Ebbene sì, in qualità di kamikaze ho deciso di mettermi sull’autostrada noi cinque per la prima volta con due notti tutti insieme lontano da casa. Vi risparmio le avventure da film di Pozzetto (tipo la macchina che si ferma a 20 Km dall’arrivo all’andata o il tablet che è morto la sera prima di partire, giusto per citare le due peggiori) e veniamo al dunque.
Mi ero messa in testa che, con l’afa atroce dei giorni scorsi (e che è ricominciata, per la cronaca, pure peggio di prima appena rimesso piede in Brianza) la destinazione migliore fosse decisamente la montagna. E per me montagna=Trentino. Avevo una gran voglia di luoghi dell’infanzia. Quelli senza movida, con i vecchietti al baretto a far niente e i gerani alle finestre, con la vecchia cartoleria dove trovi i libri di fiabe scritti negli anni ’60, un filo ingialliti dal tempo e che odorano di buono. Dove se scegli un 3 stelle è come andare in un -almeno-4 altrove, specie per la squisita cortesia e disponibilità del personale, che si fa due chiacchiere di gusto e familiarizza al volo con i bambini. Insomma, direi che l’idea era buona. Tra l’altro sapevo che andavano anche due amiche blogger con tutta la famiglia: Monica e Marianna, con cui abbiamo infatti trascorso una bellissima giornata. Insomma, sembravano tutti gli ingredienti perfetti per un fine settimana decisamente tranquillo. Invece…oltre ai simpaticissimi imprevisti che vi dicevo, posso praticamente smentire qualsiasi luogo comune sulla montagna che circola da tempo immemore. Cominciamo dal mitologico:
Notare il cielo terso, senza un accenno di nuvola (qui eravamo al Cermis)
- In montagna vai al fresco, beato te. Allora: io avevo controllato fino all’ultimo il meteo, dalle cui previsioni emergeva una rassicurante massima 20° che mi aveva gasata non poco. Tutta giuliva ho impacchettato k-way e giacchini leggeri. Vi dico solo che io ero la pazza in maglioncino e pantaloni lunghi in mezzo ai crucchi in bikini e a piedi scalzi. Ah, siamo arrivati a quasi 2.500 metri in auto e le temperature non accennavano a scendere. Penso sia la prima volta nella mia vita che vedo la val di Fassa (in particolare il tratto da Moena a Canazei) con un simile sole che spaccava le pietre. Nei miei ricordi infantili era sempre nuvoloso e fresco lì, coi girini assiepati nelle pozze che riflettevano il cielo plumbeo.
- In montagna dopo le passeggiate e con l’aria buona i bambini dormono 12 ore. Dopo una prima notte regolare di normalissimi 2 risvegli, la seconda Ale me l’ha fatta fare quasi completamente in bianco. Urlava come un ossesso e non voleva nemmeno la tetta (la mattina dopo si è scaricato, temo che il cambio d’aria lo abbia intoppato, altro che).
- In montagna si mangia e beve birra a tutto spiano. Non fraintendetemi, abbiamo mangiato benone ma lo scorso anno che eravamo a Vieste in spiaggia c’erano i vicini di ombrellone con un frigo portatile stracolmo di birre e cibarie. Se vai in Grecia mangiano il moussaka tra un tuffo e l’altro (che devo ancora capire come cavolo sia possibile che non sia una popolazione decimata dalle congestioni da bagno post indigestione). Quindi tutto ciò non è particolarmente confinato alla montagna, oggettivamente.
- In montagna ci si va se si è tendenzialmente forastici, orsi e con propensione all’eremitaggio. Ora, io non sono per nulla un tipo sulle sue, SE mi piace chi ho davanti. Mi chiudo come un vero riccio di montagna solo se sono molto in soggezione o se non mi trovo a mio agio per qualche motivo. Per il resto, se la compagnia è quella giusta (e stavolta lo era), a me piace condividere con gli altri i momenti belli, pur non essendo nemmeno esattamente una socialiter. In ogni caso, la montagna è vero che invita ad una sorta di introspezione e ad un’atmosfera più….raccolta (?) rispetto al mare, ma per quanto mi riguarda non mi azzera il piacere di un moderato scambio con gli altri esseri umani, nemmeno in alta quota.
Detto questo, abbiamo però scoperto veramente tanto di fantastico: che le campane parlano il batacchiese (questa uscita di Lorenzo merita la menzione perché è strepitosa), che si fanno le gare di fontane belle, che le fragoline minuscole del sottobosco sono dolcissime. Che le mucche sanno di dover essere munte alle cinque e corrono da sole verso “casa”. Mi sono emozionata nel percorrere (anche se in macchina!!) passo Ombretta, ripensando alla delicatissima fiaba della principessina di neve che mi aveva commossa tanti anni fa (qui). Ho sorriso nel rendermi conto che ci sono tantissimi nuovi parchi giochi ultra curati con attività fantastiche pensate per divertire tutte le fasce di età dei bambini, ma che all’età dei miei, ancora la giostrina arrugginita anni ’50 dell’albergo ha un fascino discreto e che in fondo, a loro, come a noi, basta stare insieme all’aria aperta per essere felici, in barba alle sfighe. Grazie di questa consapevolezza rinnovata, Trentino.
Qui, l’album completo della nostra mini vacanza.
14 Comments
Giornata davvero fantastica!! La prossima volta la facciamo un po’ meno mordi e fuggi però 😉
Un abbraccio a te e ai tuoi splendidi bimbi!
Monica
per forza! Poi pure quell’orso di Emi ha chiacchierato di brutto con Massimiliano, un caso più unico che raro, sappilo 😀
Secondo me questa è un’estate fuori norma, perciò è così caldo anche in montagna. Sai cosa mi angustia, oltre queste settimane cittadine nell’afa? Il timore (fondato) che, per questioni statistiche, pioverà e si rinfrescherà tutto ad agosto, infestando le mie vacanze quando finalmente sarò in montagna!
ti giuro che ho pensato la stessa cosa ma pare (e dico pare, ormai mi fido poco!) che duri ancora un bel po’ quest’afa quindi forse la sfanghi. Io ad agosto sono al mare in Salento: se becco maltempo lì inizio a pensare che abbiano ragione i complottisti sul clima cambiato dai Windsor reptiliani e affini!!
Io vado in Trentino settimana prossima…. speravo tanto che qualcu no mi dicesse “sisi tranquilla, starai al fresco”. Niente maglioncino quindi? Eppure mi so no quasi commossa vedendo la foto della tua bimba con i leggings. Non potrà fare troppo caldo li no? credo che ho bisogno di sentirmelo dire 😀
E comunque io che alla base ho comunque sempre troppo caldo mi sa che non mi rimane che prenotare una settimana in un frigo bar…
ma guarda, il guaio è che di cose corte avevo solo un cambio .__. faceva fresco solamente nel bosco, un minimo!! Guarda che dicono —> http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/07/07/news/bolzano-in-citta-la-notte-piu-calda-dal-1850-di-giorno-sfiorati-i-quaranta-gradi-1.11738026
oh mamma mia….. non c’è proprio scampo allora…
ecco… dovevo andare in b retagna… a fare il bagno nell’atlantico…. allora sì 😀 😀
ahah adesso va molto il mar del nord! in effetti ha il suo fascino 😀 specie con le temperature attuali!!
Vi assicuro che quella notte nessuno ha chiuso occhio, come d’altronde nelle ultime settimane..
E se ti dicessi che ti ho risposto con un post sul mio blog? 😉
Giusto per smentire ulteriormente i falsi miti sulla montagna, da me che in montagna ci vivo…
http://chiacchiereconmammagiada.blogspot.it/2015/07/vivere-in-montagna.html
ahah corro a leggerlo e…onorata di esserti stata d’ispirazione 😉 ce ne sono, di sciocchezze e luoghi comuni sulla montagna!!
[…] dopo aver messo la croce sopra i luoghi comuni sulla montagna, passiamo ad un tema, per me, MOLTO “caldo” che mi sta a cuore. Allora, dovete sapere […]
[…] Giada ha scritto questo post in risposta al mio sui luoghi comuni da sfatare sulle montagne…e lei è una montanara […]
[…] (che non sono mai abbastanza!), fino a quelli più sfiziosi come il ciondolo o il viaggio. Essendo stata da pochissimo in Trentino, posso sottolineare come sia stata senz’altro un’ottima scelta che valorizza molto sia […]