Nell’immaginario collettivo la Francia, e Parigi in particolare, è sinonimo di eleganza senza tempo e di lusso, di uno stile bohemienne ma classico: righe mariniere, basco e ballerine.
Personalmente trovo che abbiamo un’idea un filino retorica in cui difficilmente un vero francese si riconoscerebbe. Non dico che non esista la Parigi dell’alta moda, delle sfilate e dei party luccicanti e le baguette nelle boulangerie sono lì, ma il vero stile francese contemporaneo, quello che si vede “sfilare” per strada, è tutto fuorché “luxury”, anzi rifugge loghi ed effetto trendy a tutti i costi.
Questo stile lo sento particolarmente affine: anche quando si acquista un pezzo vistosamente in trend, una vera francese lo abbinerebbe a qualcosa di assolutamente anonimo, proprio per evitare di essere scambiata per una delle (troppe) wannabe fashion blogger.
Passeggiando il mese scorso per le vie di Parigi ho anzi notato che si vedeva molto più uno stile grunge ma soprattutto impazzano i 70s.
Com’è lo stile francese 70s? Lo riassumo con un brand, per me perfettamente indicativo: Bensimon.
Qui tutte noi lo conosciamo per le iconiche tennis affusolate nate proprio nel 1978, disponibili in ogni gradazione possibile, ma in realtà l’universo Bensimon è estremamente articolato e quando sono stata invitata nello showroom parigino che è in zona canale Saint-Martin per vedere in anteprima stampa la nuova collezione A/I 18 ho accettato con vero entusiasmo.
Dovete sapere che oltre alle scarpe che ho sia per me che per i bambini, io adoro la loro linea di abbigliamento che è purtroppo ben poco conosciuta in Italia e a parte il sito monomarca, anche online si trovano solo le tennis e pochissimo altro.
Non solo moda, peraltro: Bensimon propone anche oggetti di design e arredamento per la casa in perfetto stile eclettico da loft francese.
I look proposti per l’anno prossimo in particolare sono perfetti per chi ama capi di qualità, classici nei tagli ma con fantasie e abbinamenti cromatici che rimandano alle atmosfere degli anni ’70: molti contrasti (tinte calde come arancio, bordeaux e rosa accostati a blu elettrico, pavone e verde smeraldo, senape a khaki e panna). Le stampe sono quella tipica del periodo (a “cachemire”, ossia le stampe indiane) ma anche color block e geometrie, così come vedremo ancora maglioncini e tshirt “slogan”.
Queste scelte, solo apparentemente chiassose, si sposano in modo assolutamente chic: emerge solo il tocco un po’ birbantello, che non si prende mai troppo sul serio che è per me la vera essenza dello stile francese.
Come vedete, io non ho affatto paura del colore, anzi, amo portare anche tinte forti, non solo i neutrali o i pastello. Questo da sempre e per me gli accostamenti Bensimon sono un vero invito a nozze.
L’altro elemento che Bensimon incarna molto bene nella collezione donna è la femminilità: anche in jeans, maglioncino, stivaletti bassi e berretto di lana, una vera “francesina” non perde niente del suo charme e grazia.
Le tennis rispecchiano in pieno questo voler “essere comode” ma con grazia: la forma affusolata e le linee morbide dribblano il temuto “effetto carro armato” e sono perfette con qualunque outfit, compresi abitini e gonne (io amo portarle proprio con abitini estivi in modo particolare).
Un altro abbinamento delizioso è quello possibile per tutta la famiglia: le bensimon sono davvero versatili e se mamma e figlia possono osare fantasie liberty o impunture a contrasto, anche i maschietti hanno a disposizione una gamma di colori non da meno.
Quando penso alla situazione moda in Italia vedo che sempre più si esasperano le proposte: da un lato la grande massa del low cost sempre più usa e getta, sia per la qualità bassissima che si auto distrugge in due lavaggi, sia per lo stile troppo estremo che dopo una stagione è già vecchio. Dall’altro le proposte di lusso inarrivabili e slegate dal quotidiano di molte di noi: trovare una terza via è molto difficile, se non tramite ricerca continua e chi ha più il tempo?
Ecco perché mi rivolgo spesso all’estero: in Francia in particolare trovo esistano ancora marchi come Bensimon che offrono moda di qualità, abbordabile, easy ma che allo stesso tempo facciano sentire speciali chi li indossa e abbiano alle spalle anche una ricerca artistica (lo sapevate che Bensimon ha aperto nel 2009 una galleria d’arte?)
Nel percorrere le viuzze del canale Saint-Martin, o rue de Turenne, è bello vedere tante piccole boutique con un’anima, che hanno ancora il coraggio di rivolgersi a quella classe media che sempre più langue in tutta Europa.
Negozianti che (in barba agli stereotipi) hanno scambiato con me un sorriso e due chiacchiere: fiorai, cartolerie, localini che mi hanno ricordato com’era fino a pochi anni fa anche a Roma e che sta tristemente sparendo. Lo stesso Serge Bensimon era in showroom mentre facevo il mio tour e si è intrattenuto con autentica ospitalità e galanteria a raccontarci l’ispirazione della collezione, invitandomi a fare “la modella per un giorno”e provare qualche look…ah, e se troverete un turbante turchese tra gli accessori, la colpa è mia!
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