E’ arrivato il momento di iniziare una nuova, entusiasmante rubrica che spero piacerà a voi leggere quanto a me comporre. Come sapete, a Parigi ho parlato di blogger e credibilità: trasparenza verso i propri lettori e allo stesso tempo servizio ai brand con cui si collabora.
Grazie alla mitica blogger libanese Chrystel per la foto!
Questo tema mi ha ispirato l’iniziativa che comincia oggi: raccontare il “dietro le quinte” di un blog di mamme, con la voce dei protagonisti, la loro routine, le difficoltà e le soddisfazioni. Per questo ho intervistato per voi tante mamme e papà blogger sulla difficile ma anche gratificante gestione di un blog coniugandolo con la vita familiare.
Ho scoperto che in Italia, anche se con le nostre specificità, abbiamo gli stessi problemi di un po’ tutto il mondo, ma la maternità e il lavoro sono declinati in modalità e paradigmi completamente diversi: una grande ricchezza indagare e approfondire.
E io ho la fortuna di poterlo fare con blogger conosciuti di persona provenienti da Paesi estremamente diversi: ci sono tanti blog “latini” (Portogallo e Spagna sono da subito stati in prima linea nel rispondere alla mia “chiamata alle armi”) ma anche Romania, Israele, Paesi Scandinavi, Francia e tanti altri.
L’idea sarebbe proprio di creare una “mappa” ideale che abbracci tutto il mondo: com’è percepito e vissuto questo straordinario intreccio di vita personale, lavoro e divertimento che è essere una mamma (o un papà!) blogger?
Cercheremo di scoprirlo di volta in volta, nella speranza di rimandarvi proprio questo mix: i tre aspetti non si possono scindere: se è vero che una mamma blogger “va agli eventi e riceve campioncini”, è pur vero che inizialmente fa un salto nel vuoto, una scommessa (esistono milioni di blog e solo una percentuale irrisoria riesce a monetizzare, ancora più irrisoria quella che vive di solo blogging).
Per tante il blog è un bell’hobby, ma non credo sia nemmeno giusto demonizzare chi ne fa un lavoro, perché a volte, per noi blogger, è sconfortante il rimando e la sensazione che se si scrive un post sponsorizzato, ci si sia “vendute”. E’ vero che non sempre la trasparenza l’ha fatta da padrone in questi anni, ma io penso sia la fisiologica fase “far west” in cui un nuovo lavoro sta incubando.
Un lettore è forse normale che non si renda conto di quanto lavoro ci sia per scrivere un articolo coerente, piacevole per un brand: per me è molto, molto più difficile che scriverne uno spontaneo.
Perciò nel presentare questa nuova rubrica, vorrei dare il mio contributo sulla direzione del rispetto e della fiducia reciproci tra chi legge un blog e chi lo scrive: perché senza chi ci segue con affetto, non siamo proprio nessuno e molte blogger tendono a dimenticarsene -o almeno considerarlo poco- non appena “fanno il salto”.
Allo stesso tempo anche i lettori è giusto che vengano a conoscenza di tutta la fatica (completamente a gratis) che sta dietro le nostre pagine. Che, vi assicuro, sono molto più “pesanti” di qualche collaborazione con i marchi. Scrivere un buon post richiede davvero tante competenze, tempo e impegno: migliorare le proprie foto, scrivere in ottica SEO e mille altri dettagli che sfuggono a chi non è mai stato dall’altra parte della barricata.
Ma d’altronde: chi dovrebbe spiegare queste cose? Chi dare credito a tutto questo, se non noi stesse? Noi non abbiamo dietro un Ordine come i giornalisti, e di certo non avremo nessun’apologia di opinion leader ed esperti, se non siamo noi per primi a parlare di tutto questo, in modo chiaro, semplice e genuino, comprensibile per tutti. Anche se io mi sono rassegnata e quando mia nonna mi dice “sei bravissima, ma ancora non ho ben capito cosa fai” faccio solo un sorriso e la ringrazio. Confido però che voi tutte mamme (e non) che mi leggete, abbiate le antenne ben tese!!
Senza passione per la scrittura, duro lavoro spesso autodidatta sulle dinamiche e le tecniche del web, non si potrebbe nemmeno iniziare questo fantastico viaggio: aprire un blog è un atto di fede, è essere un po’ spericolate e pazze, e poi bisogna saper canalizzare tutta questa energia in maniera metodica per non mollare dopo un mese.
Incontrare tante belle famiglie digitali ma anche così umane mi ha ridato un po’ di speranza e questa vorrei trasmettere anche a voi in questo nuovo inizio.
Da una parte ci siamo noi: un manipolo di mattacchione che sogna di fare della scrittura sul web il nostro lavoro, o magari semplicemente autofinanziare il sito (del resto mi pare scontato ma lo ribadisco: avere un bel sito, fruibile per chi legge, ha dei costi di manutenzione!) dall’altro voi, che avete creduto in noi e amate quello che facciamo: non alziamo barricate appena compare all’orizzonte un riconoscimento per il vostro blogger del cuore: in fondo potete gongolare un pochino anche voi, che siete parte integrante e fondamentale di quest’avventura.
A lunedì, con la prima famiglia…viene dal freddo nord ma non sono molto stanziali e non vedo l’ora di presentarveli!!
2 Comments
Bella rubrica! La seguirò con interesse
Grazie Laura!! :* un bacio a te e alle principesse!!