Premessa: io e mio marito eravamo già stati in Portogallo, ma senza i bambini e avevamo fatto le “classiche” Lisbona e Porto.
Pur avendole adorate, avevamo in mente qualcosa di diverso per questo viaggio in cinque: Lisbona è meravigliosa, una delle mie capitali europee preferite in assoluto ma è anche molto arrampicata e fisicamente faticosa, fatta di saliscendi e pendenze notevoli. Sarà che ero al quarto mese ma me la ricordavo piuttosto impegnativa e l’idea di farmela con il passeggino e con i due grandi probabilmente molto meno entusiasti di noi, non mi arrideva troppo. Per me Lisbona con bambini è nì, diciamo. Se decidete di andare, il lato positivo è che ha molti parchi divertimento e attrazioni per bambini con cui intervallare le attività meno kids-friendly. Anche Porto aveva tantissimo da vedere e poteva risultare fonte di stress eccessivo questa volta, per cui ho trovato un’alternativa di cui vi parlerò tra poco.
Aggiungiamoci che volevamo anche rilassarci qualche giorno al mare, non avere ritmi troppo incalzanti ma volevamo comunque esplorare (niente, le cose facili e stanziali non fanno proprio per me) ed ecco cosa è uscito in un itinerario di 8 giorni pieni (+ 2 di viaggio perché erano a metà giornata, avendo trovato un’offerta imperdibile sui voli).
Prima di arrivare all’itinerario e al racconto di viaggio vorrei spendere due parole sulla modalità “on the road”.
In tante amiche mi hanno posto la fatidica domanda: “ma pensi che per i bambini abbia un senso?”
Rispondo che i viaggi on the road o avventurosi (per intenderci, non spaparanzati in un villaggio col miniclub) non sono per tutti.
Fino ad una certa età, il mondo dei bambini siamo noi genitori: averci tutti per loro è la massima aspirazione e poco importa se in un parchetto sotto casa o a Bora Bora.
Quindi, se vi siete fatti fregare dal marketing -o peggio ancora, dai racconti di amici danarosi per cui ogni cosa è un regalo ai figli/esperienza irrinunciabile, dormite sonni tranquilli, non gli state facendo un torto se amate il relax assoluto.
Questo però non significa che viaggiare in maniera alternativa sia uno “spreco”.
Secondo me la modalità on the road coi bambini è da attuare se:
- eravate abituati così prima dei figli. Piuttosto che stare insofferenti al Sabbiadoro, meglio voi felici: di quello sì che i bimbi si accorgono e ne risentono in bene e in male.
- non comporta rischi (reali) per dei viaggiatori taglia mini (che so, esporli a zone con rischio epidemie o senza un pediatra/ospedale nel raggio di 2000 Km)
Come ho detto tante volte, trovo sia bello abituare i bambini a non fare attività solo per loro: li accompagna alla scoperta del mondo, attraverso i nostri occhi di adulti entusiasti. Io sono grata ai miei genitori di avermi portata fin da piccolissima anche alle catacombe, alle mostre e in generale in luoghi di arte/cultura. Sono convintissima che abbia inciso positivamente su tutto il mio lato formativo, forse in una certa misura, più che la scuola stessa.
Ma torniamo al nostro itinerario: allora, Portogallo con bambini dove andare?
Vi riassumo in due righe le coordinate del nostro viaggio on the road:
Abbiamo passato in Portogallo 10 giorni, volando con EasyJet da Milano Malpensa a Lisbona e viceversa. Abbiamo prenotato un resort e un appartamento per le due zone che avremmo girato e poi abbiamo fatto tutte gite in giornata. Idealmente vi consiglio 14-15 giorni per fare o le stesse tappe ancora più in relax o aggiungendo un altro paio di posti che avrei visto volentieri.
Da Lisbona a Lisbona passando per Algarve e Portogallo centro-nord
Prima parte: Algarve per famiglie
Siamo atterrati a Lisbona e abbiamo preso la macchina che avevamo prenotato dall’Italia (abbiamo scelto la Hertz per puro “principio” visto che si pagava meno per i seggiolini, una “tassa” comunque molto salata che ha inciso sul budget in modo davvero fastidioso). La direzione iniziale era il sud, l’Algarve.
Ora, ammetto che me l’avevano tutti descritta come un mezzo covo di tamarri inglesi allo stato brado e un panorama deturpato dall’edilizia selvaggia e quindi riponevo poche aspettative se non quella di concederci del meritato riposo e il mare per qualche giorno. Ho strutturato il viaggio con la precisa intenzione che ci fosse qualcosa di davvero fantastico per ognuno e questa era soprattutto pensata per i bimbi e per rilassarci.
Sarà stato il terrore di finire in mezzo alle orde barbariche ubriache e schiamazzanti, e quindi mi ero informata in modo quasi maniacale, ma posso dirvi che ho scovato un posticino strepitoso che è completamente lontano dal modello “turismo di massa” ma non dalle rotte, visto che è in un punto centrale strategico che permette di vedere davvero tanto dell’Algarve.
La nostra meta era un resort low cost appena fuori Luz con vista sull’oceano e a 5 minuti sia dal centro abitato che dalla spiaggia che abbiamo scelto come base: Praia do Burgau. Volevo una spiaggia attrezzata (in Portogallo la spiaggia libera è decisamente più comune) ma non troppo incasinata, con la sabbia fine e con l’acqua che non andasse a picco dopo due passi. Sapevo che i super bagni sarebbero stati difficili viste le temperature dell’oceano, ma pensavo peggio: alla fine si è sguazzato senza grossi problemi, pur senza nuotate epiche. Insomma, per me una delle migliori spiagge per bambini, anche bambini piccoli, in Algarve.
Vi linko un video che cattura molto bene l’atmosfera di Burgau:
Sarà che siamo andati in un periodo di inizio stagione, ma la folla era decisamente contenuta (in compenso, senza prenotare almeno dal giorno prima, risultava impossibile trovare posto a cena sul mare, quindi in agosto immagino la ressa). Verso le 7 pm quasi tutti, nell’abbandonare la spiaggia, facevano un pitstop al chioschetto che elargiva cocktail buonissimi e birre a prezzi mini. E’ stato piacevole scendere al volo a comprare un mojito per me e consorte e sorseggiarcelo mentre il sole affondava nell’acqua.
Insomma, spiaggia perfetta, atmosfera giusta.
Anche per l’alloggio, pollice su: ho optato per un bungalow spaziosissimo con anche la verandina e una formula per cui le camere ci venivano comunque riassettate, gli asciugamani cambiati ogni giorno e le lenzuola 3 volte la settimana. Ogni mattina ci veniva lasciato il pane fresco fuori dalla porta e volendo, nel resort c’era ogni confort, persino un mini market (noi non abbiamo mai usufruito, ma con dei bambini al seguito, avere questa possibilità è un salvavita a volte). Vi consiglio una soluzione di questo tipo: se andate a giugno o settembre i prezzi sono assolutamente abbordabili e spesso si trovano offerte su Booking.
L’Algarve ci ha poi lasciato l’esperienza indimenticabile di vedere i delfini in libertà: Lorenzo in particolare si è sentito un vero marinaio in quest’avventura! Potete vederli partendo da Lagos come noi ma anche da Sagres o Burgau stessa. Noi abbiamo prenotato il mini tour di un’ora e mezza con Seafaris.
Un piccolo consiglio: l’Algarve pur essendo così a sud, è molto ventilata. Non sono pervenute zanzare o umidità ma soprattutto per la sera (o cambio improvviso di tempo) non scordate i maglioncini. Per i bambini ero stata previdente, mentre il mio era un maglioncino traforato troppo leggero!
Il paesaggio, se escludiamo le cittadine più grandi nei punti vicino alle spiagge più famose, era molto ma molto curato. Tutto è ben tenuto, meno lasciato a sé stesso rispetto all’Italia o alla Grecia. L’impressione generale è che i portoghesi siano davvero attenti a tutto ciò che ruota attorno alla casa: che si tratti di dipingere un cancelletto o di arredare con un super design gli interni. La bellezza della natura poi, è stata una piacevolissima sorpresa: un profluvio di piante e fiori, soprattutto ortensie, bouganville, oleandri e agrumi vari facevano rigogliosa cornice a tantissime abitazioni.
Abbiamo passato un paio d’ore anche a Lagos: la parte del porticciolo, del lungomare e soprattutto del centro è davvero deliziosa.
Colori e profumi mediterranei si fondono alla perfezione con la brezza atlantica. Noi abbiamo pranzato al The Salty Lodge, che vi stra-consiglio. E’ gestito da italiani ma non c’è il solito ambiente “pummarola ‘n coppa” che all’estero non amo troppo, è un posto molto rilassante e particolare: un vero concept store e un business dalle varie attività che comprendono anche gite in kayak in zona. Potete sbirciare il sito web qui.
Altre spiagge in Algarve:
Noi non abbiamo “vissuto” altre spiagge, eccezion fatta per Odeceixe, di cui vi parlerò tra poco, ma ne abbiamo viste di bellissime:
-Le famosissime (direi a ragione) Praia de Dona Ana e do Camilo (Lagos)
Dona Ana
Praia do Camilo
Altra meta molto suggestiva sono le grotte di Benagil
Per approfondimenti, qui
Seconda parte: Portogallo rurale del centro-nord
Dopo questa prima parte di vacanza, siamo partiti per la seconda, la più “avventurosa”. Lorenzo voleva a tutti i costi vedere Nazarè: lui è un fanatico del surf e delle onde e questo piccolo borgo marinaro è famoso urbi et orbe per essere quello delle più alte del mondo.
Ovviamente lo avevamo preavvertito che non le avrebbe viste in queste stagione (e infatti vuole tornare in inverno!!) ma è stato comunque felicissimo di ammirare l’oceano dal faro e vedere le tavole da surf dei campioni donate al piccolo museo.
Abbiamo avuto la saggia idea di spezzare il viaggio (lo spostamento più lungo) fermandoci un paio d’ore a Odeceixe, spettacolare spiaggia in cui trovate davanti l’oceano (e camminate con l’acqua a filo caviglia per decine di metri) e dietro il fiume Seixe, uno spettacolo unico e una delle spiagge più belle di tutto il Paese. Purtroppo abbiamo beccato un giorno ventosetto per il bagno (e il fiume non era così caldo come si dice) ma in compenso ci siamo goduti il ristorantino sopra la spiaggia. Scelta felice: i bimbi hanno ronfato tutto il resto del percorso.
Dicevo che intorno a Nazarè ho costruito il nostro itinerario: la base doveva essere vicina a tutto (e infatti, il massimo spostamento è stato Aveiro di un’ora e mezza, tutto il resto era compreso tra i 30 minuti e l’oretta scarsa) e la scelta è ricaduta su Obidos. Obidos è un paesino medievale cinto da mura spettacolari che ricorda un po’ Avila in Spagna o Monteriggioni da noi.
L’atmosfera bohemien e provenzale ha reso il nostro soggiorno indimenticabile: ho lasciato un pezzettino di cuore nel nostro appartamentino romantico con vista sui tetti arancioni e le rose rampicanti, trovato su Airbnb.
Obidos è piccolina e si gira facilmente a piedi in poco quindi se siete a Lisbona, ve la consiglio vivamente come gita, insieme a Sintra (bella ma più impegnativa a mio parere). Le sue viuzze di ciottoli e i suoi portoncini colorati, i nidi di rondine e le pasticcerie resteranno a lungo nel mio immaginario come idillio perfetto per lasciarsi scivolare addosso le fatiche di un lungo anno.
Tim Burton potrebbe sceglierla come prossima location
Da Obidos siamo stati nell’ordine:
- a visitare alcuni monasteri molto belli dell’entroterra (Alcobaca e Bathala) – se vi interessa, a due passi c’è anche Fatima, di cui ricorre il centenario e Tomar, che ha il Convento do Cristo, anch’esso patrimonio Unesco.
- a Nazaré
- ad Aveiro e Costa Nova
- a Sintra e Cabo da Rocha
C’erano tantissime altre mete del Portogallo centrale che avevo in “wishlist” ma che ho dovuto accantonare per non avere ritmi serrati. Se avete due settimane vi segnalo, oltre al suddetto Tomar anche: Evora, Coimbra, Peniche + Berlengas.
Insomma: il Portogallo ha il grandissimo vantaggio di avere molto e variegato da offrire, in uno spazio relativamente piccolo e percorribile senza troppo stress. L’oceano rende il clima davvero piacevole (non vi dico il trauma nel tornare al clima umido e soffocante brianzolo, i bambini ci mettono il triplo a prendere sonno) e alla fine perdonerete anche il servizio nei ristoranti che non è proprio “milanese” ma ha tempi mooolto rilassati. Per fortuna che pane e intingoli invece, arrivano in fretta!
Vi parlo brevemente di cosa abbiamo visto: Alcobaca e Bathala sono patrimonio dell’umanità Unesco, in particolare hanno chiostri meravigliosi. Io sono patita di chiostri e cortili per cui sono il mio paradiso.
In Portogallo non ci sono tante chiese da visitare come in Italia, ma questi monasteri meritano davvero una tappa per la loro bellezza. Non sono visite lunghe e impegnative, per cui anche i bambini saltellavano irriverenti tra le colonnine tortili e le fontane ridendosela, in barba al silenzio mistico del contesto. I paesi che li ospitano sono piuttosto anonimi ma vicinissimi tra loro per cui offrono un “tour” molto comodo.
Alcobaca , oltre a parlare della storia secolare della nazione, ospita i tumuli di due innamorati degni di Romeo e Giulietta, Dom Pedro I e Dona Ines, sepolti uno di fronte all’altro perché lo sposo voleva vedere lei come prima cosa quando sarebbero risorti nel giorno del giudizio. Se non conoscete la loro storia, eccovi il racconto.
Bathala è molto diversa dalla “sorella”: le sue forme sono gotiche, tutte merlate e ornate, a differenza delle navate austere e spoglie (ma altrettanto affascinanti) di Alcobaca.
Il suo chiostro è più ricco e lussureggiante, impreziosito da una bella fontana, meta di piccioni e tortorelle assetate.
La particolarità di Bathala consiste nel singolare spettacolo offerto dalle Capelas Imperfeitas, una sorta di mausoleo per i discendenti reali rimasto però…scoperchiato! Una meraviglia vedere il cielo azzurro che incontra le volte tronche, fa sognare di come gli uomini del passato costruissero questi capolavori senza chissà che mezzi e nonostante le mille difficoltà.
Nazarè è un borgo di pescatori, famoso per il surf e per le 7 gonne delle donne (a dire il vero, io non ne ho viste molte di vecchine con il costume tradizionale).
E’ estremamente popolare e preso d’assalto, per cui vi consiglio di andarci o sul presto la mattina o direttamente nel primo pomeriggio, tanto mezza giornata basta per una piacevole passeggiata per le sue viuzze. La spiaggia pubblica è gigantesca e molto nazional-popolare ma ingentilita da miriadi di cabine di tutti i colori (lo abbiamo capito che i colori sono una grande costante in Portogallo).
Non potete non mangiare il mariscos freschissimo (noi abbiamo trovato un magnifico micro ristorantino con pesce fantastico)
(Io e Ale impegnati nell’ardua scelta del menu)
e prendere la funicolare con cui arriverete a Nazarè vecchia: bellina la piazzetta con il belvedere e da cui potete avventurarvi al faro con il museo del surf.
Un bellissimo spettacolo.
Scendendo ho preso una blusina ricamata per Costanza (oh, l’ha scelta lei, sarebbe più esatto dire che la signorina ha voluto fare shopping, e ha insistito per prenderla uguale alla cuginetta!) e mi sono rinfrescata con una limonata fresca, bevanda onnipresente. In Portogallo è proprio spremuta di limone senza altro, quindi aspettatevela bella aspra.
Aveiro e Costa Nova
Ho un debole per la zona che si arrampica verso nord. Non potevamo arrivare fino a Porto, ma mi sono ampiamente consolata con questa meta: un profluvio di azulejos e di canali solcati da pittoresche gondole, palazzi art nouveau (altra mia grande passione, c’è anche il piccolo museo), viuzze fatate.
Un’atmosfera incredibilmente calda l’abbiamo respirata nella piazzetta antistante la Igreia da Misericordia dove ci siamo fermati a mangiare un pranzo squisito innaffiato da una sangria fantastica. A due passi, se tornate nel pomeriggio, è pieno di sale da tè molto british che hanno in menu tè caldo e scones.
Due ragazze suonavano La vie en rose di Edith Piaf mentre mi avventuravo per le stradine e ho preso un paio di graziosissimi souvenir (vogliamo parlare delle sardine di cioccolato nelle lattine vintage?).
Con i bambini potrete concedervi anche una sosta al Parque Infante D. Pedro, un angolino verde nella città, molto rilassante.
Un altro punto imperdibile è la Praca do Peixe, dove sorgeva l’antico mercato del pesce: è qui che si trova il retro del museo dell’art noveau, una sfilza di graziosi pub ma soprattutto un affaccio sul canale e la prospettiva di casette colorate più immortalate della città.
Ad un quarto d’ora da Aveiro, prima di rincasare, ci siamo fermati a prendere un gelato tra le palheiros, casette a strisce colorate di Costa Nova: una piccola località balneare sull’oceano con questa particolarità che la rende deliziosa. I bimbi si sono intrattenuti a fare due chiacchiere divertite con un simpatico pappagallo e poi ci siamo diretti al nostro buen retiro per la sera.
Infine l’ultimo giorno ci siamo diretti a Sintra, altra città patrimonio Unesco, ma sarà che iniziavamo ad essere stanchini, sarà che il tempo la mattina era drasticamente peggiorato, oppure che la cittadina era letteralmente assediata dai turisti (mi dicono sia così praticamente tutto l’anno), ce la siamo goduta non fino in fondo.
Meta imperdibile per me, al di là delle inflazionate Castelo dos mouros e Palaco da pena, la magnifica Quinta da Regaleira, dimora stravagante di Monteiro “il Milionario”, dai giardini favolosi.
Progettata da Luigi Manini, questa residenza è un filo inquietante, costellata di riferimenti mitologici ed esoterici, ma è sicuramente uno spettacolo unico. I bambini si sono sentiti dei veri esploratori, muniti di mappa avventurandosi per le grotte o affacciandosi dalla torre.
Se dopo aver esplorato Sintra (c’è il pullman direttamente da Lisbona e un trenino accompagna ai punti turistici) avete ancora tempo e voglia, potete fare, come ultima tappa di un viaggio davvero incredibile, un salto a Cabo da Roca, il punto più ad occidente di tutta Europa, come attestato dalla targa commemorativa. Il bellissimo faro si affaccia su uno sperone impervio e poco protetto (ammetto che me la facevo discretamente sotto!) che si tuffa nell’oceano.
Un modo molto suggestivo per salutare questa terra piena di colore e di vita, fresca e calda allo stesso tempo, che non si lascia dimenticare facilmente. Se avete l’ardire di lasciarla andare, vi farà venire di sicuro il mal di Portogallo, io già ce l’ho!
Vi lascio con le fonti che ho consultato per creare il nostro itinerario su misura, tralascio di citare i classici portali tipo Tripadvisor, penso siano quasi scontati come consultazione preliminare. Tuttavia vi consiglio vivamente di fare un giro sui blog e sui social, ad esempio la geolocalizzazione o gli hashtag sono una miniera di chicche poco conosciute. Nel mio caso ho seguito ad esempio #portugallovers #portugal_em_photos o #visitportugal : in generale vi consiglio questa esplorazione, dà parecchie soddisfazioni.
Spero che il nostro racconto vi sia piaciuto e se avete qualche avventura on the road con i bambini da raccontarmi, scrivetemi!
30 Comments
Che bel viaggio! era il mio sogno per quest’estate ma mio marito non era troppo d’accordo per via delle temperature non proprio estive del Portogallo. Ma io non mollo…magari l’anno prossimo!
dai, hai un anno di tempo per progettarlo e metterlo di fronte al fatto compiuto! 😀
A me piacerebbe farlo durante le vacanze di natale, lo consiglieresti?
ciao Maria Cristina: io ci sono stata tra giugno e luglio stavolta e a fine settembre la scorsa, quindi non ho esperienza del pieno inverno ma credo che sia sicuramente fattibilissimo. Ovviamente va messo in conto un clima meno piacevole, ma penso si sia capito che io sono una che non si fa questi grandi problemi, credo sia la mia parte canadese. Poi guarda, ormai il meteo è un terno al lotto ovunque: ti dico solo che lo scorso anno io ero stata ad Amsterdam nel periodo pre pasquale e nonostante abbia la nomea di piovere un giorno sì e l’altro pure, abbiamo preso tre giorni di caldo e sole.
L’unica cosa che mi sento di consigliarti è di attrezzarti per il vento, che quello è praticamente onnipresente in Portogallo, e se in estate può essere comunque piacevole, in inverno un po’ meno.
Buona programmazione e spero di esserti stata utile e di ispirazione!
Utilissima grazie!
Grazie a te per essere passata 🙂
Ciao, mi è piaciuto molto il racconto del vostro viaggio in Portogallo, credo che prenderò qualche spunto, forse mi sono persa dove avete soggiornato nella seconda parte del viaggio?
Ciao Chiara, siamo stati a Obidos in una casetta trovata su Airbnb 😉
Ciao, volevo qualche dettaglio sugli alloggi di Obidos e Luz, se possibile ovviamente Avendoli “testati” voi personalmente, la scelta sarebbe più gestibile per chi, come me, è negatissima e viaggia con due bambini al seguito! Inoltre mi chiedevo se la spiaggia di Praia do Burgau vada prenotata con anticipo. Ti ringrazio! Simona
ciao Simona, la spiaggia è libera con servizi (ci sono bar e sdraio/ombrelloni) e noi essendo stati a giugno non abbiamo prenotato. Per i posti, scrivimi su theswingingmom@yahoo.it e ti mando i link 🙂
Ciao! Mail mandata, grazie mille
Grazie mille! Mail mandata
WOW BELLISSIMO QUESTO TOUR!!! CERCAVO PROPRIO DEI CONSIGLI SUL PORTOGALLO!!
grazie cara Silvia, fammi un fischio se hai bisogno di altre info e poi mi fai sapere se vai 😀 :*
Ciao! mi piace talmente tanto il tuo racconto di viaggio che ho prenotato per luglio! posso contattarti per info sugli alloggi?
complimenti comunque, bellissima famiglia!
Complimenti per il viaggio e per le descrizioni utilissime. sto programmando la stessa tipologia di viaggio per fine agosto primi di settembre con 2 bambini a seguito.
Mi potresti indicare il link delle strutture dove avete soggiornato?Mi interessa in particolare quella in algarve?
ciao Bernadette, grazie! Ti giro volentieri le info, scrivimi a theswingingmom@yahoo.it
Il tuo blog è quello che mi ha attratto di più perché è luminoso fresco e inebriante!!! Anch’io sto proprio pensando di andare in Portogallo a fine agosto, domani prenoto il volo, mi potresti dire dove hai alloggiato a Burgau?
ciao Stefania, grazie davvero per il tuo apprezzamento, per me ha un grandissimo valore ascoltare l’impressione che fa il mio blog su chi mi legge, che a me piaccia è scontanto perché “ogni scarrafone è bello a mamma soja”! 😉 ti giro volentieri tutte le info, scrivimi pure a theswingingmom@yahoo.it
Ciao! Io ti ho scritto ma non ho ancora una tua risposta, spero tu abbia ricevuto la mail
ciao stefania, ti ho risposto settimana scorsa…controlla la casella. Provo a reinoltrarti la risposta intanto
Ricevuto tutto grazie tante Sabina
I want to visit this area in September. Thanks for all the info and amazing web. Congratulations
ciao Sabina,
ho letto con molto interesse il tuo racconto di viaggio. Sto preparando il nostro viaggio in Portogallo . Dieci giorni a giugno , non riesco a capire dove alloggiare in Algarve: gli albergoni e il turismo di massa mi terrorizzano come a te! Viaggeremo con due bambini ; mi diresti per cortesia dove avete alloggiato a Praia do Burgau o LUz …io stavo pensando a Sagres perché mi pare un po più fuori dalle mete classiche ma non vorrei fosse troppo ventoso per i bambini . Tu sapresti consigliarmi? grazie mille e scusami per il disturbo.
MAria
Ciao Maria, non siamo stati a Sagres quindi non saprei dirti…io ti consiglio Luz e dintorni, l’ho trovata davvero perfetta. Il vento comunque c’è un po’ in tutto il Portogallo, mettiti il cuore in pace 😀 a parte tutto, noi pensavamo peggio le temperature dell’acqua, alla fine ci siamo trovati benissimo anche in spiaggia quindi no problem. Più che altro (soprattutto la sera) ricordati sempre i golfini/giacchini leggeri
Ciao, grazie mille per gli spunti…posso chiederti dove avete alloggiato vicino a Luz?
ciao Simona, sono felice ti sia stato utile…puoi scrivermi a theswingingmom@yahoo.it e ti girerò i link
Ciao anche noi stiamo progettando il nostro viaggio in Portogallo e le tue tappe sono un interessante spunto! Mi diresti il nome del resort low cost che avete preso a Luz? Grazie!
ciao Raffaella scrivimi a theswingingmom@yahoo.it
Bellissima guida, hai conquistato pienamente il mio interesse nel momento in cui hai citato quelli che vanno in vacanza a Lignano Sabbiadoro 🙂
Ti ringrazio per le dritte, stiamo progettando per agosto col nostro bimbo che avrà poco più di un anno e ci hai dato una bella motivazione ad andare 🙂
Noi avremo 3 settimane, quindi pensavamo di aggiungere qualche giorno in Algarve e spingerci un pò più su fino a Coimbra!
(anche io, come tuo marito, sono fanatico del surf…quindi capisco al 100% il suo desiderio di vedere Nazarè!)