E’ vero, è vero: aprile non ti scoprire, recita un vecchio adagio popolare. Ma confessate: mentre siamo intente a smazzarci il malefico cambio di stagione, chi di noi non si è soffermata a pensare ai nostri bimbi in pantaloncini corti, piedini nudi e braccine al vento?
E se Lorenzo ha rognato per una settimana che voleva tenersi a tutti i costi il cappello in lana e pile (giuro, se ne andava in giardino dai nonni con sto arnese in testa e non c’era verso di convincerlo!), io invece non vedo l’ora di archiviare palandrane e tripli strati e vederli correre al parco sudati ma felici. Peccato solo che non credo potrò mettere troppe salopette ad Ale, dato che ci aspetta il mitologico spannolinamento tra pochi giorni (e già tremo, dato che con Costanza è andata liscissima e quasi non mi ricordo più…!).
Sudati, appunto, soprattutto se continuano a regalargli maglie sintetiche o con stampe gommose di supereroi (che io preferisco sulle uova, ve l’ho già detto?!).
Ecco, invece io quest’anno punterò molto su tessuti traspiranti, naturali e di qualità: ormai non sono più relegati all’alta sartoria, ma si trovano a prezzi umani (e non dico low cost, anche se la linea Conscious di H&M è veramente ottima).
In particolare ho imparato ad apprezzare un misto lino e il cotone pima, il più sottile al mondo che ho conosciuto e toccato con mano a Londra al Bubble di febbraio scorso, in particolar modo al corner dedicato al Perù, terra natale di questo filato.
Se anche voi siete in caccia di pezzi basic e minimal, ma soprattutto che tengano i bimbi belli freschi anche all’umidità +300% della ridente pianura padana…siete nel posto giusto!
1. Yellowpelota
2. Poppyrose
3. Morley
4. Hartford
5. Buho
6. Boy + Girl
8. Lab
9. Babe & Tess
Vi segnalo poi in particolare due brand: Minouche e Yoli & Otis che hanno capi veramente straordinari, non a caso indossati dalla “tribù” Babyccino.
Yoli & Otis produce anche una splendida linea di fasce in materiali naturali per portare i neonati e una linea anche da donna.
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