L’argomento telecamere è materia di accesi dibattiti (e in questo caso anche di una petizione su Change.org ), ogni volta che la cronaca riporta (sempre più spesso) un triste caso di bambini che subiscono maltrattamenti da maestre-mostro.
Solitamente chi è coinvolto in prima linea nell’ambiente scolastico è contrario, mentre i genitori, in larga misura, sono favorevoli.
Motivazioni dei pro e contro le telecamere:
I delatori sostengono che essere ripresi vada a scapito della naturalità del comportamento, così come del venire meno dell’indispensabile rapporto di fiducia tra me genitore e te insegnante a cui affido (effettivamente…) mio figlio ogni santa mattina.
I pro ovviamente vedono questa fiducia scalfita da ogni trafiletto di giornale o arringa di un Crepet a Porta a Porta. Tanto ormai, dicono (e anche qui, come negarlo?) siamo assuefatti al voyeurismo di massa per motivi ben più futili, perché non applicarlo a difesa dei bambini?
Io vedo, personalmente, dei fondamenti di verità in entrambe le istanze. Il problema è come creare, da un lato, un effettivo beneficio ai bambini evitando di creare dall’altro, problemi peggiori e incrinare il già molto compromesso rapporto famiglia-scuola. Lo scollamento che vedo crescere in maniera paurosa subirebbe un’ulteriore botta non da poco. E passerebbe, eccome, il messaggio “siete solo un parcheggio, purtroppo indispensabile, ma di cui non posso star tranquillo”.
Personalmente penso che si potrebbe anche riprendere, ma non certo in “streaming” e a disposizione di genitori magari ansiogeni oppure semplicemente rompipalle. Ve lo immaginate, l’improvvisato “spione”, mentre mette un bel “non mi piace” stile social network? Oppure che va dalla maestra a questionare su un’alzata di sopracciglio? Mi metto nei panni di entrambi -anzi, pure dei bimbi, perché sono loro in ultima analisi, quelli che davvero sono da tutelare- e credo non sarebbe la soluzione giusta, un video continuo e senza restrizioni.
Certo, capisco anche le paure, purtroppo non infondate di chi magari ha vissuto da vicino certi traumi e quindi credo che il mondo della scuola non possa non farsene carico e continuare ad ignorarle.
Fatto sta che anche il mondo della rete è in grande fermento sui temi scolastici, anche sull’altro dibattito sempre vivo dei compiti a casa lanciando petizioni (in questo caso peraltro non viene da genitori rompipalle suddetti, ma da un preside) e infiammando l’arena dei dibattiti sui gruppi.
Voi cosa ne pensate? Telecamere sì o no? E se sì, come le “applichereste”?
2 Comments
Io sono educatrice in un asilo nido e ne ho le scatole talmente piene di perdere di credibilità di fronte ai genitori a causa di qualche mela marcia, che per sfinimento dico: e mettetele queste benedette telecamere!
Almeno così si potrebbe tornare ad avere credibilità e fiducia.
Ma credo Che dovrebbero visionare i filmati persone che non siano i genitori, ne personale della scuola, bensì terze parti, neutrali ma pedagogicamente formate
Nel contempo, però. Sarebbe giusto che le telecamere arrivassero un po’ ovunque, nei posti di lavoro in cui si ha a che fare con persone: case di riposo, ospedali, etc etc…
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immagino che sia davvero pesante il clima di sospetto tra scuola e genitori, per far arrivare allo sfinimento 🙁 e qui mi viene da dire che la colpa è anche dei media che spesso sguazzano nei casi limite (una morte di parto —> altre 20 storie subito dopo ad esempio) e contribuiscono ad alimentare la tensione 🙁