Il decimo mese di vita è stato pieno di novità: le prime vacanze al mare (ma spiaggia nuova, nottate solite, ahimè) che hanno cancellato definitivamente il castano dalla testolina per trasformarti in una specie di versione super sayan del solito Ale. Il guaio è che oltre al look, dalla versione sayan abbiamo vinto anche i super poteri e io sono ridotta a una bella pezza ora che si ricominciano le attività e la routine di sempre. Dopo il gattonamento a razzo anche sulla sabbia con tanto di zig zag tra gli ombrelloni, siamo al “mi tiro in piedi con nonchalance e se il terreno lo consente -la spiaggia era perfetta- faccio pure il tentativo di staccarmi”. Insomma: a te i capelli sono diventati biondi e a me bianchi, sto mese.
Ok che in autunno cadono già da soli, ma farmeli cadere e perdere 10 anni di vita sono due cose un tantinello diverse. Mostri sempre più il tuo carattere spericolato, casinista (è stato bello vederti impazzire di gioia e sguazzare come un pesciolino in mare) ma anche solare e simpatico. Hai conquistato l’affetto di tutti gli zii e nonni al tuo primo matrimonio e hai assagiato le patatine fritte sul ristorantino affacciato sulla spiaggia. Sei avido di esperienze e niente sembra avere il potere di scaricare le tue inesauribili energie. Eppure, mai come in questo mese hai mostrato anche le tue fragilità di bimbo: adesso se un adulto ti fa le feste lo scruti più sospettoso e lo vagli attentamente prima di rispondere al suo sorriso. E se ti vuole prendere in braccio non sempre ti mostri propenso. Se poi glielo concedi e il fortunato portatore ha la malcapitata idea di allontanarsi dalla mamma, scoppi in un pianto disperato. Lo chiamano “crisi del nono mese” e “paura del distacco” (ne parlerò più diffusamente in un post apposito) e tu ci sei finito in pieno, al punto da ricominciare a rifiutare ostinatamente il ciuccio e volere solo attaccarti a me, peggio di una cozza allo scoglio. Passo dallo sconforto del sonno perduto agli occhi a cuore, senza vie di mezzo. E così sei tu: estremamente tutto. Insomma…crisi di bimbo, crisi di mamma. Il distacco è un momento difficile e questo mese anche un’altra cucciola attraverserà il suo primo distacco “serio”, difficile non pensare ad entrambi, in simultanea. Com’è, come non è: buon primo mese a due cifre, piccolo grande monello mio.
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