Oggi è la giornata mondiale del libro: le parole sono il mio pane quotidiano (a dire il vero ora che ho tre bimbi piccoli e il blog fatico un po’: i miei anni di divoratrice di carta stampata annoverano maratone impressionanti che ora mi sogno, ma ci siamo capiti). Vorrei condividere con voi un aneddoto davvero simpatico che, ogni volta che racconto sorrido e spero vi metta di buonumore, un po’ il mio “pensiero felice” sulla lettura.
Non ho avuto particolari “voglie” in gravidanza, ma tutte e tre le volte in cui ho scoperto di avere un piccolo ospite, prima di fare il test, mi veniva una spasmodica smania di leggere Agatha Christie, possibilmente Poirot. Io e mio marito siamo soliti fare una capatina alla Feltrinelli di Monza e ogni volta, immancabilmente mi dirigevo decisa al solito scaffale. Ormai in famiglia è diventata quasi una barzelletta, è IL mio sintomo rivelatore, strano ma vero! Io adoro la Christie in generale e amo le ambientazioni “vintage” (infatti prediligo i suoi racconti e i romanzi ambientati tra i ’20 e i ’40 massimo), le atmosfere un po’ noir ma anche l’ironia sottile e garbata della regina dei gialli. Ma il 90% della mia personale collezione è stata assemblata proprio nei mesi di attesa!
E voi? Avete qualche ricordo legato ai libri che vi andrebbe di condividere?
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