Quando qualche mese fa sono stata contattata da Sophie di Parole de Mamans per partecipare a E-Fluent5, abbiamo stentato tutti un po’ a crederci, a questo evento internazionale di mamme -e papà- blogger.
Come non essere incredule e scettiche: ma dov’è il trucco? E’ troppo bello per essere vero!
Invece era tutto verissimo: dopo mille peripezie, la mattina del 28 novembre mi sono avviata col mio borsone in stazione centrale di Milano per incontrare gli altri milanesi che insieme a me sarebbero partiti da Malpensa.
E’ stata dura, lo ammetto, riuscire ad esserci: tra malanni, incidenti e mille problemi, ho quasi iniziato a credere alla sfiga, io che fatalista non lo sono per niente.
E invece, alla fine tutti i pezzi si sono incastrati e ci siamo trovati a prendere il volo in direzione Le Spot des E-Fluent5: io, Fabrizia, Elisa e Silvio.
Fin da subito l’atmosfera è stata divertente e cameratesca, siamo arrivati al Saint James Albany Hotel, proprio davanti ai jardin de Tuileries, già tutti amici e pronti a scatenarci.
Dopo aver sistemato le valigie nelle camere (la mia era enorme e con un affaccio molto poetico), con solo il tempo per ammirare il panorama dalla finestra sui tetti e il cortile tipicamente francesi, ci siamo fiondati al trucco e parrucco per la serata. Un clima elettrico e un po’ surreale, mi sono sentita quasi come una moderna Hollie in Colazione da Tiffany durante le assurde feste anni ’60.
Pronte appena in tempo (ero convinta che mi avessero lasciata in hotel, dato che sono salita arrancando sui tacchi per ultima sul pullman!) abbiamo percorso le strade di una Parigi illuminata, fino alla destinazione: Bateaux Mouches sulla Senna, una crociera mozzafiato. Io ero stata nella capitale francese diverse volte ma questa esperienza è stata davvero unica e mai provata prima.
Il mio abito resterà avvolto nel mistero 😛 ha avuto troppe disavventure, ci vorrebbe un altro post!
Finalmente ci siamo ritrovati anche con la parte di team Italia che volava da altri lidi: Lucrezia (che mi ha consolata per il mio trucco iper pesante 😀 ). Silvia, Elena Jane, Francesco, Angela e Roberta.
Ci siamo divertiti molto e soprattutto i gruppetti dei vari Paesi hanno iniziato qualche timido avvicinamento.
Tornata in camera mi sono concessa un bel bagno caldo rilassante con tanto di maschera. Come resistere, dato che in camera ci avevano lasciato un delizioso sacchettino di prodotti Klorane offerti da Pierre Fabre? Mi ero portata l’olio struccante ma giuro che senza il super bifasico non avrei saputo come togliere il trucco professionale che avevano usato per la serata!
Ora, qui lo confesso: appena mi sono messa a letto anziché spaparanzarmi a 4 di bastoni mi sono istintivamente rannicchiata. E non paga, entrambe le notti ho fatto un micro risveglio notturno, come se avessi un neonato di fianco. Insomma, niente da fare: il mio orologio biologico è tarato irrimediabilmente, alla faccia del mio relax!
Il 29 era il momento “clou” di tutta la tre giorni di E-Fluent5: l’evento a Le Carreau du Temple con i brand e gli interventi dei blogger (ebbene sì, io ero una dei 5 speaker sul palco!).
Inutile dire che avevo la tremarella e mi sono impappinata, ma per me è stato davvero catartico: fino a un paio d’anni fa avrei avuto paura della mia ombra, e invece ho vinto la tentazione di fingermi senza voce e mi sono buttata.
Al di là della mia scarsa attitudine al public speaking, ho ricevuto tante domande e l’argomento “Bloggers and Brands: a transparent relationship?” ha riscosso un grande interesse generale. Il meglio in assoluto poi è poter fare amicizia (santo inglese!!) con tanti blogger fantastici, scoprire il loro punto di vista. Un abbraccio speciale ai miei compagni d’avventura: Magda, Maria Jose, Daniel and John.
Un punto emerso dal dibattito, che trovo molto interessante è come le mamme blogger siano una categoria estremamente fluida: veniamo spesso scambiate per fashion blogger, per mille altre cose e talora anche per mamme “degeneri” proprio perché ci dedichiamo alle nostre passioni. Passioni che a volte coincidono con la maternità ma a volte no. E allora, dov’è il giusto spazio per un’identità definita ma non inamidata? D’altronde essere mamme è qualcosa che attraversa tutta la vita ma può contenere mille altre categorie e definizioni, una bella matrioska.
Proprio per rispondere a queste domande, che non si sono esaurite nel troppo poco tempo parigino, ho avviato un progetto su queste pagine…lo vedrete prestissimo perché stanno già arrivando tante adesioni: dalla Svezia a Tel Aviv! Niente di tutta questa ispirazione sarebbe potuta essere, senza un evento come E-Fuent5.
Perciò, per chi ancora non coglie appieno il valore di simili eventi: sono un tesoro prezioso, e in particolare per noi italiani.
Noi che, ve lo garantisco, abbiamo ancora uno stile e una qualità straordinari, ma dobbiamo avere la capacità di uscire dal nostro orticello e dare almeno una sbirciata là fuori di tanto in tanto. Queste occasioni permettono di farlo, e in modo divertente (il cazzeggio non è affatto escluso, anzi è parte integrante della faccenda! Fateci caso: il cervello si mette in moto proprio quando siamo rilassati e non pensiamo a questioni capitali!).
Io ad esempio ho scoperto che le portoghesi hanno blog pazzeschi, sono super unite ma allo stesso tempo sono aperte agli altri come poche altre nazioni. Già adoravo Lisbona e Porto, adesso ancora di più!
Per quanto riguarda i brand presenti: tantissimi workshop e presentazioni organizzati da marchi interessanti come Janod per cui ho di mio una passione sfrenata, Dyson (bellissima la mini aspirapolvere che hanno ricevuto come cadeaux le fortunate mamme blogger francesi pargolo dotate che non dovevano passare per il check in!!), Charlotte baby bio, Mustela, lo sfiziosissimo Nailmatic che fa smaltini e lucidalabbra per mamme e per bimbe e lavabili con acqua (oltre che una linea di prodotti sempre ecologici per rimuovere il trucco -l’ “acetone” alla lavanda sembra un eau de parfum!!) e tantissimi altri ancora.
Finalmente libera dalla morsa di terrore (^_^) del mio speech, la serata è proseguita con tagliere di affettati e formaggi innaffiati di vino rosso e poi tutti a ballare in pista!
Dopo che ci eravamo già perse il gruppo la mattina (un’avventura abbastanza tragicomica: io Elisa e Fabrizia siamo finite prima con il gruppo portoghese e poi russo!), anche la sera abbiamo chiuso in bellezza con le chicche finali: cellulare di Eli che non usciva dalla torretta per caricare e tutto il pullman ad aspettarci per tornare a casa!
Tra scherzetti delle medie e una super colazione, ci siamo avviate all’ultimo giorno: quello “libero”. Dato che le mie compagne di avventura non erano mai state al Marais ho deciso di traghettarle in questo quartiere magico: piccoli atelier, localini e spazi verdi, un vero paradiso parigino. Ci siamo anche concesse un po’ di shopping vintage al Kilo Shop, io ho trovato il souvenir che voleva Lorenzo e abbiamo scovato un buonissimo “pane” tipico di un forno di quartiere…una delizia che ho portato sia a casa che ai miei colleghi di lavoro.
Alla fine eravamo così dispiaciute di non poterci godere ancora il magnifico sole con cui ci ha trattate la città dei Lumi, che abbiamo rischiato di perdere la navetta, senza il provvidenziale intervento del taxi.
Anche il viaggio di ritorno serale è stato rilassante (grazie a Selectour Afat) e, a malincuore, ma ansiose di riabbracciare le nostre piccole tribù, siamo atterrate a Milano.
Spero davvero di avere l’occasione di prendere ancora parte a eventi così belli e con persone squisite che ci hanno fatti sentire veramente coccolati e circondati di premure, e soprattutto non vedo l’ora di farvi scoprire cosa ho in serbo per farvi partecipare, anche se in piccola parte, alla mia avventura parigina con E-Fluent5!
Un bacio speciale a Sophie e a tutto il super staff di Parole de Mamans e al mitico teamitalia!
No Comment