Alzi la mano chi non si è ritrovato almeno una volta nella feed tutti questi simpatici luoghi comuni stile roses are red and violets are blue. Io ormai ogni volta che mi imbatto nella faccia da mummia della tizia ultracentenaria che soavemente consiglia di evitare gli uomini e mangiare uova crude ho un fremito di orrore.
La cosa inquietante è che il più delle volte, in perfetto stile feisbucchiano, per veicolare queste perle, si scomodano fior di studi, di blasonate Università (ok, americane, ma ci siamo capiti…) opinion leader di punta. Così l’utente medio si sente incentivato, rassicurato, felice e sguazzante nel luogocomunismo.
Luoghi comuni – Filone autoconsolatorio (+ sessismo random)
Qui si raccolgono tutti quei post in cui si cerca di dare una spiegazione scientifica o almeno una parvenza logica alle categorie che si sentono sfigate e cercano una rivalsa social(e): single, depressi o alienati et similia.
- L’Huffington Post ha deliberato, spaizzando qualunque previsione: le donne sceme piacciono tanto agli uomini, mentre quelle col QI sopra la media vengono schifate come la peste bubbonica.
Come se non ci fossero bastate le festicciole delle medie per capire a cosa punta il 99,9% del genere maschile. Sì, quella cosa che sta tra la mandibola e il punto vita. Più spazio in questione occupa, tanto meglio.
- Vuoi vivere a lungo? Non ti sposare e mangia poco
Avrò un sacco di amiche men repeller io, ma questa della tizia scozzese più vecchia che svela il suo simpaticissimo elisir di lunga vita, mi compare con una frequenza preoccupante tra gli aggiornamenti.
Vabbè, oltre ad essere anche questo un’incredibile rivelazione (è da circa due millenni che le monache campano notoriamente quasi quanto Matusalemme: sfido, mica perdono 10 anni di vita ad ogni caduta dal lettone dei pargoli), io sono del partito “meglio morire giovani a sto punto, che a 109 anni e campare male”. Cioè, davvero qualcuna è interessata a simile fuffa?
Dalli, dopo le single, la Bibbia da cui sono tratte le nostre chicche, l’Huffington Post (una vera certezza, per me, se voglio farmi due risate, altro che Lercio), ha deciso di tirare su di morale gli asociali, scomodando nientepopodimenoche la Satoshi Kanazawa della London School of Economics e da Norman Li della Singapore Management University. Dopo un pippone sulle abitudini degli uomini primitivi, chiosa che no, il motivo è che quelli “smart” non hanno tempo da perdere, una birretta con gli amici sarebbero preziosissime ore buttate che potrebbero impiegare per la salvezza dell’universo.
Posso invocare loro?
Solitamente dopo i momenti di svago i miei neuroni si riattivano incredibilmente. Non parliamo degli effetti allucinogeni dell’alcool.
- Le persone disordinate sono più intelligenti
Ok, lo ammetto, qui vorrei tanto poter firmare col sangue l’ennesima cazz luogo comune dell’Huffington. Cioè, io sono una diversamente ordinata. Nel senso che lo sarei. Poi il fatto che abbia circa 800 milioni di cose da fare più importanti, fa slittare la disposizione dei maglioncini per gradazione cromatica in un’ultima, sconfortante quanto irraggiungibile posizione. Senza contare che anche se ci arrivassi, durerebbe il tempo di avere Alessio in circolazione, indi per cui quasi quasi fingo di crederci, all’opinione dell’eminente neuroscienziato.
- Le donne devono dormire di più o diventano nervose
Scusate ma questo è un colpo basso. Non spreco ulteriori commenti, potrebbe scorrere il sangue. La cosa peggiore dell’articolo è come sottolinei che venga proferito da un uomo, con sorriso sornione per di più. Vi prego, sopprimetelo.
Cavoli, io pensavo che tutti aspirassero a trascorrere le loro giornate in una bidonville di Calcutta. Forse mi hanno tratta in inganno tutti quei desktop con acqua turchese, sventolatori di palme e mojito. Ma ochei, lo dice la Scienza.
Insomma, la verità è che internet, come il baretto sotto casa, è il regno del qualunquismo più assoluto. A volte ci fa svoltare la giornata altrimenti pallosissima, altre volte crea bufere mediatiche come il caso Red Ronnie-vaccini-protesta del medico su fb. Questo è il lato oscuro del diritto di parola universale. Purtroppo, sarà un luogo comune anche questo….ma almeno è inoppugnabile.
Sono sicura che questa è solo la punta dell’iceberg…scrivete nei commenti i post più inquietantemente generalisti che vi compaiono su facebook….e ridiamoci/piangiamoci su insieme!
1 Comment
Sì li ho letti tutti questi… quella della donna che ha bisogno di dormire di più non la capisco e poi a pensare che molti in un paesino vicino al mare di cui non faccio nome, ci sono molti depressi e qualcuno alle volte ha dato di matto mi fa riflettere su quello che il mare aiuta a essere felice.