sentivo sicura delle guanciotte e dell’appetito della mangiona di casa e naufragar m’era dolce in quelle faldette. Stavolta è ancora diverso: non ho più l’ansia del primo, ma nemmeno la pace dei sensi del secondo giro. Stavolta ho un sottile struggimento che nemmeno riesco a rendere del tutto a parole. Non ho nemmeno la scusa della prova costume (svezzalo che ti sgonfi in un batter d’occhio….), c’ha pensato per gentile concessione il virus di settimana scorsa a darmi la botta di grazia. Niente, sono sospesa in un limbo di “voglio-non voglio ma devo”. Qualcuna sorriderà (io pure) al pensiero di tutto sto macello per due carote patate e zucchine. Purtroppo sì, io sono capace di siffatte elucubrazioni mentali e deliri mistici anche su quattro ortaggi. Insomma, staremo a vedere, vi aggiornerò. Mamme bis+ come avete vissuto questo momento di passaggio? Ma soprattutto, come avete risolto?
Ah, da pochi giorni abbiamo iniziato anche a passare gli oggetti da una mano all’altra, non sempre con successo ma insomma, siamo bravini, noi!
8 Comments
So che sto per dirti una cosa che già sai ma se non ti senti pronta aspetta, non è leggenda l’istinto materno ed un mese in più non può essere considerato determinante.
Sì è verissimo, le rare volte in cui ho voluto “insistere” con gli altri due non ho mai ottenuto niente!
Come me li ricordo, la soddisfazione per gli equilibri finalmente raggiunti e il timore per dover affrontare i cambiamenti.
L’esperienza di chi ha un solo figlio non è quella di chi ne ha tre, però, forse, è proprio per questo che tu già sai che aspettare ancora un po’ non cambierà nulla, vero?
ma sai una cosa strana? Col terzo torni al punto di partenza (almeno io, ma vedo che molte di quelle che conosco faticano tanto proprio col terzo) e ti rimetti molto in discussione. Io mi sento non fragile come al primo, questo no, cambia molto la sicurezza nell’affrontare le cose ma soprattutto la consapevolezza che tutto è “una fase”, mentre col primo temi sempre che ogni problema sia “eterno”. Ma per il resto, ogni bimbo è un po’ primogenito secondo me, sono tutti “unici” e richiedono attenzioni diverse 😉
Purtroppo non ho tanta esperienza; come ben sai, ho solo Giulia. ma ti consiglio di seguire il tuo istinto di mamma
un abbraccio
grazie mille del supporto morale Mari e un bacino a Giulia :*
Io ho una sola figlia, eppure mi sono trovata nella tua stessa situazione.. Una difficoltà immensa a lasciare l’area sicura e zero voglia di buttarmi in qualcosa di nuovo e incerto. Per non parlare della consapevolezza di un grande passo verso la sua crescita.. Magari nel tuo caso può essere dovuto al fatto che, forse, questa sia l’ultima volta?
Sì forse…adesso non ce la potrei fare ma non riesco a chiudere la porta del cuore in modo definitivo almeno al pensiero di un altro piccolino (sì sono pazza 😛 ), visto che sono relativamente giovane 😛