Dopo le lunghe vacanze (sfibranti) di quest’anno, siamo rientrati proprio a ridosso dell’inizio della scuola. Non amo le vacanze ad agosto per molti motivi -me le faccio andar bene e ringrazio, ben consapevole che c’è chi non si può permettere di staccare dal quotidiano- e stavolta ho ben due bimbi che hanno varcato la tanto temuta e bramata soglia. Lorenzo è ormai un “grande”, come va ripetendo con il petto in fuori, mentre Costanza è una timida new entry. Il primo, grande distacco e indipendenza dopo la piccola prova del pannolino in cui, per la prima volta si mette alla prova la capacità di assumersi la prima “responsabilità” personale. Un filo di timore è impossibile da accantonare, nonostante ci si sforzi di vivere nel modo più sereno possibile questo passo. Personalmente credo di aver trovato un ottimo modo per scaricare lo stress e affrontare con lo spirito giusto, nella preparazione del corredo scolastico.
Da bambina aspettavo con impazienza di andare con la mamma dal cartolaio a scegliere la cartella e tutto il necessario. Solo il pensiero mi elettrizzava e adesso è lo stesso, pur vivendolo “dall’altra parte”. Amo molto il clima di confidenza e complicità che si instaura quando si predispone il tutto per un nuovo anno, e spero di trasmetterlo ai miei bimbi. Consapevole però, che per loro è pur sempre una “fatica” mi riservo sempre qualcosa di speciale per rendere un pochino più sopportabile la fase di doversi alzare presto e prepararsi, quella che pesa soprattutto a Lorenzo. Lui è sempre stato un pigrone cronico: ama dormire e durante l’anno scolastico, complice il meteo meno clemente, così come l’idea poco allettante della routine, sudo le sette camicie per farlo smuovere al mattino. Ho pensato a come unire l’utile e il dilettevole: mesi fa mi aveva chiesto “le scarpe luminose come quelle di Simone”. Io gli avevo spiegato che adesso non servivano ma gli avevo anche promesso che appena avrebbe smesso le attuali, lo avrei accontentato. Devo dire che lui ha accettato la mia risposta di buon grado e non ha insistito. Ma una mamma non si scorda mai le promesse e così ad agosto ho preparato una sorpresa che ha avuto un successone. Prima di partire per il mare ho fatto un ordine su Kiabi, dove avevo adocchiato un paio di simpatiche scarpe di Jake il pirata (un cartone che apprezza già in tv). Insieme ad altri deliziosi acquisti per Costanza, ho inserito queste per lui e le ho fatte spedire a casa dei nonni. Sabato sera, sul tavolo, ci attendeva il pacchetto da scartare. Non appena Lorenzo ha capito cosa fosse nascosto nella scatolina, era eccitatissimo, le ha subito calzate e saltellato dappertutto felice come una pasqua. Domenica gli ho espressamente detto che le avrebbe messe lunedì e anche stavolta non solo non ha fatto i capricci, ma anzi era d’accordo, a riprova di quanto ai bimbi piaccia e rassicuri l’idea di un “rito”.
Proprio mentre scrivevo questo post, incredibile ma vero, Kiabi ha proposto alla mia attenzione la propria campagna #kiabicoloralascuola e io alle coincidenze credo poco: questo si chiama feeling spontaneo ed è il top, quando si instaura sia tra le persone (speriamo sia quello che possa accadere con la maestra!!) che con una qualsiasi realtà. Compro da anni specialmente i vestiti per la scuola e da battaglia da Kiabi perché costano poco ma rendono tanto. Quest’anno poi ha fatto uscire diverse chicche: alcune, purtroppo, non ho fatto in tempo ad accaparrarmele per il sold out velocissimo (ma alcune ve le avevo mostrate, qui) oppure che sono uscite dopo aver già ordinato, come la bellissima iniziativa, sempre in tema scuola BACK TO SCHOOL con outfit completi tra i 15 e i 20 euro e, acquistando due grembiuli con i personaggi più amati come Frozen, Violetta, Spiderman e i supereroi di The Avengers, in omaggio si riceve un ingresso per MONDOPARCHI: va bene imparare, ma ancora meglio divertirsi!
Insomma, torniamo a noi: oggi, dopo due giorni “perfetti”, Costanza mangerà per la prima volta all’asilo. Speriamo bene, la vedo con sentimenti ambivalenti verso la scuola. Da un lato ha lo slancio di voler fare le cose “da grandi”, dall’altro cerca le sue sicurezze e fai fatica a farle esprimere i lati negativi, le paure. Dopo il primo giorno era apparentemente contenta, ma poi mentre la mettevo a nanna per il riposino e stavamo noi due abbracciate, lei ha posato la testolina sul mio collo, come a volersi rannicchiare nella tana e mi ha sussurrato “mamma, non voglio andare a scuola”. E’ una bimba inizialmente “diffidente”, che nasconde le emozioni dietro la timidezza, ma poi ha un cuore d’oro e grande che si affeziona e si manifesta con grande calore verso quelli a cui vuol bene. Una polpettina fantozziana: fuori fredda, dentro palla di fuoco a 8.000 gradi, in pratica. Da un lato io adoro questo suo lato “antipatico”, mi fa un’incredibile tenerezza e un po’ anche mi piace questo aprirsi solo a chi ne conquista la fiducia. Sono più estroversa di lei, ma anche io sono estremamente selettiva verso i pochi a cui spalancare totalmente il cuore. Speriamo che trovi chi la corrisponde e la comprende. E niente, oggi va così, sono un groviglio di emozioni, prendetele per quel che sono. Un grande in bocca al lupo a tutte le mamme che accompagnano per la prima volta o l’ennesima (cambia fino a un certo punto) i loro più grandi tesori e ne lasciano un pezzetto al mondo.
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