Eh sì, purtroppo capita anche ai migliori (figuriamoci a me) di saltare un appuntamento, e lo scorso lunedì è successo anche a me e alla top of the post settimanale: ho avuto un raffreddore bello forte (ma per fortuna sembra essersi un minimo placato. Forse perché, come vuole la tradizione, l’ho passato al marito. E mi aspetto per questo lampi, tuoni fulmini e saette. Forse pure i 4 dell’Apocalisse che galoppano fin dentro casa nostra). Oltre questo, come avrete letto sabato…è “uno di quei giorni” come periodo. Nel senso che alterno giornate di caos, iperattività e frenesia prefestiva, ad altre pigre, svogliate e grigio cupo come l’umore. In “uno di quei giorni” basta che il bucato non asciughi e ti girano a manetta trasformandoti nella sorella cattiva di Maga Magò.
Detto ciò, non mollo, per vostra somma sfiga 😛 e questo lunedì gelido (qui ha nevischiato nelle prime ore del giorno) sono tornata, più pimpante (?) che mai, dopo una domenica al G come Giocare. (su Instagram potete vedere una mini carrellata).
La Top of the Post di oggi ha un filo conduttore: la paura. No, non vi parlerò di Parigi o di terroristi fuggitivi, né tantomeno di pacchi bomba e falsi allarmi. Credo che un brivido di angoscia si sia insinuato anche nelle tempre più audaci. Come mamma blogger non mi sento di scrivere pezzi di dietrologia o, all’opposto, di considerazioni scontate. Non lo sento nelle mie corde e quindi scelgo il silenzio. Però non posso non cogliere (e raccogliere) l’esprit della rete: la paura e il bisogno di trovare strumenti per essere mamme migliori è il leit motiv di tanti post, la maggioranza, direi. Perché, anche quando non ci vengono parole di commento, certi episodi si imprimono, volenti o nolenti, nel “back of your mind”.
Comincio con due post che si confrontano su paura e rabbia e si domandano come proteggere i piccoli e guidarli a esprimere anche questi sentimenti, in modo “positivo”, per quanto possibile:
Una mamma che non strilla. Io strillo, parecchio. Ma sono anche conscia che “sfogarsi” non sempre sia sano e giusto, specie con di mezzo i bambini. E quindi, ben vengano questi ottimi consigli.
Mamma non ssrillare. Silvana non è mai banale, e quando parla di emozioni dà il suo meglio.
Infine, un post “giocoso” di Silvia, su come rendere il mondo delle tenebre e della paura infantile, un po’ meno brutto ed esorcizzarlo.
Buona settimane, mie prodi. Che sia migliore di quella appena passata ma peggio della prossima!
P.s. una cosa che fa paura per davvero, ma serve sempre: le regole, anche nel gioco!
3 Comments
Grazie come sempre, mia cara. Mi sa che in questi giorni più che mai condividiamo la stessa altalena di umori…
Se non fossi un po altalenante non sarei la swinging mom
Ciao Sabina,
grazie per aver partecipato alla Top of the post 🙂