Oggi, sarà che è venerdì e si respira un po’ l’aria dell’ultimo giorno lavorativo della settimana…ma mi frulla in testa la mitica canzone dei take that, “Everything changes (but you)“:età che avanza? Anche, ma in un periodo di grandi cambiamenti di vita, mi sento un po’ più giustificata, dai! E poi, se siete quasi nel mezzo del cammin di nostra vita come me ( °_° ) ve la ricorderete pure voi, nel riascoltarla mi ha sorpreso come potrebbe essere stata scritta oggi, in effetti.
Come sapete, in questo periodo tra le molte collaborazioni (a breve ve ne svelerò un’altra e a marzo ci vediamo…su Donna Moderna!!) e l’impegno trimestrale a Piano C di cui vi sto parlando (e anche qui, gli aggiornamenti e le novità sono tante, seguitemi anche sui social se siete curiose), faccio particolarmente fatica ad aggiornare il blog con la costanza che mi ha contraddistinta per un anno e mezzo.
All’inizio ci sono stata particolarmente male: il blog per me è quasi un quarto figlio e mi sentivo una madre degenere a trascurarlo per tutti questi progetti. In fondo lui è un po’ il primogenito, come me…ed essere “scalzati” dal podio del cuore di mamma è pesante. Ti senti un po’ come se avessi improvvisamente in mano un bolide anziché il vecchio pandino che ti eri immaginata e fai fatica a tenere il volante per quanto va al di là delle tue forze.
Poi però, proprio perché anche io sono una primogenita mi sono detta: e se invece di pensare che scrivere meno spesso sia per forza qualcosa di brutto? Se provassi a renderlo un esperimento?
In effetti in molti ambiti, crescendo mi sono resa conto che non di rado less is more: io che tendo tendevo all’accumulo compulsivo sono passata ad essere più selettiva e credo sia spesso una chiave di lettura della realtà migliore.
Insomma, tutta questa pappardella è per dire: è vero, nei prossimi mesi mi leggerete meno spesso qui. Oltre a non farcela fisicamente, penso sarebbe deleterio voler per forza mantenere un ritmo di 5 post a settimana quando sono così presa: diventerebbe un blog ricicloso ma non nel senso figo, per intenderci.
Allora: preferisco fare così.
Io e voi ci sentiamo fissi, cascasse il mondo con il minimo sindacale di una volta la settimana. Su questo non voglio transigere, dato che ho sempre pensato che, seppure la qualità conti molto più della quantità, anche questa ha un suo peso, diciamo. E non vale solo nel rapporto con i nostri figli, ma effettivamente non sentirsi per tanto allontana, anche se poi quando ci sono quei clic naturali, basta un attimo per ritrovarsi.
Voglio stabilire come giorno il giovedì: mi piace particolarmente. Mi sento sempre un po’ oltre la metà settimana ed è il giorno in cui sono nata. Giove nell’immaginario dei pianeti è quello grande e grosso, proprio quello che mi ci vuole ora: che la forza sia con me!
Ovviamente ci saranno dei post extra, ma sentivo il bisogno di dare a me stessa e a voi che mi leggete con affetto, una cadenza e una continuità: quando c’è tanta “carne al fuoco”, il rischio di disperdersi e non trovare più il bandolo è molto alto, specie per una casinista di natura come me.
Bene: non riuscirò ad andare dal parrucchiere a tagliare i capelli, i pantaloni giacciono in tintoria non ritirati da tempo immemore, ma il blog no, non lo mollo, è amore vero.
E allora…the best is yet to come!
4 Comments
E allora viva il giovedì!! E poi, visti i bellissimi progetti che stai accumulando uno dietro l’altro, sarà un piacere ancora più grande sapere che il giovedì é tutto per noi “the swinging Mom – Addict”.
sì, anche a me piace proprio tanto l’idea di una giornata tutta per noi *_* e poi io ricambio l’addiction per Chiacchiere a Merenda <3
Grazie… Sono molto lusingata!! ❤️
A giovedì!!!!!