E’ passato un mese di noi. Avrei voluto fare un mini party con il cupcake con la candelina 1, scattare tante foto, e invece il tuo fratellone ha avuto un attacco di otite e siamo corsi in pronto soccorso (tanto per cambiare succede sempre tutto nei weekend, a Pasqua o a Natale). Così già nel tuo primo anniversario ti hanno rubato la scena, perfino questo post è slittato. Quante volte mentre ti aspettavo mi sono sentita dire frasi assurde sul fatto di avere tre figli piccoli, qualsiasi estraneo si sentiva improvvisamente investito dal sacro dovere di prospettarmi quanto tutto ciò fosse folle. All’inizio ci restavo male, poi mi sono fatta il callo e scrollavo le spalle, senza sentire quasi più nemmeno fastidio. Tanto si sa che per la gente, qualsiasi scelta minimamente fuori dallo schema prestabilito è criticabile socialmente, a volte anche in modo feroce. Se dopo un anno che ti sposi non aspetti ancora non va bene, se arriva prima “ma perché non vi siete goduti la luna di miele da sposini”, se non fai il fratellino dopo 3 anni “e che lo lasci solo…?” Insomma, alla fine non ci ho badato proprio più. Ma è dura, è un dato di fatto. Spostarsi diventa un’operazione chirurgica di altissima precisione, dare attenzioni esclusive ad ognuno nei primi mesi, quasi un miraggio. E a me pesa, non solo fisicamente (che alla fine è il meno) ma emotivamente. Pensavo che il terzo fosse a “basso mantenimento” (la tua sorellina, seconda figlia era una “mangia e dormi” e mi ha fregato quello, forse), beata incoscienza! Invece il panorama è molto vicino al primo, di figlio: mi sento come al gioco dell’oca quando torni al punto di partenza, allo scombussolamento da mamma alle prime armi mentre mi sentivo a due caselle dalla vittoria. Insomma, diciamocelo, sei un neonato ad alto contatto e dalle molte “pretese”. Non ti arrendi al non avere la mamma tutta per te, tu, e ti fai valere a gran voce. La grande differenza però è che ora SO quanto passino in un lampo questi giorni, come siano solo in apparenza interminabili. Me lo ricordano le tutine sempre più corte, il tuo sguardo sempre più partecipe, il Natale che già si respira. Ti fisso e so che i sensi di colpa, gli scleri, lo stato comatoso e i jeans che non si allacciano…tutto vola ma tu resterai, sei proprio arrivato tra noi e ti sei preso il tuo posto in questa pazza famiglia e nel cuore di mamma papà e pestine. Auguri Ale!
6 novembre-6 dicembre

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[…] ha rubato la scena al complemese del mio monello (beh meglio dell’otite di Lorenzo della scorsa volta…) ma oggi, alla seconda che lo sistemo supino e me lo ritrovo a pancia in giù in modalità […]
[…] ha rubato la scena al complemese del mio monello (beh meglio dell’otite di Lorenzo della scorsa volta…) ma oggi, alla seconda che lo sistemo supino e me lo ritrovo a pancia in giù in modalità […]
[…] altri 11 mesi di Ale: Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. Click. […]