Vi giuro, quando ho letto la discussione sulle maestre che non possono cambiare i bambini, in uno dei miei gruppi di mamme su facebook, sono rimasta di sasso e sono caduta dalle nuvole. Evidentemente io vivo in una realtà particolarmente fortunata, non so. Fatto sta che sono talmente sotto shock da questa che, mi dicono sia una LEGGE, che ho sentito la necessità di un confronto anche con voi. Mi perdonino per una volta, le non mamme che so mi seguono lo stesso: raramente affronto tematiche un po’ “schifiltose” come queste, ma vi assicuro che qui, la cacca, è la cosa meno disgustosa di tutte.
Ho fatto una velocissima ricerca e ho scoperto che non è la prima volta che un caso del genere fa discutere, se è emerso al punto di finire su testate importanti, figuriamoci quanti casi “sommersi” esistono. Bene, PARLIAMONE.
Allora: premetto che io ho spannolinato entrambi i miei bimbi diversi mesi prima del loro ingresso alla scuola dell’infanzia, proprio perché volevo farli arrivare a settembre con la nuova prassi ben consolidata (ma sono stata fortunata che abbiano recepito bene, non è mica detto!). Tutti e due intorno ai 27-28 mesi e a parte qualche giorno di incidenti con la pipì per Lorenzo, sono stati decisamente recettivi e “bravi” sul discorso autonomia. Rarissimi sono stati gli incidenti -solitamente quando non stavano bene- ed entrambi non hanno più voluto il pannolino di notte dopo pochi giorni, quindi in teoria si poteva anche temere il peggio. Dicevo, nonostante questo sono BAMBINI. Trovo disumano lasciarli sporchi e chiamare i genitori, come ho sentito lamentare da più mamme, nemmeno si parlasse di scuola elementare.
- E se il genitore lavora a 50 Km? E se c’è il traffico/incidente sul percorso e ci mette due ore ad arrivare? Lo lasciano imbrattato in un angolo? Ad una mamma del gruppo è capitato esattamente questo. Vi lascio immaginare come fossero sconvolte lei e la bimba, che ha riportato un vero trauma e ha cambiato asilo.
- Trovo paradossale che su una materia del genere, ogni scuola faccia un po’ come gli pare. Ad alcune li prendono col pannolino, in altre piuttosto li lasciano sporchi.
- Voglio sperare che quelli che ho sentito io siano casi di persone indegne del proprio ruolo (chiamarlo mestiere, coi bambini, mi è difficile): anche fosse “illegale” pulire il sedere di un bimbetto…siamo così bravi ad aggirare le regole per raggiungere qualcosa che ci piace, mentre siamo così inflessibili su qualcosa che evidentemente ci dà noia?
- In molte mi hanno detto che in casi del genere, si chiama la bidella ma che nel pubblico, molto spesso non esiste personale che affianchi le maestre. Io capisco che seguire classi di 38 bambini -perché ci sono classi di questo genere…!- sia davvero un’impresa, ma trovo talmente umiliante un’esperienza come quella dell’essere lasciati nell’angolino in balia della vergogna dell’incidente, che non riesco a giustificarlo comunque.
- L’asilo è un grande cambiamento nella vita di un bambino e di tutta la famiglia. Le maestre insistono tanto sui fantomatici inserimenti graduali per non traumatizzare ste creature e poi non considerano le (normalissime) regressioni? Anche il bambino più indipendente e senza pannolino da tempo, può sperimentare un piccolo passetto indietro, manifestazione dell’ansia fisiologica del “diventare grandi”. Costanza non aveva mai avuto problemi, dal giorno due senza pannolino. Ecco, ha avuto due incidenti con la cacca proprio in concomitanza con la prima settimana di scuola. Per fortuna, è capitato qui a casa e una volta dai nonni. Coincidenza? Direi di no. E sono sicura che sia capitato a molte di voi in ascolto di trovarsi in questa situazione.
- Se il bambino si sporca tutto a tavola o magari nel gioco viene cambiato. Quindi? Perché non chiamare la mamma a questo punto, anche per pulire il sangue dal naso o mettere il cerotto sul ginocchio? Non vedo la differenza, visto che parliamo di incidenti, non di bambini che se la fanno addosso normalmente (nel cui caso, potrei capire la difficoltà a seguirlo, parliamo di dover gestire una situazione continua dovendo badare nel contempo ai bisogni di tutti gli altri bimbi).
Vi prego, rassicuratemi. Ditemi che sono casi eccezionali. Non so perché, ma temo di no e questo mi fa vergognare del livello di degrado a cui siamo arrivati nel sistema scolastico, fin da inizio percorso. Anche volendo accettare le rimostranze -per carità lecite e a loro modo anche sensate- sul discorso tagli del personale, difficoltà di gestire la situazione, trovo comunque la questione troppo grave per non trovare una soluzione migliore del lasciare il bambino non pulito o farlo cambiare ma “fuorilegge” (…) In effetti sarebbe forse il caso di avere proprio una figura specifica che possa intervenire in caso di incidenti, sanitari e non, in ambito scolastico. Mi rendo conto che il bidello è un po’ una “pezza” all’italiana e che ci possono essere malcontenti e preoccupazioni (penso al discorso molestie o comunque al possibile fastidio di alcune mamme, che va rispettato). Certamente il “top” sarebbe avere per la materna due maestre per classe: credo che il 99% dei problemi si risolverebbe, compreso questo, che però non riesco davvero a “digerire” come triste ma normale amministrazione.
Che ne pensate? Avete avuto esperienze simili? Da voi chi deve accompagnare i bambini al bagno? Cosa si potrebbe fare per cambiare in meglio la situazione dei nostri asili?
36 Comments
Ecco un argomento di peso!
Allora, ti dico la mia esperienza e poi valutiamo.
Fernando l’ho spannolinato 1 anno prima della materna (scarsi i 24 mesi quindi) e salvo alcune gocce di pipì, giacché ancora adesso a volte aspetta troppo per farla, in quanto troppo indaffarato con le macchinine, non c’è stato nessun “incidente”.
Quest’anno ha cominciato la materna ed è contentissimo di frequentarla. Speriamo continui.
Fin qui tutto normale.
Regola della materna è lasciare nell’armadietto un cambio completo adatto alla stagione proprio per far fronte ai possibili incidenti. Una delle maestre (ce ne sono 2 per classe con max 25 bambini!!!! anche se 1 fa solo mezza giornata!) o la bidella si incaricheranno di cambiare il piccolo e assolutamente non sarà lasciato sporco o impastato!
Con tutto questo spero proprio quindi che siano casi eccezionali quelli riportati dalle mamme del tuo gruppo o anche io faccio parte del gruppo delle fortunate?
Kly
ecco vedi? Se esistono queste situazioni, trovo inconcepibile il contrario. Ma è un comunale?
p.s. io tratto abitualmente tematiche serie con una certa leggerezza e le facezie come se fossero questioni vitali, che ci vuoi fare 😛
Ciao, io non so se ho capito bene…nessuno li cambia?? Io conosco una bidella e so che dove lavora sarebbe compito delle maestre, però le bidelle aiutano e spesso lo fanno da sole…gli incidenti capitano, da loro arrivano anche bambini non spannolinati e per i primi mesi le maestre vanno incontro alla famiglia nel passaggio da pannolino a vasino. So che altre scuole materne/dell’infanzia invece non ti accettano se hai ancora il pannolino. Ma anche lì capiteranno incidenti…e non credo appunto sia il caso di traumatizzare il bambino che già si sentirà a disagio per l’incidente.
Natascia purtroppo Hai capito benissimo, anche io stentano a crederlo…
Avevo discusso di questa cosa un pò di tempo fa su un gruppo Fb e molte persone affermavano che da loro è proprio così:si chiama mamma,papà,nonna,una vicina,ma i bimbi non si toccano.
Sono rimasta scioccata. In primis perchè ora che uno arriva il bimbo viene mortificato inutilmente (se poi vivi a Roma,che te lo dico a fà?) E poi xchè non capisco il senso di lasciare un bambino all’ asilo,pagare tanti soldi e poi cmq avere l’ ansia di poter essere chiamati da un momento all’ altro per una cacca o una pipì.
Allora, nella scuola dell’infanzia dove lavoro come educatrice nel nido integrato le sezioni sono da 28 bambini. Le insegnanti non riescono a cambiare i bimbi. Chiedono che al momento dell’inserimento sia finito lo spannolinamento, ma se la mamma non ci è riuscita si finisce li a scuola. I bambini portano un cambio e se c’è qualche incidente li cambiano le ausiliarie,
Nella scuola del mio bimbo funziona nello stesso modo.
Io credo che lasciarli sporchi vada al di la del rispetto della dignità umana. Sono bambini e meritano rispetto!
Silvia anche da me è così e io ingenuamente credevo fosse talmente “scontato”…..invece ho scoperto questa cosa con orrore, ti assicuro! Si fanno petizioni per idiozie al confronto e io in rete non ho trovato nulla su una cosa tanto grave?! Beh, che dire, resto basita!
Vi prego ditemi che quella del “no io il bimbo non te lo cambio” è un’eccezione e non la regola! Mio figlio ha due anni e al momento non è assolutamente intenzionato ad usare il vasino (se va bene mi dice tutto a cose fatte) e l’anno prossimo inizia la materna. Ok, direte voi, hai un anno davanti e vedrai che ce la farai ma…se così non fosse?! Spero proprio che in caso di incidenti qualcuno me lo cambi, sai che shock stare sporchi finchè non arriva mamma (nel mio caso, minimo minimo 30/45 minuti)!
guarda: ho scritto il posto dopo aver cercato in rete e ti assicuro che mentre, nelle discussioni sono purtroppo in diverse a riportare questi fatti, per me ASSURDI, non ho trovato uno straccio di articolo e c’è tantissima disinformazione o proprio attenzione livello 0 tra le mamme. Ho pensato di scriverlo proprio perché almeno si sia ben consapevoli di questo, solito, pasticcio all’italiana su una questione così grave, in modo da arrivare preparate all’asilo. Quando lo iscrivi, informati della politica della scuola su questo punto. Io non so come sia possibile pensare di mollarlo sporco, mi si stringe il cuore. Già sono mortificati da soli dagli incidenti. Ricordo bene quando stette male Lory con il virus intestinale, com’era vergognoso persino con me…!
No, ma aspetta, fammi capire…si rifiutano di cambiare un bambino che ha avuto un incidente perché è illegale toccare il culetto?? O perché ci sono troppi bimbi di seguire???
No, vabbè, ma solo in Italia…
Esattamente, pare sia anzi una pratica “normale” in diverse zone e scuole. Io lo trovo veramente inaccettabile e spero che questo post nel suo piccolo possa contribuire ad informare meglio le mamme, dato che non se ne parla proprio in giro!
Guarda non è la prima volta che lo sento, anzi parlando con delle amiche mamme pare sia una cosa molto diffusa. Nella scuola dei miei li cambiano, ma c’è da dire che è privata…
Sì anche da me ma è parificata…nei comunali anche a me lo hanno tristemente confermato in parecchie dopo il post
buonasera 🙂 io ho lo stesso problema con la mia bambina di 3 anni, compiuti in agosto. abito in Svizzera, pertanto come vedete tutto il mondo è paese… la prossima settimana abbiamo un incontro con la maestra, per valutare il da farsi, infatti ci ha già rispedito a casa la bimba sporca e addirittura una volta mi ha chiamata per portarla a casa… sono molto amareggiata e basita e mai avrei pensato ad una cosa simile. non è suo compito? per legge o perchè non ne ha voglia lei?! non vi so dire… per di più la classe è piccola, ci sono 17 bimbi, di cui solo 3 “piccoli”, gli altri sono “medi” o “grandi… quindi non penso che debba passare la giornata a pulire i culetti di tutti i bimbi… c’è da dire inoltre che il wc è sullo stesso piano, vicinissimo all’aula dell’asilo, quindo non è che la maestra debba abbandonare 16 bimbi per scendere/salire a pulire il culetto ad una bimba… cari saluti a tutte… 🙂
Sarebbe interessante capire com’e la legge in svizzera…mi viene da dire comunque che il tuo racconto conferma quello che già davo ad intendere nel post: che in presenza di un buco giuridico ogni insegnante fa un po come gli pare ed è assurdo che in pratica vada a fortuna!!! Tienimi aggiornata dopo l’incontro sugli sviluppi e grazie davvero per il contributo fondamentale alla discussione ☺
Ciao, mi chiamo Barbara, sono una maestra della scuola dell’infanzia statale in provincia di Ravenna. La legge prevede che per quanto riguarda l’assistenza e la pulizia del bambino venga incaricato il personale ausiliario, ma, se in classe ci sono due insegnanti, possono occuparsene loro. Il numero massimo di bambini di una sezione, almeno nella scuola statale, é 29.
Certamente é preferibile che i bimbi arrivino già spannolati, per l’autonomia dei bambini e anche per questioni di organizzazione interna, ma anche se capita, non ho mai sentito dire di bambini rispediti a casa sporchi.
Grazie mille per la precisazione Barbara…purtroppo in diverse scuole succede, ma mi conforta sapere che almeno non “sarebbe” per legge.
sono una ex maestra e vorrei spiegarvi umilmente alcune cose:
Io per molti anni ho sempre cambiato i miei bambini perchè, penso che è proprio nel momento del “bisogno” che un bambino deve essere accolto e capito.
Poi però il numero dei bambini è aumentato e quello delle bidelle è diminuito e mi sono vista a dover scegliere tra, cambiare e umiliare il bambino davanti ai compagni o lasciare 25 26 bambini incustoditi per portarne uno al bagno per cambiarlo.
rosa io infatti ho sottolineato come sia un problema oggettivo che va risolto una volta per tutte in modo chiaro e istituzionalizzato. Non do la colpa alle maestre, è chiaro che in un caso del genere “comunque vada sarà un insuccesso”. Leggevo proprio qualche giorno fa che in diverse scuole a causa dei tagli continui sta venendo a mancare il famoso rapporto 1-20 minimo sindacale e ad esempio a Roma hanno mandato un esposto ufficiale…insomma, anziché migliorare, la situazione peggiora sempre di più 🙁
[…] senza essere minimamente sfiorato dal tarlo del “e se succede qualcosa??”. Se la bidella cambiava tuo figlio, al massimo pensavi “olè, una cacca in meno per me”, non certo a film mentali su […]
Ciao a tutte, sono un’insegnante e devo dire che sono basita da quanto leggo. Sono ormai 13 anni che giro nelle scuole d’infanzia del biellese, sono precaria, e mai mi è capitato di sentire che i bambini non vanno cambiati. Certo possono verificarsi delle situazioni limite per cui non si interviene immediatamente, perchè magari l’insegnante è da sola con 28 bambini e il personale ausiliario è impegnato in altre mansioni ma può tradursi nell’attesa di massimo dieci minuti. Le maestre non sono tenute a farlo, spetterebbe al personale ausiliario ma se le insegnanti sono in due e il collaboratore è uno solo il buonsenso prevale, deve prevalere. In tutte le scuole dove ho prestato servizio quando i piccoli vanno in bagno ed hanno bisogno di essere puliti (anche se la fanno dove devono farla!!!) sono le maestre ad intervenire e se queste non possono allora lo fanno i collaboratori. Dirò di più se ci sono collaboratori uomini (in genere sono donne) le bambine le cambiano le maestre chiedendo al collaboratore di sorvegliare la classe. Trovo fuori da ogni logica rifiutarsi di pulire un bambino figuriamoci l’umiliarlo lasciandolo in un angolo imbrattato e piangente. E’ vero che si chiede ai genitori che iscrivono i bimbi al primo anno di materna di renderli autonomi il più possibile ma sono proprio i bimbi che hanno da poco raggiunto il controllo sfinterico che reagiscono allo stress dell’inserimento o a un disagio facendo un passo indietro. Fa parte del nostro lavoro aiutarli nel superare questi momenti e non è mettendoli alla porta che lo facciamo.
Hai proprio ragione Claudia, buonsenso questo sconosciuto…grazie della tua testimonianza, è preziosa
Ciao a tutte,nella scuola materna di mio figlio se i bambini fanno la pipì addosso lo cambiano ma se fa la cacca sotto chiamano la mamma e lo lasciano sporco finchè non arriva il genitore a prenderlo,non vogliono neanche che lo pulisci nel bagno della scuola,devi riportare il bimbo sporco a casa..
Questo è veramente inammissibile. Che nemmeno la mamma lo possa cambiare li?? E se lo porta imbrattato in macchina? Per cosa poi? Qui non c’entra nemmeno la scusa che si rischiano sanzioni o accuse, lo trovo da denuncia.
Questo sto fatto è successo ieri a mio figlio,io non ero presente,e la maestra di turno, quindi non la maestra di mio figlio ha cazziato la persona da me delegata per pulire mio figlio,era impossibile riportarlo in quelle condizioni in macchina,perchè aveva paura che mio figlio possa attaccare la salmonella utilizzando il bagno della scuola,non vogliono che lo porto a scuola, ma se non ha niente oggi, gli è scappato lì..Agli inizi della scuolA materna sapevo che non cambiavano se fanno la cacca sotto o semplice cacca nel water devi andare li a pulire, lasciano sporco ed aspettano che il genitore viene per pulirlo,ma che non puoi lavarlo lì è nuovo, quindi mi sa che è meglio che cambio la scuola di mio figlio
salve oggi mia figlia era seduta in mensa ad un trattom ha chiesto di andare in bagno a fare cacca ma la maestra ha detto che non ha fatto intempo ad arrivare in bagno e la bambina se la fatta addosso , la maestra ci chiama dicendo che la bambina ha avuto una scarica di diarrea ci siamo dimenticati di mettere una mutandina nelllo zainetto ma cera tutto il resto , cosi ho detto alla maerstra di cambiarla e lasciarla senza mutandina , andiamo a prenderla e sento una puzza incredibile tanto da provocarmi il vomito , arriviamo a casa mia moglie la spoglia e trova tutta la cacca secca sulle cosce e sulle pari intime sono rimasto sconvolto . la mattina seguente chiedo alla maestra perche non e stata lavata o quantomeno pulita con delle salviettine imbevute , e sapete cosa mi dice questa che si fa chiamare maestra educatrice ? che non e tenuta a cambiare i bambini perche la preside ha fortemente precisato che non possono prendersi responsabilita a lavare i bimbi .
allucinante i glio ho detto alla maestra che invece che stare in una scuola dell’infanzia ad educare bambini doverbbe stare in una stalla ad educare maiali forse quello e il posto che gli compete gli ho detto che non hanno un minimo di buonsenso nei confronti di bambino di 3 anni che dovrebbero adorare visto che hanno scelto di fare questo lavoro , mi ha risposto che di buonsenso ne ha da vendere e che il suo lavoro e quello di fare la maestra .
secondo voi e normale una cosa delgenere ?
io non so come si possa solo pensare o avere atteggiamenti del genere riguardo le insegnanti della scuola dell’infanzia ( visto come se ne parla non dovrebbe nemmeno essere chiamata scuola). Dai discorsi che leggo in questo blog emerge un atteggiamento molto di parte perché a parlare sono le mamme e… senza cognizione di causa. Io sono una di quelle insegnanti il cui lavoro viene svalutato e offeso da voi , eppure la scuola dell’infanzia con i nuovi orientamenti è entrata a far parte a tutti gli effetti dei curricoli di studio, e più in generale del processo formativo ed educativo . Le insegnanti della scuola dell’infanzia si formano per educare e insegnare cosi come avviene anche nella scuola primaria naturalmente tenendo conto delle età differente .Per fare ciò che si richiede in questo blog potevo fare un semplice corso di assistente materiale ma non è questo il compito che mi sono scelta con il mio lungo percorso di studio. Se per voi è fondamentale che il vostro bambino venga accudito, cambiato e pulito allora ci sono soluzioni diverse. Noi facciamo altro, puntiamo alla crescita, all’autonomia, a rafforzare l’identità personale e a promuovere competenze dei vostri bambini. I discorsi che leggo sopra mostrano una visuale parziale ed egoistica, visione che non ha ben presente la professionalità degli altri. Ora vediamo cosa succede se l’insegnante di una sezione della scuola dell’infanzia dovesse avere tra i suoi compiti quello che voi richiedete (NON so come facciate a pensarlo), allora, di solito la sezione non è composta solo da vostro figlio che è importante, ma lo sono anche gli altri, ma da numero dei bambini che può arrivare fino a 28, se capita che uno di loro faccia cacca o pipi la maestra non può e non deve certo occuparsi di PULIRE E LAVARE il bambino lasciando che all’interno della sezione possono capitare cose che nemmeno voglio immaginare (spinte pericolose, cadute su sedie o banchi, bambini che scappano alla porta di ingresso) Ora mi chiedo se la stessa mamma vorrebbe che il suo bambino fosse in un pericolo ben più grave di una mutanda bagnata o di una cacca secca. Concludo dicendo di non parlare mai per stereotipie e rispettare il lavoro altrui. Per quanto mi riguarda i miei bambini di 3 anni io li adoro e ci tengo che siano sempre più capaci di fare e di imparare, orgogliosa che il nostro il percorso che facciamo insieme fino ai 5 anni sia fondamentale per la loro crescita e il loro futuro.
Non credo di aver capito dove avrei “attaccato” le insegnanti, nè trovo comprensibile un simile tono in “casa” altrui (perché tale è il mio blog). Semmai ho esposto quello che è un problema oggettivo di tante mamme e tanti bambini. E’ NATURALE che io esponga il punto di vista della “mia” categoria sul problema, pur tenendo conto delle situazioni di tutti: secondo lei è accettabile il pensiero di un bambino lasciato sporco finché non arriva la madre a prenderlo? Io lavoro a parecchi Km, per esempio, non ci metterei meno di un’ora a prendere mio figlio se fossi in ufficio. Visione parziale ed egoistica? Ma è la normalissima visione di una mamma sul proprio figlio. Peraltro non mi pare proprio che la sua visione sia migliore, anzi vede solo i problemi suoi come insegnante, senza considerare minimamente il disagio del bambino e delle famiglie. Inoltre trovo terribilmente spocchioso il riferimento allo studio come se “studiando” non si fosse investiti della cura del bambino a tutto tondo, e come se cambiare un paio di mutande fosse qualcosa di terribilmente svilente per una che si è “formata”.
Le auguro di non trovare sul suo cammino a parte inversa, un’insegnante che la pensi così, se e quando dovesse trovarsi nella situazione inversa.
Esistono bambini che non vogliono farsi cambiare da persone poco familiari, per pudore, vergogna o altro. Non si può sempre generalizzare. L’insegnante non può lasciare l’aula incustodita, né lasciare che a sorvegliarla sia il collaboratore scolastico che non risponde di eventuali “problemi”. Poi c’è il buonsenso, del lavoratore e dei genitori. In questi post e commenti il buonsenso non si ravvede…
Se è il bambino stesso a richiederlo è diverso, direi che è ovvio. Ma non è il caso di cui parla questo post, è un’eccezione. Si parla di maestre e bidelle che si rifiutano di pulirli, e se è buonsenso lasciarli sporchi fino all’arrivo dei genitori…beh, alzo le mani.
Vorrei intervenire cime bidella. Sono in una materna, i bambini li cambiamo eccome. Le maestre, anche quando sono in due per sezione, chiamano noi, anche se stiamo facendo altro. Ieri è capitato che ero da sola, ho coperto anche il turno della collega che avevs un impegno. La mattina è iniziata con una bimba che ha vomitato e, naturalmente, ho pulito. Ora di pranzo, ingoio in 10 minuti il mio pasto (freddo perché, mentre gli altri mangiano, una di noi da una pulita alle aule e ai bagni e l’altra sorveglia l’eventuale bisogno di turno (aule e mensa sono su due piani diversi), dopo che tutti sono usciti dalla mensa e tornati di sopra. La maestra mi porta una bimba che non si era pulita bene, da cambiare. Poi un bimbo che si era bagnato, poi un’altra bimba idem. Infine un bimbo che si era sporcato tutto addosso. Lo pulisco, lo cambio, tolgo il più grosso dalle mutandine e metto pantaloni e mutande sporche in un sacchetto e poi nello zaino. Stamattina vengo a sapere che la mamma si è lamentata con la maestra perché le mutande erano troppo sporche e lei è incinta e si schifa.
Io non ho parole, veramente. Ho fatto 10 ore in un asilo, ho visto di tutto e, naturalmente, pulito la scuola, sorvegliato e anche abbracciato e consolato.
Cosa dovrei pensare io di questa mamma? Perché bisogna sempre giudicare il lavoro degli altri? Perché deve pensare che se lei si schifa della cacca di suo figlio a me non possa fare lo stesso effetto? Forse di più visto che il figlio non è il mio?
Non mi sono mai fatta problemi a cambiate i bambini, ho sempre pensato che facesse parte del lavoro (scopro che non è proprio esattamente così ma continuerò a farlo perché mi pare giusto) ma sentirsi arrivare certe critiche fa venire voglia proprio di dire: ah sì? Non ti piace come ti ho reso le mutande? Bene, la prossima volta ti chiamo e te lo vieni a cambiare!
Ah, per la cronaca: ho saputo che la “signora” in questione è una maestra! Basita proprio!
Ogni tanto bisognerebbe mettersi nei panni degli altri!
Io darei una medaglia alle bidelle e le maestre così, grazie di farvi ancora carico di questi vuoti legislativi ma soprattutto sociali di un Paese allo sbando 🙁
Guarda trovo perfetto l’argomento di cui si parla in questo post, in quanto non solo si rifiutano di cambiarlo ma persino di non accettarlo alla scuola materna finché non si abitua a fare i bisogni senza pannolino ( cosa che , attenzione, non è scritto su nessuna circolare ministeriale effettiva, è tutto un pour parler , il fatto che non possano cambiare il bsmbino, anzi , leggerai il contrario
Ovvero che ci si deve attenere al bisogno del bambino seguendo le sue esigenze, ovviamente!! Teniamo conto subito di una cosa, oltre ad essere creature ancora piccole e indifese,per le quali non si deve assolutamente stressare su questo fatto del bisogno impellente di farla a tutti i costi senza il pannolino trapassando i dovuti tempi, loro stessi, non hanno ancora l’autocontrollo Dello sfintere quindi lo reputo già atto di terrorismo il rifiutarsi di cambiarlo, e lo sanno , ne sono a conoscenza perfettamente, ma al giorno d’oggi in questa povera italia ormai diventata il paese dei balocchi dove le leggi stesse vengono rilette a piacimento persino in un tribunale purtroppo la sfanghi poco anche se la legge stessa non dice affatto che non possono cambiarli, del resto è tutto un controsenso già in partenza———-sanno che sono piccoli ———-sanno che nessuno nasce genio———-sanno che dovrebbero cambiarli e non stressarli ed accettarli alla scuola dell’infanzia ma fanno terrorismo e purtroppo le mamme chinano la testa o per disinformazione o perché non pensano ad andare in fondo alla questione oppure ancora immaginano, pur disdegnando che sia realmente cosi’ ma non è affatto così, bisogna impuntarsi perfino ad arrivare x vie legali anche se i giudici o avvocati si appellano a storpiare le leggi x via della pedofilia, corsi di aggiornamento, scarso personale ecc…..
Purtroppo è anarchia pura, ma ripeto è terrorismo di insegnanti e bidelle che non vogliono più fare nulla o perché verrebbero poi messe in croce da burocrazie distorte
Ripeto non c’e Nessuna legge che vieta il cambio, è impossibile, e ancora di più che non te lo accettino alla scuola dell’infanzia!!
È proprio assurdo!! Nessuno nasce senza pannolino e nessuno deve permettersi di non aspettare i tempi dei bambini, il cambio è diveroso da parte dei docenti con supporto dei bidelli , non esiste che si chiami un genitore dal lavoro o che lo si lasci sporco!! La cosa è facilmente impugnabile.
Ma purtroppo della giustizia non ho più molta fiducia!!
Fra le mansioni dei docenti non c’è quella del cambio pannolini. Proprio non spetta, esattamente come non spetta ai bidelli fare lezione, agli impiegati le pulizie degli uffici ecc.. Il problema sussiste soprattutto nel fatto che in caso di problemi durante il cambio o la pulizia (es. ti fai male tu, si fa male il bambino, ti prendi un’infezione ecc) la responsabilità cade tutta sul docente, che, proprio a livello ministeriale NON dovrebbe fare questo lavoro e rischia di passare dei guai. In più personalmente da maestro maschio (siamo pochi ma ci siamo) il rischio di storie strane e fraintendimenti pericolosi nel fare questo é alto, soprattutto nel mio caso. Magari un bambino racconta innocentemente che il maestro gli ha toccato una gamba o gli ha tirato giù i pantaloni ed é un attimo farsi un’idea sbagliata. E visto che, ripeto, non sarebbe nemmeno di nostra competenza, il rischio di venire tacciati di cose orrende aumenterebbe, dato che il maestro dovrebbe dare spiegazione dicendo di aver fatto una cosa che nemmeno avrebbe dovuto fare, in quanto non suo compito.
Basta leggere l’articolo: ho chiaramente evidenziato come non sia una soluzione ottimale ma converrà non è nemmeno possibile lasciarla in capo a genitori che magari lavorano distanti (lasciando così per ore il bambino sporco….). Come al solito in Italia tutti i buchi normativi o i problemi ricadono sulle famiglie anziché trovare soluzioni di buonsenso e condivise. Con questo andazzo da scaricabarile non solo chi ne riceve danno sono i bambini, ma si alimentano le -crescenti- barricate tra scuola e famiglia, in un rimpiattino del “non spetta a me.” Forse sarebbe ora di cambiare registro ma vedo molta rigidità nella scuola e, di conseguenza, diffidenza e malcontento tra i genitori.