Risfogliando il mio album (virtuale, lo so, sono incorreggibile) della nostra vacanza in Thailandia, forse per ora la nostra meta più esotica e lontana insieme alla Cina, dove però siamo stati io e mio marito da fidanzati) a tre con un piccolo Lorenzo di meno di due anni mi sento ancora addosso un pizzico di quello spirito avventuroso che con un figlio “solo” avevamo ancora a pieno regime.
E’ vero che quando sono così piccoli, partire per una meta esotica è uno sfizio dei genitori, certo non un’esigenza del piccolo, ma noi avevamo l’alloggio gratis e io volevo concedermi una vacanza diversa dal solito, visto che ero anche fresca di laurea. Così con le dovute precauzioni siamo partiti per trascorrere tre settimane nel periodo natalizio verso il Sol levante. Ho ancora molto viva nella memoria la nostra avventura per cui se siete tra i fortunati che partiranno per una meta lontana, ecco qualche piccolo consiglio per rendere il tutto il più “dolce” possibile.
Una premessa: ogni bambino è diverso. Tutti sono più adattabili di quanto noi pensiamo, ma alcuni meno e altri più. Questo aspetto va considerato nel programmare una meta: lontana a maggior ragione. Lorenzo è sempre stato abitudinario ma relativamente gestibile, Costanza un cicciobello vivente ma…se avessi avuto solo Alessio ci avrei pensato molto bene prima d’imbarcarmi!
Partiamo dalla scelta della meta esotica
- E’ dimostrato che sia più difficile adattarsi alle giornate che si accorciano, che non il contrario, quindi se avete la scelta (noi no, mio padre aveva casa in Thailandia!) optate per l’ovest.
- Con bambini piccoli soprattutto (ma direi che vale in generale) io eviterei zone dove è molto difficile avere un’assistenza medica in poco tempo. Ci si augura di non averne mai bisogno, ma intendiamoci, perché rischiare con tutte le opzioni che ci sono?
- Andare al caldo quando è inverno da noi è sicuramente meglio del contrario e ha effetti benefici sulla salute: sarà un caso (anche no secondo me) ma quell’anno Lorenzo non ha avuto nemmeno un raffreddore, di ritorno in Italia!
L’aereo
- Se sono ancora allattati al seno, ricordatevi di attaccarlo al decollo e atterraggio per evitare problemi alle orecchie (Lorenzo ne soffriva e infatti non ha avuto problemi né durante un breve volo in Sardegna a 6 mesi nè per l’aereo thailandese, al contrario ha avuto problemi da più grande, non essendo ovviamente più allattato)
- Se la meta è davvero lontana considerate di fare uno scalo. Noi abbiamo scelto Dubai e abbiamo spezzato così il viaggio. A posteriori è stata un’ottima scelta che rifarei. Lorenzo ha dormito tranquillo in albergo e poi siamo ripartiti dopo una mezza giornata.
- Scegliete compagnie aeree family friendly (noi abbiamo volato con Emirates ed è una compagnia perfetta per i bambini).
- Scegliete di preferenza orari in cui prevedete che possa dormire per evitare che il viaggio si trasformi in (tante) ore devastanti per tutti
L’arrivo
Quando si parte per mete con un fuso orario diverso, non tutti i problemi si risolvono con l’arrivo. Nel nostro caso ci è voluto un po’ prima che Lorenzo si adattasse, circa 2-3 giorni. Avendo tanti giorni a disposizione, è stato ammortizzato bene, quindi se avete, poniamo caso, una settimana, considerate attentamente anche questo aspetto. Un valido aiuto può essere la Melatonina. Esiste in gocce, ESI Junior e non è un medicinale ma un integratore naturale. L’aiuto consiste nel ridurre il tempo dell’addormentamento: effettivamente Lorenzo (che dormiva come un sasso da quando aveva 5 mesi) più che non dormire, semplicemente ci metteva tantissimo a prendere sonno girandosi e rigirandosi ottomila volte.
che mattacchioni 😀
Si possono (anzi sarebbe meglio), iniziare a somministrare le gocce già qualche giorno prima della partenza e proseguire per qualche altro giorno dopo l’arrivo: 25 gocce pure o diluite in poca acqua poco prima della nanna.
Direi che siete pronti per godervi la meta: un viaggio lontano è una splendida avventura, ma ricordatevi di portare con voi lo spirito giusto: lasciate a casa le ansie eccessive che spesso abbiamo noi italiani: la prudenza è giusta, le paure comprensibili (specie con l’aria che tira a livello internazionale)…ma a volte anche lasciarsi andare e assaporare un pizzico di imprevisto fa la differenza in vacanza!
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