Benvenuti al progetto “Penelope & Ulisse – storie di resilienza dei Family Business in tempi di pandemia”.
Come suggerisce già il nome, ascolteremo la voce e i racconti di famiglie di imprenditori che hanno saputo affrontare la crisi Covid, far resistere e ripartire il loro business e allo stesso tempo mantenere la connessione e la vicinanza con il proprio target anche durante i periodi di lockdown.
Oggi diamo il benvenuto a Chiara e Stefano alias Prosecco di Marca. Li ho intervistati dopo che ci siamo conosciuti di persona proprio in questo 2020. Un 2020 che se per tanti versi è stato drammatico, ha anche portato a conoscere bellissime persone e le loro storie ancora più da vicino. Qui trovate la nostra esperienza nelle terre del Prosecco, loro ospiti.
E ora, vi lascio al loro racconto.
Prosecco di Marca siamo noi, Chiara e Stefano. L’Agenzia di Incoming nasce nel 2011 da una nostra idea: aprire un’Agenzia di Viaggio che sia esclusivamente un’Agenzia di Incoming, fondata sull’idea di far conoscere le nostre bellissime zone ai clienti italiani ed esteri.
Nello stesso anno ci sposiamo e partiamo con quest’avventura. Viaggiamo spesso in Toscana per carpire i segreti dell’Incoming, lì dove è già sviluppato da molti anni e, passo dopo passo, cominciamo ad avere contatti con clienti internazionali che apprezzano sempre più la “Dolce Vita” italiana e il nostro Amore per il buon Cibo e il buon Vino.
Da qui capiamo che è fondamentale creare dei pacchetti interamente su misura, cuciti sulle esigenze dei singoli clienti. Nascono i Tour enogastronomici su misura, con e senza pernottamento sulle nostre splendide Colline. Negli anni cresciamo la nostra attività come se fosse un figlio e di pari passo cresce anche la nostra Famiglia. Nel 2013 nasce Alessandro e nel 2015 nasce Ginevra.
Il punto fondamentale per noi è ricercare sempre posticini particolari e familiari, fuori dalle classiche offerte turistiche commerciali, dove i clienti possano sentirsi a casa.
Selezioniamo le strutture in base a questi criteri, tenendo sempre un alto standard di qualità del prodotto, di cortesia della famiglia proprietaria e di panorama che le nostre splendide zone offrono.
Curiamo tutto: dalla giornata singola del tour, al pernottamento se vogliono fermarsi, i transfer, le cene e i pranzi e il materiale per chi preferisce -dopo il tour giornaliero- muoversi in autonomia.
- Quali erano l’idea e i punti di forza dell’attività prima e come hai dovuto reindirizzarla a causa del Covid?
Sicuramente il nostro punto di forza è stato lavorare con esperienze e pacchetti su misura ed offrire Tour, Pacchetti ed Esperienze Privati, lavorando con un nucleo familiare alla volta senza mischiare persone che non fanno parte della stessa compagnia.
Aver fondato un’impresa digitale fin dall’inizio, ha fatto in modo di ridurre di molto i costi fissi e di fronteggiare al meglio la crisi causata dalla pandemia mondiale.
Inoltre, offrire Esperienze e Pacchetti in loco ci permette di conoscere in real time la situazione della pandemia nella nostra zona e gestire in modo tempestivo clienti e prenotazioni.
Con l’avvento del Covid abbiamo puntato su tutte le attività che si possono svolgere all’aperto. Abbiamo introdotto i Walking Tour e i Trekking Tour, le degustazioni all’Aperto, abbiamo preparato nuovo materiale per poter evitare le soste nei luoghi chiusi, materiale che offriamo ai clienti per svolgere l’Esperienza senza guida ma con una traccia ben precisa e tramite il servizio di assistenza dell’agenzia.
Abbiamo ridotto al minimo l’uso dei mezzi di trasporto e abbiamo privilegiato le attività a piedi.
Inoltre, abbiamo introdotto i Voucher senza scadenza: una formula che permette di acquistare o regalare un’Esperienza o Pacchetto per poi usufruirne più avanti, senza una scadenza precisa.
- Quali sono state le azioni strategiche di cui siete più fieri che hanno avuto più successo nel far fronte alle difficoltà? Come sono state accolte da chi vi segue?
Non abbiamo mai smesso di rimanere in contatto con i nostri clienti e collaboratori, tramite i social e le e-mail.
Ci siamo seriamente interessati alla loro salute, così come anche da parte loro abbiamo ricevuto tanto affetto e solidarietà.
Ci siamo scambiati ricette, foto, idee, opinioni e impressioni sulla situazione mondiale che ha colpito tutti noi.
Abbiamo deciso di restituire tutte le caparre versate al 100%: questo ha permesso di avere una grandissima fiducia da parte dei clienti, la maggior parte dei quali ha già prenotato nuovamente per quest’anno (Covid permettendo).
Infine, ci siamo messi a disposizione gratuitamente per fare da tramite tra clienti e cantine per spedire il vino all’estero e questo è stato davvero apprezzato.
- C’è qualcosa che faresti diversamente e quali sono stati gli ostacoli maggiori?
L’ostacolo maggiore è stato non poter più viaggiare. Questo ha significato non poter avere più clienti, turisti in loco. Il senso di impotenza iniziale e il sentirsi dimenticati è stato molto forte. La chiave è stata non rimanere fermi a pensare e piangersi addosso, in una situazione che non si può cambiare, ma studiare un modo per venirne fuori, che fosse attuabile o meno.
Una volta che abbiamo potuto riavere qualche turista in loco, abbiamo sempre rispettato le regole anti Covid in modo minuzioso, con una particolare attenzione a far sentire il cliente a proprio agio.
- Cosa consiglieresti alle famiglie di imprenditori che si trovano a voler intraprendere una strada simile?
La qualità è fondamentale in ogni settore. Puntare sulla qualità è sicuramente uno dei punti di partenza per rilanciare la propria attività e l’economia in generale.
Restringere la rosa dei prodotti o servizi da proporre e concentrarsi su uno o due “cavalli di battaglia” o nuove iniziative fa sì che le energie non vengano disperse e la qualità sia sempre alta e sotto controllo.
- Hanno istituito il Ministero del Turismo: quali iniziative a tuo avviso potrebbero avere un impatto positivo per incentivare la ripresa del settore?
Inutile dire che l’impatto economico è stato tragico e che il settore, come tanti altri, è rimasto senza aiuti. Il rilancio pubblicitario delle Bellezze Italiane nel Mondo, la nostra Cultura, la nostra Enogastronomia e il Life Style italiano è, a nostro avviso, uno dei passi fondamentali da attuare quanto prima.
Avere un’attività familiare è una spinta a fare sempre meglio, a trovare il modo di farcela nonostante tutto.
Questo è sempre stato il nostro punto di forza. Far crescere l’attività di pari passo con la famiglia è la motivazione più forte che puoi avere per fronteggiare i momenti più difficili e per gioire insieme di quelli più belli.
Lesson Learnt dall’esperienza di Chiara e Stefano
Investire nel giusto modello di business (il digitale fin dall’inizio del progetto) e implementare il proprio know how, imparando da chi ha già intrapreso la strada che si vuole imboccare, puntare sulla qualità dell’esperienza ma anche delle relazioni con clienti e partner, costruite sulla fiducia, sono i pilastri di un’impresa resiliente come quella di Chiara e Stefano. Non sono slogan, ma possiamo testimoniarlo, avendo toccato con mano la loro grande passione e amore per il territorio, la volontà di lavorare rispettando tutte le precauzioni ma senza arrendersi.
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