Bambini che nascono in un Paese dove si discute sull’accoglienza e sulle aperture o chiusure dei confini nazionali. Già è un miracolo che ancora nascano, quei bambini.
E poi ci sono bambini che vivono in una terra che gli ha tolto persino i diritti e la dignità più elementari, rendendoli degli ospiti indesiderati sullo stesso suolo che consumano sotto i piedini.
Molti dei “nostri” bambini, quando si ammalano e hanno una normale influenza vengono portati in pronto soccorso, codice bianco, perché hanno una mamma e un papà che si preoccupano per loro, fosse anche “oltre misura”. E il pediatra di turno brontola contro gli ipocondriaci.
E poi ci sono bambini che sono fortunati se qualche medico occidentale, poco avvezzo all’estrema disparità di certe zone del mondo, si lascia commuovere dal loro visetto smunto ma sorridente. Penso a quegli angeli bianchi e alla loro amarezza nel trovarsi in situazioni in cui devono persino “scegliere” chi soccorrere, essendo una goccia di cura in un oceano di necessità.
Penso ai nostri bambini, ad agosto, che iniziano a sognare l’odore della carta, la scelta dello zainetto e del grembiulino. Io ero una di quelle bimbe che a stento superava l’impazienza di arrivare a settembre per ritrovarsi coi compagni, riprendere la postazione sul banco e respirare l’aria di normalità, i ritmi di sempre. E ogni tanto perdermi con la fantasia davanti alla grande finestra che dava su un gigantesco salice piangente.
Ma oggi so anche che ci sono bambini che non prenderanno mai una matita in mano. Che non incolleranno foglie sulle pareti. Che non schiamazzeranno in cortile, richiamati inutilmente ai ranghi. Che non faranno mai una recita natalizia o un lavoretto per la festa dei nonni.
Questi bambini che forse sono fortunati a non conoscere la nostra “civiltà”, ma di certo non lo sono a mancare delle fondamenta stesse del vivere, entro cui crescere sentendosi sicuri e sereni.
Questi bambini, nonostante tutto, nelle foto sorridono. E non sono quelle smorfiette sgamate da assuefazione al selfie o alla mamma instagrammer che li riprende 24 ore al giorno.
Sono i sorrisi con cui si affronta quel tipo di miseria che non conosce alternative e, forse per questo, riflette più l’anima limpida dei piccoli, che una posa bugiarda. Sono sorrisi che partono da due occhi lucenti e mansueti oppure furbetti, che nel contemplarli ti viene una vertigine: “fino a quanto durerà quel sorriso incosciente, fragile come un soffione?”
E’ un filo impalpabile e sottile come un flebile raggio di sole che filtra in mezzo a nuvoloni neri. Un filo teso tra un’infanzia senza spensieratezza che sfocia in un divenire adulti senza speranza.
Vorrei poter dire che credo nelle favole a lieto fine, ma so che alcuni di quei sorrisi si spegneranno, senza che nessuno possa farci niente, perché noi esseri umani siamo fatti in modo che finché il male non arriva almeno a lambire le nostre stesse vite, non ci tocca davvero nel profondo fino al punto di smuoverci. Nello stesso villaggio dove questi piccoli fiori chinano il proprio stelo, accorrono i turisti in cerca delle onde migliori per la tavola da surf.
Ma, a dispetto dell’indifferenza dei più, so che altrettanti sorrisi saranno preservati, perché gli angeli esistono: per la loro stessa natura sono silenziosi e invisibili. Non finiscono al telegiornale della sera o in prima pagina sul Corriere. Ma donano le loro esistenze nascosti e circondati di testoline scure.
Questo post partecipa all’iniziativa di Mission Bambini: “Adotta anche tu un bambino a distanza!” #azzeraladistanza
Con 25 euro mensili si possono adottare a distanza i 35 bambini in attesa (127 sono già stati adottati) nel centro “Los Amiguitos de Cristo”, in Republica Dominicana, Monte Llano (Puerto Plata). L’offerta andrà a coprire le spese dei pasti quotidiani, la frequenza scolastica e il materiale didattico. Tutto il personale del centro lavora come volontario.
Al link ufficiale trovate tutte le informazioni dettagliate e qui le faq su come funziona il processo di adozione a distanza.
Ognuno di noi che legge può diventare un angelo che custodisce il sorriso di questi bambini.
2 Comments
Grazie Sabina per questo post! Spesso non ci accorgiamo, o facciamo finta di niente, che con poco si puo’ aiutare molto… come accompagnare un bimbo in difficolta’ nella sua crescita. Grazie per la tua riflessione!
Dare per scontate le cose purtroppo è indotto dal benessere che ci circonda ma certe riflessioni aiutano a tornare lucidi. Grazie a voi per avermelo ricordato per prima