Primo post del 2015…fa sempre un po’ strano scrivere un anno diverso, anche più che “dirlo”, dà la misura del tempo che passa. Bando alle ciance, vi metto subito i link ai post preferiti della settimana!
E’ inutile, quando si tratta di riflessioni, sono quasi in simbiosi con un blog in particolare —> buona fine e buon inizio
Non amo il capodanno per gli stessi identici motivi, e ora coi bambini peggio ancora. Sono old inside, ahimè. Ecco perché ho un po’ latitato, oltre che per la “sortita” di mia mamma che, lungi dal crearmi più tempo libero, mi vede sempre in modalità trottola impazzita.
La Befana da piccola mi metteva sempre tristezza, sapevo che indicava la fine delle vacanze, ricordo la mia faccia pallida e scontenta mentre mi fanno la foto in braccio alla Vecia intervenuta nientepopodimeno che a scuola a portare il contentino dono ai pargoli. Peccato che in pratica tornavi a scuola il giorno prima -.-‘ come dire, il sabato del villaggio al contrario. Adesso che sono dall’altra parte della barricata ammetto che la sensazione è diversa e dopo i bagordi festivi non mi dispiace troppo tornare ad un minimo di routine. Ecco, se magari Ale si fosse risparmiato di interrompermi la magica illusione di una settimana senza risvegli notturni o coliche serali -poi NON dite che Gesù Bambino non esiste!!- sarei ancora più belgioiosa. Tutta sta pappardella vi siete sorbiti per avere una nomination? Temerari….eccola!
Questo post mi ha ricordato un libro che aprivo ogni volta che si avvicinava il periodo natalizio, lo avevo letteralmente consumato. Ne adoravo le storie, le piccole poesie e i disegni. Mi è venuto un magone e la prossima volta che scendo giù a Roma ne andrò in caccia, sperando non sia stato inghiottito dal recente trasloco di mia madre. C’era, tra gli altri, un racconto della Babushka in cui però i re magi li ospitava di buon grado ma rifiutava di seguirli: in pratica, come raccontato qui
Le leggende della Befana e Babushka
La leggenda narra di una vecchia signora (la Befana in Italia e Babushka in Russia) che si rifiutò di uscire nella notte fredda con i pastori per andare a far visita al bambino Gesù.
Al mattino, preparò un cesto di doni per il Bambinello e andò a far visita nella stalla, ma la trovò vuota.Da quel giorno ha viaggiato per il mondo, guardando ogni bimbo in faccia per trovare Gesù Bambino.A Natale lascia doni per ciascun bimbo buono sempre sperando che uno di loro sia Gesù.
4 Comments
Ma grazie, senza saperlo ci siamo nominate a vicenda…
Grazie mille
Flavia
Che tempismo! !
Ciao, non riesco ad aprire il primo link, peccato, vado a leggere gli altri! 🙂
Marina
azz vado subito a controllare cosa non va, grazie mille per avermelo segnalato marina, un bacio!