Questo maggio 2015 mi ha vista per la prima volta all’evento annuale per le mamme blogger….direi che lo riassumerei così:

Scoprire una nuova tratta ferroviaria pur di fare il tragitto con un’altra super mamma (anche se era toxo immune e solo per questo potrei depennarla dalla lista delle mie amicizie 😀 )

Riconoscere TUTTE ma stupirsi delle differenze dal vivo, sono TUTTE persino meglio, offline!

Cercare di scambiare anche solo un bacetto o un ciao, e ritrovarsi a maledire il tempo tiranno

Avere un click speciale con alcune e scoprire che in effetti spesso sono le stesse rispetto al web: questo mi fa davvero dire che siamo tutte autentiche, “noi stesse”, ormai il web fa parte della nostra quotidianità al 100% : trovarsi su twitter non è più molto diverso che farlo al baretto sotto casa.

La tua mitica vicina di “banco” neo-londinese che ha il notes a gocce della Tiger, uguale al tuo!!

Ridere alle dimostrazioni di video e canali assurdi e divertenti: le class erano orientate all’informazione ma con leggerezza, fantastico!

Prendere il caffè al volo scottandosi e fare un brainstorming al volo (Francesca di “il caffè delle mamme” super tag qui 😛 )

Scappare di corsa, perdendo purtroppo una fetta consistente del programma di pranzo e primo pomeriggio per andare alla festa delle mamme dell’asilo del tuo nano cinquenne. Correre trafelata nell’afa milano-brianzola tra un treno e una metro per arrivare in tempo. Farcela ma doversi cambiare e sentirlo lamentarsi “mamma sei in ritardo” -.-‘ fare la gara sportiva per forza di inerzia (ma alla lezione di zumba mi sono proprio arresa e fingevo di muovere gli arti in modo imbarazzante), arraffare il dolcetto della merenda allestita (mi è pure caduto, vabbè) e correre ad allattare il piccolo e ripartire. Con il nano cinquenne che piange disperato. E pensare che avevi fatto i salti mortali per farlo felice, sigh.

Tornare in tempo per l’aperitivo tutte insieme: diluvia ma, tra i racconti di parto scambiati nell’attesa e nel percorso, c’è sempre un ombrello amico che ti ripara. Io e il mio sacchetto dell’Esselunga super fescion con  il cambio dell’asilo (mio…!) contenente maxi t-shirt dei ramones, leggings e new balance. Faccio la mia entrata trionfale con quella al braccio, altro che la Chloè di My Escape Dream, tzk.

Io non so le altre, ma il diluvio di gocce sopra il vetro del gazebo, hanno reso l’atmosfera delle candele profumate ancora più romantica, quasi new age (ci stava bene un sottofondo tipo Enya). Sì, io sono nel fan club della pioggia, sarà il retaggio nordico. La ragazza incaricata del tour, poi, ha un tono dolce che si intona benone a questo mood rilassante. Arriviamo affamatissime al buffet ma le povere pancine, Elise, Giorgia e Francesca, sbiancano nel veder comparire le tartine al salame. Per fortuna seguono quelle alle zucchine, molto meglio peraltro.

Alla fine dell’evento, è già passato lo scroscio e Milano, dopo la pioggia è bella da girare a piedi per cui io Elise e Francesca facciamo due passi insieme fino in duomo. Lì riprendo la metro per S.Donato e poi a casa col marito.

Il MCB giorno 1 mi ha lasciata le ossa rotte e il sorriso stampato: il giorno dopo sono ancora gasata e in modalità “il mondo è mio”, ma i miei due ometti non sono in palla come la sottoscritta e ci mettono le ore per svegliarsi e prepararsi. Viaggio della speranza e finalmente si giunge a destinazione non senza il simpatico siparietto di una manciata di coniglietti a zampa libera per i giardinetti dell’Eni

lo Swinging Baby buono buono nel marsupio del mammo per un giorno

tranne che per i pitstop latte di mamma nell’accogliente nursery.

Ma quante siamo?! Forse complice gli spazi più aperti sembriamo una marea rispetto a ieri! Sono troppo timida per approfittare dei pannelli per le foto professionali o degli showcase (mannaggia a me, devo lavorarci un po’ .__. ) ma la giornata è trascorsa anche stavolta, come se tra di noi ci si conoscesse da sempre.

Il pranzo è stato un bel momento di condivisone, ho scoperto, tra le altre cose, la fantasmagorica esistenza della categoria “mamme che zanzano le suppellettili scolastiche dagli armadietti condivisi” di cui finora ignoravo l’esistenza e che sarebbero, a parer mio degne di una fenomenologia di 50 sfumature di mamma. Il top è stato mio marito, orso proverbiale, che presenzia sempre un po’ in disparte o sulle forze che invece mi ha fatto da cavaliere volentieri e ha seguito con interesse gli interventi e gli awards. Emozionante il maxi schermo coi tweet in diretta e soprattutto, vera mattatrice La Pina che ha coinvolto alla grande tutte con il suo entusiasmo per il progetto in favore dei bimbi che sponsorizza, SOS villaggi #bacidasarajevo. Elettrica anche la premiazione della vincitrice dell’award per il miglior progetto di start up mammesco, Mumadvisor e menzione speciale per il più votato sul web, Womoms.

Interessantissimo l’ultimo panel di Pellai, peccato essere dovuti scappare poco prima che finisse e non aver potuto salutare tutte le mamme che erano interessatissime ad ascoltare. In tutto questo, Ale ci ha tenuto a vendicarsi del suo nomignolo “Il Terribile” dispensando sorrisi marpioni a destra e manca, mangiando e dormendo, seduto buono persino durante le conferenze, un angioletto! Spero che questa magnifica esperienza possa essere bissata a novembre, e non solo ma soprattutto che si moltiplichino queste iniziative, come già si intravede (quest’anno la momsweek si è tenuta anche a Roma). Sono un’opportunità eccezionale su tutti i fronti: per crescere come blogger ma soprattutto perché online le mamme sono le migliori…ma offline, ancora di più 😉 alla prossima!