Eccoci al secondo appuntamento con Penelope & Ulisse: non sai cos’è? Clicca qui e leggi qui l’episodio 1.
Come sempre, questo progetto nasce e si sviluppa attraverso la voce degli imprenditori italiani nel settore del turismo e dell’accoglienza, messo in ginocchio dalle restrizioni causate dal covid. Leggendoli e ascoltandoli possiamo riflettere e ispirarci alla loro capacità di reagire ad una situazione mai sperimentata prima.
- Qual era l’idea/ i punti di forza dell’attività prima e come hai dovuto reindirizzarla a causa del Covid?
Siamo un piccolo bed&breakfast a gestione familiare sul lago di Como a Dervio in una località non così famosa come altre sul lago, qui la caratteristica più importante è la natura, il territorio e le attività all’aria aperta.
Prima della pandemia avevamo una clientela prevalentemente straniera che sceglieva il nostro b&b come punto di appoggio per poter visitare i luoghi più famosi del lago. Il lago di Como è solitamente una tappa o di arrivo dagli aereoporti milanesi come primo luogo da visitare in Italia oppure come ultima tappa prima di rientrare al proprio Paese.
L’anno scorso, quando abbiamo potuto riprendere l’attività, ci siamo confrontati con ospiti italiani prevalentemente lombardi, veneti e piemontesi che dopo due mesi chiusi in casa avevano voglia di stare nella natura, respirare e contemplare la bellezza dei luoghi e con tanta voglia di fare attività outdoor.
Da questa nuova esigenza abbiamo iniziato a proporre i soggiorni al nostro b&b abbinandoli ad alcune attività outdoor: uscite in barca a vela o facili trekking adatti a tutti. Noi siamo Velisti e abbiamo un’associazione a Dervio Lake Como enjoy experience a.s.d con la quale promuoviamo la scoperta del lago di Como attraverso la barca a vela, le camminate ed i giri in bici: tutte attività organizzate con noi o con guide autorizzate.
Questa è stata davvero una scelta vincente: gli ospiti hanno gradito queste attività anche perché erano proposte in modo esclusivo, cioè senza persone di altri gruppi e con tutte le misure necessarie alla prevenzione, queste attività vengono proposte anche al nostro INFOPOINT al lago.
- Quali sono state le azioni strategiche di cui siete più fieri che hanno avuto più successo nel far fronte alle difficoltà? Come sono state accolte da chi vi segue?
Immediatamente dopo la riapertura è stato chiaro che le persone avevano paura e avevano bisogno di un contatto diretto con chi li avrebbe ospitati: desideravano sentire una voce, capire chi eravamo e se si potevano fidare. Il telefono e whatsapp sono diventati i nostri canali di vendita e promuovere sul sito e sui social il contatto tramite whatsapp è stata un’altra scelta che ci ha premiato. Lo scorso anno un buon 50% dei contatti è avvento tramite messaggi, a fronte di un 40% di telefonate e solo un 10% sito, mail e portali.
- Una delle modalità fondamentali per uscire dalle crisi è far leva sulla forza del saper fare rete. Avete sfruttato questo aspetto?
La fortuna duplice è stata far parte da anni della Rete di Imprese le Montagne del lago di Como che, sia durante la pandemia che dopo, ci ha fornito diversi strumenti per ripartire. Ci ha anche offerto la possibilità di confrontarci tra operatori su come ripartire in sicurezza, cosa comunicare agli ospiti e che iniziative proporre. Abbiamo anche attivato una partnership con Cicero experience, una start up innovativa di Lecco che propone esperienze con persone del luogo, i Cicero, e con loro abbiamo sviluppato due esperienze speciali in barca a vela da proporre sul loro portale! Anche questa collaborazione ci ha aiutato a riprendere e dare nuovo impulso all’attività.
- C’è qualcosa che faresti diversamente e quali sono stati gli ostacoli maggiori che hai incontrato quest’anno?
Non poter contare sulla clientela straniera è stato un duro colpo, d’altra parte però abbiamo avuto la possibilità di far conoscere meglio agli italiani il lago di Como.
- Cosa consiglieresti ad altre famiglie di imprenditori che hanno la volontà di rilanciarsi?
Cercare collaborazioni, fare rete e affiancare qualche proposta locale alla vendita delle camere e soprattutto non mollare: la voglia di tornare a viaggiare è forte più che mai!
- Hanno istituito il Ministero del Turismo: quali iniziative a tuo avviso potrebbero avere un impatto positivo per incentivare la ripresa del settore?
Poter contare su una comunicazione e promozione del brand ITALIA che superi i localismi e regionalismi: secondo me solo così possiamo ricostruire la fiducia e tornare in breve tempo ad essere “la destinazione dei sogni”.
- Infine: Se vuoi aggiungere qualcosa: the mic is yours!
La parola chiave in questo momento è flessibilità: noi piccole strutture familiari siamo avvantaggiate perché è più facile cambiare un aspetto organizzativo, una proposta, una modalità di accoglienza e poi eventualmente tornare indietro altrettanto facilmente perché il momento è passato. Per continuare ad essere parte del bellissimo mondo dell’accoglienza credo che davvero la chiave sia questa.
Lessons Learnt dall’esperienza di Eugenio e Annalisa
Grazie infinite ad Annalisa che è stata molto disponibile ed entusiasta di questo nuovo progetto: la sua intervista ha sollevato alcuni aspetti davvero interessanti che confermano i megatrend e la proverbiale capacità tutta italiana di cavarsela navigando a vista, adattandosi e inventandosi una reazione straordinaria.
Le vendite su Whatsapp sono state un grandissimo trend del 2020: da strumento di messaggistica privato, la piattaforma si è infatti evoluta verso funzionalità business e con la sua immediatezza e gratuità ha rappresentato un veicolo più che mai tempestivo, in molti casi fungendo da vero e proprio e-commerce rudimentale, unendo alla vendita anche la dimensione conversazionale, rassicurante e human di una “chattata”.
Un altro passaggio cruciale è quello che a più riprese ha sottolineato l’importanza del fare rete e del capitalizzare il buon lavoro pregresso su questo punto: che l’unione faccia la forza non è certo uno slogan ma un valore importantissimo, tanto più in momenti di forte disorientamento e senza precedenti storici. Se ancora non avete creato un networking di valore, è il momento di mettere l’acceleratore!
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