Siamo alla terza puntata di Penelope & Ulisse: un episodio speciale in versione premium.
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Perché premium? Perché Gaetano Besana, il creatore di Oasi di Galbusera Bianca, ha registrato per noi un’intervista dal vivo in cui ci ha raccontato la nascita del suo paradiso nel cuore della Brianza lecchese e ha accompagnato me e il team del progetto alla scoperta degli angoli più belli e delle novità per la stagione 2021, tutte pensate per garantire un’offerta di bellezza, natura e accoglienza in totale sicurezza.
Non un semplice blogpost, quanto piuttosto un viaggio in versione video storytelling emozionale, pensato per celebrare un progetto straordinario che, in un momento così logorante, offre la sua anima autentica come ristoro per viandanti e ospiti.
Un’accoglienza che abbiamo toccato con mano il 22 aprile scorso, nella giornata mondiale dedicata alla terra, in questo contesto naturale a due passi da casa ma che pare sospeso nello spazio e nel tempo.
Dove si trovano la motivazione e la spinta per non smettere di credere in un progetto imprenditoriale nonostante il momento difficile?
Per i figli c’è sempre la presenza delle persone che gli hanno dato vita e che possono sostenerli nei momenti difficili e questo è quello che io ho fatto...
Quando si ama un progetto e gli si dà la vita, lo si tratta con la stessa cura e la stessa attenzione che si mettono nel far crescere dei figli.
Oasi di Galbusera Bianca nasce nel 1999. Dai resti di un borgo trecentesco sorge un progetto green con un complesso di cascine ristrutturate in bio architettura con consumo di energie rinnovabili a emissioni zero. Negli anni crescerà fino a diventare il paradiso che Gaetano vedeva fin d’allora.

Un’Oasi WWF per la biodiversità situata nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone: 20 ettari di zona collinare terrazzata e coltivata a vigneto e frutteto, prati e orti circondati da boschi, e un’ azienda agricola biodinamica. Questo progetto aspira a rafforzare la cultura di un territorio come la Brianza che, per i più, evoca l’operosità imprenditoriale ma ancora poco le sue eccellenze gastronomiche, paesaggistiche e culturali di cui invece è ricca (come da brianzola acquisita posso testimoniare in prima persona!).
L’Oasi è la testimonianza di come si possa operare in questo contesto non ancora maturo sul piano turistico e in un frangente di precarietà in cui è difficile “ipotizzare il futuro”, come sottolinea Gaetano nell’intervista.











L’Oasi è anche un Relais di Charme che, con le sue 12 stanze ognuna a tema (ci sono la stanza del viaggiatore, del fieno, dell’amaca ecc.) fa vivere, a chi si ferma a soggiornarvi, un’esperienza unica e su misura. Che si abbia un animo romantico come un pittore di peonie o avventuroso come quello di un’ esploratrice di terre lontane, qui c’è un rifugio perfetto per tutti.





Ci siamo trovati a poter rispondere al bisogno delle persone che cercavano natura, sostenibilità, bellezza, coltivazioni nutrienti, distanziamento sociale vicino alle città di residenza; quindi per noi, nei periodi in cui abbiamo potuto stare aperti, è stato un grande successo.
Un aspetto molto importante, che emerge con forza nel caso Oasi di Galbusera Bianca, è la necessità di trovare soluzioni creative che facciano fronte alla contingenza in continuo cambiamento rispetto al quadro epidemiologico (come ad esempio le cene in stanza o il tavolo privato con mise en place country chic nel frutteto) senza venir meno ai pilastri e ai valori fondanti del proprio progetto. Nuovi canali e strategie sì, dunque, ma mai snaturare l’essenza del percorso nel suo complesso.
Come farlo in modo efficace? Oltre alla personale visione lungimirante di Gaetano, il legame con le persone del luogo è sostanziale: un circolo virtuoso in cui Oasi fornisce ai partner parte dei raccolti e da loro acquista formaggi, vini e verdure locali. In tutte le storie di successo, il saper fare fronte comune è importantissimo e chi ha dato valore alla propria rete in tempi di bonaccia, ne vedrà ancora di più gli effetti benefici al momento della burrasca.
E per noi famiglie? L’aspetto positivo di questi mesi difficili è stato scoprire che non c’è bisogno di posti esotici e lontani, quando a meno di un’ora da Milano e a pochi Km da Bergamo e Como ci si può svegliare aprendo persiane verde menta, ascoltando i suoni della natura o gustando una cena in stanza sentendosi delle vere gentildonne d’altri tempi. Sognare non è mai stato così facile come in un contesto come quello di Oasi di Galbusera Bianca.
La novità per la riapertura della bella stagione in Oasi di Galbusera Bianca
Gaetano ha aperto il nuovo Bistrot che offrirà cibo d’asporto per chi è di passaggio, alla scoperta di un territorio ancora gemma nascosta e fuori dalle rotte del turismo di massa. Cibo d’asporto che si può consumare sui prati in totale sicurezza e relax. Non so voi, ma a me pare di vedere un bel dipinto impressionista in versione moderna.
Una coperta stesa tra i meli in fiore, un libro e le delizie prodotte dall’orto: in effetti, a pensarci bene, ci sono tutti gli ingredienti per una sosta in paradiso.

Un grazie speciale a tutta la squadra di persone che rende l’Oasi lo splendido luogo che è, in particolare a Gaetano che ci ha lasciati con un incoraggiamento:
Bisogna crederci sempre perché questo è il futuro.
Un grandissimo grazie anche ad Elena K Studio che ha scattato le splendide fotografie dell’Oasi che corredano questo articolo e che ha collaborato e creduto in questo progetto fin da quando gliene ho parlato e doveva ancora nascere.
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