C’era una volta una bambina che abitava in un posto così freddo che i suoi ricordi più nitidi erano quasi tutti dentro le quattro mura a leggere libri. Poi c’erano quelli di lei che avanzava minuscola con le galosce troppo grandi, facendo le impronte a fondo e passando in un sentiero di fortuna scavato tra mura di neve, o il secchiello lasciato fuori in veranda ritrovato la mattina dopo completamente ghiacciato.
All’epoca non esistevano i tablet (al massimo c’erano Felix the cat e L’ispettore Gadget in tv) e per passare il tempo iniziò a riempire di sogni i fogli di carta con le sue matite colorate e a divorare libri. Sia in inglese: titoli come Green Eggs and Ham, le avventure di Lassie e mille altri, sia in italiano perché la mamma ci teneva che mantenesse tutte e due le lingue e quindi si industriava a cercare dei begli albi anche se non c’erano Ebay o Amazon.
Quelle piccole storie così semplici e poetiche hanno cullato la mia infanzia e si sono scolpite indelebilmente nella mia memoria.
Non chiedetemi come abbia fatto mia mamma, ma come risultato a 5 anni leggevo bene e scrivevo niente male (anche se ogni tanto “specchiavo” ancora le lettere), senza che mi fosse fatta “scuola” (anche se andavo una volta a settimana al pre-school della biblioteca di quartiere di Montreal).
Da allora la passione per la lettura e la scrittura non è mai passata, anzi mi ha accompagnata per tutta la vita, perfino nel periodo turbolento dell’adolescenza, dove di solito si mollano tutte le buone abitudini.
Quando andavo a trovare mia nonna sfogliavo avidamente la collezione di Corriere dei Piccoli con le meravigliose illustrazioni di geni come Antonio Rubino, leggevo con gusto le filastrocche e sì, anche quelle con una certa retorica e buonismo, forse più scandalosi oggi di tanta trasgressione gratuita.
Adesso sono mamma: anche se gli svaghi per i bambini si sono moltiplicati, ci tengo veramente molto a trasmettere loro la ricchezza immensa che sono i libri. So bene che un libro è un compagno fedele nei momenti difficili, che le sue pagine sono ali incantate che conducono in mondi di fiaba, che nutrono il linguaggio con naturalezza, senza voler “insegnare”. Sono una di quelle mamme per cui la conoscenza migliore passa per le esperienze, per la lettura che non ha per forza fini direttamente didattici, ma parla in una volta sola al cuore e alla testa di grandi e piccoli.
Negli anni frenetici in cui la nostra famiglia si è allargata e si sono moltiplicate alla velocità della luce le manine e gli occhietti intenti a sbirciare le parole stampate, io stessa sono stata così presa e immersa nelle incombenze quotidiane da allentare i miei ritmi di lettrice avida. Così ne ho approfittato per ricominciare proprio da zero, dagli stessi libri che avevo amato da bambina e che oggi rileggo con una punta di nostalgia e di tenera commozione ai miei.
Nell’ultimo trasloco appena prima di sposarmi, sono andati dispersi alcuni dei miei libri e per me è stato un trauma. E’ partita così una caccia disperata nei mercatini, su eBay e i vari siti di libri antichi/usati per recuperarli. Nel mettermi all’opera quale non è stato il mio stupore nell’accorgermi che ricordavo chiaramente un buon 80% dei titoli di quei volumi e che se chiudevo gli occhi riuscivo a rievocare immagini, rime, trame, come se li avessi davanti.
Ancora me ne manca qualcuno ma sapete com’è: mi sono scoperta una persona incredibilmente tenace. In fondo sono ancora quella bimba che durante il viaggio in macchina di ritorno dalle vacanze in Trentino, passava le ore a convincere i nonni (e la mia povera bisnonna!!) di come, quando e perché anche noi necessitassimo assolutamente dei canarini in casa, proprio come le tante gabbiette alle finestre di montagna. Inutile dirvi che la mia arte oratoria infantile ha ottenuto lo scopo e non ho intenzione di arrendermi nemmeno stavolta.
Nel percorso ho poi incontrato tanti nuovi libri meravigliosi, vintage e non e i nostri scaffali hanno iniziato a non bastare: per fortuna è arrivata la libreria Tidy Books a fare da perfetta cornice alle nostre letture. Da quando è con noi sogno ancora di più il momento del trasloco nella nuova casetta!
Lo ammetto, conservo i libri più antichi e preziosi sullo scaffale alto, perché Ale è ancora troppo scatenato per capirne il valore e ricomprarli diventerebbe davvero una sfida alla sorte.
Tutti gli altri sono lì a disposizione, le copertine belle visibili perché per me l’estetica non è un fattore secondario, ma l’educazione alla bellezza che va di pari passo a quella per i contenuti.
E’ un grande orgoglio vedere i miei figli pian piano abituarsi a fare una piccola tappa alla nostra libreria, portarsi il prescelto del momento in un angolino e sentire le loro vocine “fingere” di leggerli, guardando le figure e inventandosi la storia. Costanza soprattutto, mi legge ad alta voce in questo modo pieno di fantasia, mentre Lorenzo che ormai dopo il primo anno di elementari legge bene, si esercita con me aprendo le pagine di una storia amata.
Costanza legge abitualmente anche a tutti i suoi bambolotti!
Non so come sarà la vita dei miei figli, ma spero che il dono della lettura possa renderla più lieve e più ricca allo stesso tempo.
La nostra caccia ai libri continua e se vi è piaciuta la libreria montessoriana frontale Tidy Books, la trovate anche su Amazon! Un’alternativa meno ingombrante se avete poco spazio in cameretta ma vi piace il concetto e lo stile di Tidy Books è la versione “tascabile” che si può anche spostare a piacimento.
post in collaborazione con Tidy Books
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