Quando arrivi a Fattorie di Celli, capisci subito che non sarà un’esperienza come le altre. Ti addentri in uno spettacolare viale alberato, i bambini iniziano a gridare: “mamma ci sono i camosci!!” mentre tu fai appena in tempo a cogliere due paia di zampette posteriori e codina che saltano verso i cespugli.
La nostra esperienza a Fattorie di Celli è iniziata al tramonto del primo venerdì fuori regione dopo tanti mesi: tutti noi non vedevamo l’ora di immergerci nell’atmosfera fiabesca che offre questo luogo magnifico dell’altrettanto splendido Casentino.
Un luogo a cui sono legati tanti ricordi di una vacanza d’infanzia (perché come vi ho detto, in famiglia le mete erano di preferenza Toscana o Trentino!) in cui avevo l’età di Costanza.
Nell’arrivare, non mi è parsa poi così cambiata: non intendo solo la natura rigogliosa e curata, vero e proprio fiore all’occhiello di una regione amata in tutto il mondo, ma anche l’accoglienza e la genuinità delle persone: i sorrisi di Chiara e Marida al nostro arrivo e durante tutto il soggiorno ci hanno subito messi a nostro agio.
Fattorie di Celli è molto particolare e non credo sia dovuto solo alla sua indiscutibile bellezza: in un periodo difficile come quello dei mesi di restrizioni, la sua attività non si è mai fermata ma anzi ha fatto un grande salto in termini di immagine e comunicazione.
Un uso davvero ben fatto dei video sul sito rende subito l’atmosfera della struttura d’impatto, così come su Instagram, dove lo staff è molto attivo e ha adottato una linea di pubblicazione costante e davvero ben gestita, permettendogli di arrivare ad oltre 15.000 follower ad un anno dall’apertura dell’account. Anche le collaborazioni con content creator come nel nostro caso, mirate e inserite in una strategia a 360 gradi hanno facilitato il raggiungimento di questo traguardo davvero notevole.
Energia ed intelligenza: un binomio su cui si costruiscono le strategie di successo che portano a subire il meno possibile gli impatti negativi di una crisi sanitaria che ha colpito duramente realtà sia più che meno solide.
Ma torniamo al nostro arrivo: un parco immenso con due piscine che fanno sognare subito il trio di biondi.
Per tutto il weekend non faranno che pregare il sole di far capolino per permettergli almeno un tuffo. (spoiler: saranno esauditi, anche se in calcio d’angolo!).
La nostra Casa Castagno è un sogno ad occhi aperti, per una famiglia numerosa ancora di più: due piani con 3 camere matrimoniali, ognuna con il suo bagno (quelli al piano terra, in particolare, sono giganteschi e con una doccia in muratura spettacolare in cui ci si poteva lavare agevolmente in 3 per volta) e con graziose pareti dipinte a tema storie del bosco. Se siete magari anche con i nonni o ancora più numerosi, sappiate che c’è Casa Olivo con ben cinque camere matrimoniali queen-size ognuna con bagno privato!
Lo spazioso soggiorno con cucina attrezzatissima è reso ancora più caldo dal grandissimo focolare di pietra e dal camino di fronte al divano. La sera di sabato, che era freschino per un weekend di fine maggio, prima di addormentarci ci siamo rilassati con un libro e una coccola e tutte le fatiche sono scivolate via, proprio come in un tenero abbraccio familiare.
Siamo capitati con un meteo molto ballerino e con pioggia a tratti, abbiamo deciso di trascorrere quindi la giornata di sabato alla vicinissima e molto graziosa Poppi (è inserita tra i borghi più belli d’Italia) che con il suo imponente castello medievale pieno di storie e leggende, si è rivelato una meta perfetta.
Se ci seguite abitualmente, sapete che castelli, siti storici e culturali non mancano mai nei nostri viaggi e la Toscana non è seconda a nessun altra regione per offerta di borghi e di antichità. Tutto il paese è delizioso e merita sicuramente una visita: perdetevi nelle viuzze e nei suoi portici dove incontrerete baretti e alimentari dall’aria pigra e retrò come piace a noi, dove la vera star è il gatto Saverio, adottato da tutto il paese e sempre disposto a farsi ammirare ed elargire qualche carezza.
Salendo verso il castello, merita una sosta una piccola ma deliziosa chiesetta a cupola, la Madonna del morbo: nel 1600 fece allontanare la pestilenza da queste contrade, di questi tempi è di piena attualità (purtroppo).
Se restate qualche giorno in più, esplorate a pieno il Casentino: qui trovate una mini guida a cosa potete vedere e sperimentare.
Prima di tornare alla nostra Casa Castagno, ci siamo concessi una cenetta con vista magnifica su Poppi al ristorante La Torricella. Anche qui posto perfetto per famiglie con prole numerosa al seguito: spazi ampi, servizio veloce e ottimo menu con pasta fatta in casa (i tortelli sono tipici in zona e hanno avuto un successo notevole!).
La mattina di domenica per fortuna si è preannunciata subito più generosa in termini di sprazzi di cielo azzurro qua e là, il che ci ha permesso di fare una super colazione sul terrazzo a portico con un grande tavolo, affacciato sul prato circostante. Iniziare la giornata così non può che far partire tutto col piede giusto!
Ci siamo potuti godere pienamente la bellezza della natura di Fattorie di Celli: ben 50 ettari di verde! Finalmente, dopo le nostre passeggiate di famiglia, ci siamo concessi a fine mattinata anche un bel tuffo in piscina: averne a disposizione una ttutta per noi con una magnifica vista è davvero un piccolo lusso che non si può scordare.
E a proposito di lusso: a Fattorie di Celli c’è un angolo che toglie proprio il fiato, la Torre dei Sogni, io ve la faccio vedere perché dubito servano parole per descriverla!
Voglio però aggiungere che in Italia è davvero difficile trovare associata anche a noi famiglie numerose un’offerta turistica che offra una simile bellezza ed esclusività, tipicamente riservate alle coppie e a momenti child free. Che, intendiamoci, sono un toccasana per qualunque mamma e papà ma che non è detto siano ritagliabili da tutti. E quindi, un grazie speciale a Fattorie di Celli per aver messo a disposizione tutto il suo fascino anche a noi che nella vita quotidiana non sempre possiamo immergerci in un simile idillio e che invece ce lo meritiamo proprio!
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