È dura svezzare e preparare la merenda ai bambini al tempo delle barricate sull’olio di palma, dei mille metodi (che vanno dai consigli della nonna, all’auto svezzamento) e delle frecciatine sui gruppi Facebook.
Come ho già avuto modo di dire, io non sono una mamma super rigida: sul cibo sono decisamente easy. Quando si è trattato di utilizzare come alternativa ai miei manicaretti (ehm… ok, brodini è più realistico) dei prodotti già pronti, mi sono sempre affidata a HiPP . In primis per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e poi perché, a differenza di altri marchi, la sua certificazione bio quest’anno compie ben 60 anni!
Fin dagli anni ’50, quando ancora non esisteva ‘la moda del biologico’ e il veganesimo e le preoccupazioni ambientali erano ancora qualcosa di pionieristico.
Fortunatamente i bimbi hanno sempre gradito le pappe che gli ho dato, a testimonianza che si può mantenere il gusto senza andare a scapito della responsabilità e dell’impegno verso la natura.
E se Lorenzo e Costanza, ancora adesso, si divertono a preparare la merenda con “la fruttina” e soprattutto con i biscotti, ci sarà un perché.
In questi giorni di malanni in cui erano particolarmente debilitati, i bambini (e in particolare Lorenzo, tanto per cambiare) facevano più fatica del solito a mangiare, ho dovuto inventarmene di ogni per invogliarli un pochino.
A pranzo ho dovuto trasformare la cotoletta in una tartaruga e a merenda ho tirato fuori una confezione di biscotti HiPP che avevo preso per Ale e ci siamo divertiti tutti e tre a fare i “panini di biscotti”: una versione veloce e divertente del maritozzo col gelato siciliano. Ale li ha graditi particolarmente perché, giusto per aggiungere benzina sul fuoco, stanno uscendo due molari in contemporanea e anche lui che di solito mangia volentieri, rifiuta tantissimi cibi che normalmente si divora di gusto. Ho pensato che una buona idea poteva essere questo mix di duro-freddo (una notte si è svegliato urlando “pane”! Voleva un tozzo duro da mordere dal fastidio…) e infatti è andata benone, con la sola raccomandazione di stargli un attimino dietro e usare un bavaglino bello grande (e magari di plastica) perché lui che è ancora piccolino si è un po’ impataccato. A dirla tutta, visto il successo, quasi quasi sto pensando di utilizzare i rimanenti per .. la merenda da lasciare a Babbo Natale, che con il periodo sono sicuramente più intonate!
Un mini picnic sotto l’albero!
Se anche voi siete come noi confinati in casa e un po’ malandati, potete farli con qualsiasi ripieno: con il cioccolato, con la ricotta e gocce di cioccolato, con la crema e anche con la marmellata, ovviamente.
Si possono spolverare o decorare con cacao e scaglie di cocco, insomma, si prestano alla fantasia.
E speriamo che con questa botta di energia possiamo riprenderci, visto che dicembre non è iniziato proprio al top della forma. Confido che potremo aspettare Babbo Natale belli vispi, arzilli e… Con un piattino di biscotti ripieni anche per lui!
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